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Autori Vari





Antologia delle più belle poesie del Premio letterario Città di Melegnano 2024,


In spedizione aprile 2025


In copertina: Flowers-Foto di Hiep hong © for Pixabay (License to use Pixabay License – Libera per usi commerciali)


Indice

Prefazione di Massimo Barile – Omaggio a Benedetto Di Pietro – Albo d’Oro del Concorso – Pierluigi Abbate – Sergio Baldeschi – Luciano Benedetti – Mariagina Bonciani – Maurizio Brigandì – Cosimo Castello – Manuela Cecchetti – Maria Teresa Coppola – Pietro De Martino – Luigi Di Legge – Vittorio Di Ruocco – Elia Giovanni – Annamaria Farricelli – Angelo Feggi – Margherita Flore Satta – Marco Frison – Luigi Generani – Gabriele Graffeo – Maria Vittoria Grieco – Luca Gritti – Giuseppe La Rosa – Luigi Maffezzoli – Chris Mao – Cristina Martina – Giovanni Vincenzo Massara – Carmela Palumbo Piccionello – Maria Teresa Piccardo – Andrea Polini – Lucio Postacchini – Antonella Radicchi – Serafino Randazzo – Roberto Romanato – Stefania Rosin – Daniela Rusconi – Flavio Scotti – Maria Rita Sirri – Luisella Traversi Guerra – Daniele Uccellari – Giorgio Valdes – Veruska Vertuani


Prefazione

La presente antologia comprende le poesie degli Autori che hanno partecipato alla sezione Poesia del concorso letterario «Città di Melegnano 2024», indetto dal Club degli autori.
Prima di tutto desidero rivolgere il mio apprezzamento a tutti gli Autori che hanno offerto le loro liriche con grande passione, con rinnovato impegno e con la propensione a voler condividere le percezioni liriche sempre attingendo dal meraviglioso giacimento emozionale e dal personale percorso esistenziale.
L’antologia dell’edizione 2024 propone una galleria poetica che rappresenta una sorta di testimonianza degli Autori che porgono, come dono prezioso, le loro poesie costantemente pervase di molteplici riferimenti ai sentimenti, capaci di dissolvere il velo superficiale che ricopre la quotidianità e sempre protesi a penetrare nelle fenditure dell’esistere.
I processi lirici risultano interessanti e convincenti anche nelle sofferte esternazioni che si riferiscono al travaglio interiore, alle inquietudini che velano la vita, al dolore che graffia l’anima, all’attimo inafferrabile d’una visione lirica e all’irreale che sfugge alla coscienza.
Tali evidenze conducono ad una costante indagine che scandaglia il senso autentico del vivere e rimanda ad una simbolica rinascita che si fa disvelamento dell’umano sentire.
La Parola degli Autori risulta profondamente coinvolgente e le intenzioni liriche diventano fedele rappresentazione d’un tracciato lirico capace d’illuminare le manifestazioni della vita.
Il mio augurio è che questo concorso possa essere d’auspicio per nuove soddisfazioni.
A tutti gli Autori rivolgo il mio sincero ringraziamento.

Massimo Barile
Presidente della Sezione Poesia del Premio «Città di Melegnano»


Omaggio a Benedetto Di Pietro

Queste mie poche parole vogliono rendere omaggio all’amico Benedetto Di Pietro con un semplice ricordo che diventa testimonianza d’una condivisione che è stata importante, prima a livello umano e, poi, nell’ambito culturale e letterario.
Benedetto, per molti anni, ha presieduto il concorso di poesia Città di Melegnano, con grande passione e con orgoglio, sempre cercando di offrire agli Autori approfondite motivazioni relative alle loro poesie ed elargendo consigli che ben indicavano la giusta via da seguire.
Ricordo ancora le lunghe, lunghissime chiacchierate con Benedetto, durante la cena che si svolgeva, ogni anno, dopo la premiazione per i concorsi letterari, indetta da Il Club degli Autori.
Era un vortice continuo di rimembranze d’esperienze esistenziali e aneddoti di vita vissuta che si miscelavano con puntuali citazioni dotte e meno dotte, aforismi e battute spiritose, sempre permeate di una sottile ironia da ambo le parti, soprattutto quando calcavo la mano su qualche mia citazione latina classica: era come un gioco, basato sul rispetto reciproco e sulla condivisione di un mondo culturale che si nutriva dei “classici”, nel quale però si potevano ritrovare frecciate sarcastiche ed allusioni non certo ripetibili in questa sede.
Rimpiango quelle occasioni perché, solo ora, mi rendo conto che è capitato rarissime volte di riviverle con altri.
Sono sicuro che Benedetto avrebbe apprezzato queste mie parole perché, anche a lui, piacevano le parole sincere e che nascevano dal cuore.
Caro Benedetto, che sia lieve il tuo volo libero nel cielo infinito.

Massimo Barile


Albo d’oro della ventinovesima Edizione del Premio Città di Melegnano 2024

La Giuria della XXIX Edizione del Premio Città di Melegnano 2024 presieduta nella sezione Poesia da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha così decretato:

Opera 1^ classificata: «Mille frantumi» di Annamaria Farricelli, Castellammare di Stabia (Napoli). Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Anna Maria Farricelli domina un senso di dissolvimento tra le “crepe del tempo” e le anomalie d’un simbolico orizzonte degli eventi, sulla linea di confine della caduta nel nulla. Sul palcoscenico dell’esistenza “ogni passo diventa un rischio”, un baratro occulto che va di pari passo con un “destino incerto” fortemente percepito dalla poetessa.
Durante il processo lirico le inevitabili perdite, le “speranze sospese” ed i sogni infranti diventano substantia di una condizione esistenziale sovente in bilico tra fragilità e ritrovata forza, capace di offrire nuove prospettive grazie solo ad un lieve spiraglio luminoso.
Tale processo di ricerca e di scandaglio interiore conduce ad una conquista del proprio sé, della propria interezza, prima umana e, poi, lirica.
La visione poetica e la percezione lirica di Anna Maria Farricelli risultano estremamente penetranti ed incisive, riuscendo ad illuminare le zone più segrete e celate dell’animo umano». Massimo Barile

Opera 2^ classificata: «In noi molto di più» di Manuela Cecchetti, Gambettola (Forlì-Cesena). Questa la motivazione della Giuria: «Non siamo che semplice pulviscolo cosmico vagante in un “mistero indecifrabile” mentre lo sguardo “scruta il caos” della realtà circostante.
Nell’“alveo celeste”, nel silenzio senza tempo, la voce si rivolge al cielo e ci ritroviamo impotenti davanti “all’implacabile prodigio”.
Il processo lirico miscela anima ed essenza, substantia primigenia e spiritus, penetrando nel profondo d’una visione che catapulta in una dimensione superiore.
Manuela Cecchetti offre in dono una percezione lirica che diventa afflato vitale universale». Massimo Barile

Opera 3^ classificata: «Le solitudini» di Chris Mao, Ormea (Cuneo). Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Chris Mao si avverte chiaramente Il senso di una dispersione che si rivela “in ogni respiro”, che ricopre gli “incauti pensieri” e le immancabili illusioni umane.
In questo teatro esistenziale la “sofferta rinuncia” si ammanta di un’ansia ancestrale, si miscela e si plasma con le “solitudini” percepite dal poeta che diventano espressione d’un “abbandono incombente”, dispersione in uno spazio senza tempo, abbaglio d’un giorno “morente”, ma il poeta, proprio nel momento dell’ultimo abbandono, quasi magicamente, ritrova lo spiraglio della speranza, la Luce rigenerante». Massimo Barile

Opera 4^ classificata: «Ho dimenticato chi sono» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (Pisa). Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Sergio Baldeschi ritroviamo la consueta raffinata visione poetica che estrapola, dal personale universo emozionale, le pulsioni più profonde e segrete dell’animo.
Durante il processo lirico si miscelano il recupero memoriale, lo sguardo critico verso la realtà presente e la consapevolezza della precarietà dell’umano vivere: il poeta avverte d’esser cullato dal tempo che distilla i giorni dell’esistere, nell’amara constatazione che “ogni attesa” muterà inevitabilmente in “illusione”.
La Parola di Sergio Baldeschi penetra nel profondo del mondo interiore con un costante scandaglio critico che scruta ed indaga i giacimenti emozionali del poeta e, come sempre, la sua percezione lirica riesce a suscitare l’animo». Massimo Barile

Opera 5^ classificata: «Di noi resterà il fumo dei ricordi» di Vittorio Di Ruocco, Pontecagnano Faiano (Salerno). Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Vittorio Di Ruocco assumono un ruolo vitale le molteplici manifestazioni dell’amore, tra evanescenza ed inquietante mistero, tra visione onirica e “roboante eco di abbracci”.
La memoria diventa amorevole culla celeste alla quale abbandonarsi, ricordo dell’anima della persona amata, simbolico “sogno da inverare”, dopo aver vissuto “in preda alla bellezza/pronti a morire per l’eternità”.
Il poeta coglie e fissa le più labile percezioni dell’animo grazie ad una visione capace di rendere “bruciante” lo sguardo critico sempre proteso a disvelare il segreto dell’esistere.
La sua Parola rende in modo perfetto l’intenzione lirica». Massimo Barile

Opera 6^ classificata: «La presenza» di Giorgio Valdes, Sestu (Cagliari). Questa la motivazione della Giuria: «Nello smarrimento della vita e nel mistero che circonda il percorso umano si espande la visione lirica di Giorgio Valdes che offre una poesia intensa e fortemente sentita nell’animo.
La “presenza divina” come dono che si fa Luce, oltre il tempo e lo spazio, e capace di condurre verso un inesplicabile “desiderio d’infinito”, diventa luminosa testimonianza lirica.
Nella tessitura della vita la consapevolezza della propria condizione nasce dal profondo del cuore e oltrepassa le difficoltà e le contraddizioni del vivere, perché dopo la sofferenza non vi può essere che l’abbraccio universale». Massimo Barile

Opera 7^ classificata: «Nulla e paura» di Luciano Benedetti,Verona. Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Luciano Benedetti la visione lirica diventa necessità vitale mentre le molteplici manifestazioni della vita ed il travaglio dei “giorni vissuti” incalzano a ritmo serrato.
Nella lirica si percepisce la sensazione che il tempo scivoli via dalle mani come fine sabbia e con “quel niente” che rimane si devono fare i conti nel “turbinio” dell’esistenza: le occasioni della vita, di montaliana memoria, hanno regalato gioia e dolore, prospettive mancate ed attese inutili nell’incalzare delle stagioni dell’esistenza.
Il ricordo “sbiadisce” e viene meno l’incanto: tutto pare un labirinto inestricabile.
La Parola lirica diventa atto salvifico». Massimo Barile

Opera 8^ classificata: «Così accade» di Roberto Romanato, Vicenza. Questa la motivazione della Giuria: «La visione lirica di Roberto Romanato riconduce ad una riflessione sulla condizione esistenziale e si conclude con la consapevolezza che, in ultima analisi, si deve continuare a “vivere”.
Dopo le vicissitudini, tra luce e dolore, rimane la substantia autentica del vivere: un volto che regala serenità, una mano che aiuta, un contatto emotivo “insperato”.
Le evidenze liriche sono rese in modo sintetico, ma estremamente efficace». Massimo Barile

Opera 9^ classificata: «Appoggi su di me parole» di Maria Teresa Coppola, Pisa. Questa la motivazione della Giuria: «La percezione lirica di Maria Teresa Coppola accarezza come una musa ispiratrice, fino a perdersi in una dimensione onirica, in una condizione di sospensione tra realtà e visione.
Maria Teresa Coppola, con brevi versi che caratterizzano la sua poesia, fissa tale condizione dell’animo offrendo illuminazioni liriche che salvano solo ciò che merita di essere custodito nel cuore». Massimo Barile

Opera 10^ classificata:«Settembre» di Pierluigi Abbate, Bari. Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Pierluigi Abbate si avverte chiaramente il senso del tempo che scorre inesorabile, la finitudine dell’umano vivere, la constatazione del poeta che riconduce agli anni ormai trascorsi, al cammino della vita, alle forze che inevitabilmente “scemano”.
Il desiderio d’un simbolico abbraccio che consoli ed aiuti nel cammino rappresenta una testimonianza esistenziale e lirica che diventa compenetrazione nelle molteplici manifestazioni del vivere, fino a raccogliere il fluire del respiro della vita.
Pierluigi Abbate offre una poesia fortemente sentita e profondamente pervasa d’umanità». Massimo Barile

Antologia del Premio letterario Città di Melegnano 2024


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