Antologia del Premio letterario Marguerite Yourcenar 2010
Sommario
Prefazione di Maria Organtini – Albo d’Oro – Uliana Angiolini – Sergio Baldeschi – Stefania Baldissin – Ermanno Bandieri – Giulia Maria Barbarulo – Loredana Becherini – Clara Bianchi – Enrico Bonfiglio – Vincenzo Calò – Claudia Cangemi – Antonella Catini Lucente – Erminio Cioffi – Isabella Coluzzi – M. Carmen Consolini – Barbara Cormio – Lina Cornia – Miriam De Michele – Mario De Rosa – Nadia De Stefano – Elisa Del Taglia – Luigi Di Legge – Vincenzo Di Martino – Tiziano Falasco – Marcella Ferraro – Luisa Foddai – Iride Enza Funari – Rosanna Gabellone – Angelica Gambini – Davide Gorga – Giovanni Gozzelino – Rossana Guerra – Patrizia Invernizzi Di Giorgio – Silvana Licari – Caterina Lo Cicero – Michelangelo Lombardo – Maddalena Lotter – Mirko Lucchini – Alessandro Lugli – Andrea Luise – Lidia Maggioli – Chris Mao – Marta Marchese – Silvana Marchini – Raimondo Mele – Gianluigi Miani – Alfonso Napoli – Vanni Negro – Loreta Nunziata – Piera Pacione – Pietro Lorenzo Patetta – Alessandra Pavani – Maria Cristina Perin – Stefano Reggiani – Lorena Sala – Patricia Samperi – Alessandra Scarano – Maria Soccavo – Mariannina Sponzilli – Rita Tellini – Francesco Testa – Riccardo Tolu – Ofelia Usai – Werther Zabberoni – Simonetta Zana – Cecilia Zanzi
Prefazione
Ogni poeta, combatte la sua solitaria battaglia per la vita, tra ansie compiute che trasforma in versi, non già affrancamenti dalle ansie. È forse questo il grande fascino della poesia: mutare in estasi il dolore, accogliere la gioia come dono.
«Oggi dagli alberi/piove la vita…» così recita la poesia «Bianca danza» di Patrizia Invernizzi Di Giorgio prima classificata che affida ai fiocchi di neve la magia di …una bianca danza d’amore… che nutre di speranza il cuore.
Le piccole cose di ogni giorno tornano: «Sulle ali del vento» di Sergio Baldeschi seconda classificata dove «…Chiara, rattrappisce le ansie…/le incatena su una sedia a rotelle.» È la natura che provvida sostiene le umane vicissitudini e consola, perché un alito di vento può trasformarsi in …una corsa libera… sulle ali del vento.
La malinconia che fa capolino tra le pieghe dell’anima, diviene motivo di riflessione di una vita spesa fra ricordi e pensieri che affollano la mente e basta «La porta che sbatte» di Piera Pacione terza classificata a farli rivivere.
«Un’altra giornata è finita» di Michelangelo Lombardo quarta classificata ci offre immagini nitide, ancorate alle proprie emozioni, di una giornata qualunque, dove ogni avvenimento ha un suo spazio dall’alba al tramonto.
Il lavoro dei campi, «Il ritorno» di Chris Mao quinta classificata fa il punto sullo sforzo del boscaiolo che intravvede la strada di casa e agogna al riposo del corpo, mentre libera l’immagine …sulla strada di casa… il meritato riposo.
L’intensità delle immagini che affollano la mente del poeta individuano un cammino metafisico nelle «Perle» di Rita Tellini sesta classificata come l’eco di una canzone che ripete all’infinito un richiamo d’amore.
La natura trionfa: «…Nella valle della luna…» di Werther Zabberoni settima classificata che si lascia affascinare dal silenzio e vive la sua emozione in un’altra dimensione. Stupore e fascino dell’inafferrabile profondità dell’animo umano.
Il poeta, sente il fascino del colore e la forza della natura che lo circonda, nella poesia «Vestimi di verde» di Marcella Ferraro ottava classificata.
Il tempo ci possiede e limita lo sforzo dell’uomo che tenta così le sue «Metamorfosi» come nella poesia di Nadia De Stefano nona classificata che conosce i suoi limiti e i suoi tormenti.
Lo strazio dell’anima si esprime poi in parole vuote: «Parole che invocano il silenzio» ma che pure ci appartengono come quelle della poesia decima classificata di Isabella Coluzzi.
I ricordi, sono un bagaglio di vita, quelli di Marta Marchese espressi nella poesia «Alto Adige» undicesima classificata sono posti con particolare accento poetico e profetico.
L’ultima poesia «Sogno» di Luisa Foddai, dodicesima classificata, è come un sigillo che rivendica il diritto all’amore come esperienza di vita.
È veramente straordinario come, la classifica di questa edizione del «Premio Marguerite Yourcenar», ci faccia dono di una catena di emozioni e accadimenti che si snodano nel tempo abbracciando le differenti analogie dei sentimenti che vibrano in sintonia tra loro.
Il valore poetico nasce dalla memoria e questo è palese.
Il lavoro che ogni concorrente ha espresso nel creare questa graduatoria, è valido e denota l’impegno messo nel recepire i testi classificati secondo una motivazione personale di tutto rispetto.
Noi, ne abbiamo recepito il bello, il vero, il buono e la forza che essi trasmettono.
Maria Organtini
Presidente della Sezione Poesia del premio
Marguerite Yourcenar 2010