Cosimo Castello
L’Amore nella Fantasia
Che bello pensare di poter volare
in Cielo e raccogliere il diamante
di una stella brillante
da donare a te, amore mio,
per poterti vedere sempre
illuminata,
nel sentirti da me tanto amata.
Notte, che vivi illuminata dalla Luna
e dalle stelle, sceglimi fra queste
la più bella e luminosa
per donarla alla mia sposa;
Sole, tu che non hai bisogno del
calore dell’amore
per scaldare il tuo cuore,
concedimi l’onore
di poter volare fino in Cielo,
toccare il Manto Celeste
e poter estrarre una stella
tremante
da donare alla mia amante.
Custode dell’Universo
a te dedicherò qualche verso
di una mia poesia,
essenza dell’anima mia,
se mi concedi l’onore di dare il via
alla mia fantasia,
per volare con me in cerca di un amore,
che possa scaldare il nostro cuore
e illuminare la mia mente con il brillante
di una stella volante,
simile alla luce di un vero diamante.
Elia Giovanni
Vita
Aspra ti mostri,
passi irriverente,
alterni attimi di gioia
a periodi di quotidiana noia,
non t’affascina la ricchezza,
non hai fame di potere,
a volte troppo breve,
a volte molto crudele.
La vita è un’avventura?
Va vissuta, senza paura,
riserva problemi e poche certezze!
Pensa perdere le altre bellezze.
Cinque sensi per poter godere
Di gioia, passione ed amore.
Dai suvvia! Il viaggio è iniziato,
godiamoci ciò che ci è riservato.
Marco Frison
L’incontro
Non conosco il tuo nome
Nefertiti,
la bella che qui viene;
cartiglio egizio
scolpito nel mio cuore
nigritella dal soave profumo,
plumeria alba di purezza,
dispensatrice di bontà,
la tua presenza
mi volge al bene,
il tuo viso sereno
mi contagia;
scorgo solo ora
il momento felice
rivederti sarà per me
un nuovo
ma
diverso inizio.
Gabriele Graffeo
Volo: l’innocente orchestra
Par familiar, cotesto sentimento
d’un’apertura alare
volta verso’l firmamento.
Dedalica prole, non rischiare.
Or vado mirando
Sua vastità sopraelevata
l’infelici fronde va consolando
et volge, appagata.
Pare, la delicata nevicata
la qual tange, assapora
la cellulosa germogliata.
Tu m’attendi, profonda dimora
giaci sì pura, bisunta, variegata.
Autocontrollo, non tradirmi ora
mentr’ammiro l’orchestral creato.
Parole latenti
Da li bulbi intenti
da lo umile canto
odo frattanto
parole latenti.
Or fra’l cordoglio
et li costanti stenti,
seppur incombenti,
restare io voglio.
In questo perfido mar,
lo monolitico scoglio
con Te e un candido foglio
intendo oltrepassar.
Luca Gritti
Un secondo, poi un altro, poi
uno ancora.
È a questo che si vorrebbe ridurre la vita oggi:
un’angosciante sequela di secondi.
Io sono di un altro pensiero:
ho scelto
la placida quiete dell’eterno.
Ricordo ancora il giorno
in cui ho iniziato a capire
che Dio mi aveva perdonato,
quell’esatto secondo
che non è più passato.
Il mio lavoro
non si segna sui bilanci
e non si misura;
il mio lavoro
sono i luoghi del mio corpo
guadagnati all’amore,
strappati alla paura.
A volte ti penso dopo mesi
e poche ore dopo mi scrivi.
Credo che succeda anche a te.
Ci sono delle vibrazioni nell’aria
che a volte ci raggiungono,
luoghi della memoria così uniti
che si attivano all’unisono.
L’universo non è mai
del tutto indifferente
a due persone che si amano.
Daniele Uccellari
Sotto la Luna del Cervo
Serafico dormo
sotto la Luna del Cervo.
Sereno intorno
silenzioso lago protervo.
Ameno lì il riposo
dell’auto devastata.
Sotto il pino ombroso
ripida si è fermata.
Io appoggiato ad essa
incredulo aspetto
che l’erba vicino cresca
e mi ricopra il petto.
Luce bianca mi ricopre
e niente ancora si ode.