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The defeat of humanity
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In copertina: «Portrait of a Young Boy in a Dusty Construction Site Environment» © keenan – stock.adobe.com
Prefazione dell’autore
In data 6/2/2025 il sito indonesiano svolgente la funzione di Sito di soccorso ha cessato la propria operatività e per questo motivo è stato sostituito, dalla data del 1/3/2025, da un nuovo guestbook appartenente alla nazione Inghilterra.
In considerazione della funzione svolta e per la quale il sito di soccorso è stato creato esso espleta, in assenza del Sito di riferimento, una parte considerevole dei compiti attribuiti a tale sito partecipando alle iniziative previste per esso.
In data 14/2/2025 ho individuato il terzo sito, accanto al Sito d’approccio e al Sito d’aggancio, che tratterà i futuri inserimenti relativi alle SD, attribuendo a esso il nome di Sito pazzesco aggiungendo poi, in data 21/5/2025, un quarto sito svolgente la medesima funzione e qualificato come Sito malefico.
In data 21/3/2025 è stato necessario, a causa della rimozione del sito tedesco presente nella Lista principale, sostituire tale sito svolgente la funzione di Sito acrobatico e il nuovo sito è stato attribuito alla nazione Colombia.
In data 13/4/2025 il sito francese Delgarma, con funzione di Sito di contatto, ha lasciato il posto a un nuovo sito posizionato in Asia, nella nazione Bangladesh (sito operativo dal 30/4/2025).
In conseguenza di ciò il terzo sito di contatto è stato attribuito alla Danimarca (in rappresentanza del continente Europa) mentre il sito del Nepal ha continuato a far parte del gruppo dei siti di contatto con la denominazione di Sito di contatto in aggiunta.
In data 17/4/2025 è stato deciso l’inserimento nella Lista principale di un nuovo sito, denominato Sito cristallino, attribuito al continente Oceania, alla nazione Australia.
Dalla data del 10/5/2025 il Cile fa parte di tale lista con un proprio guestbook.
Questo libro contiene le composizioni intitolate “Julia takes action while Isabel sings…” e “Pour moi, quand brille le soleil…”, proposte in data 28/3/2025 e 01/4/2025 sul Sito aggiunto, sul Sito parallelo e sul Sito di soccorso.
Ho ritenuto necessario fare accenno a una circostanza verificatasi nella metà degli anni Novanta a Santa Maria Maggiore e relativa a Giulia, una ragazza che per equilibrio, capacità di rapportarsi riuscendo a comprendere con immediatezza le esigenze altrui, per innata intelligenza ma anche per determinazione, concretezza e per la presenza di una notevole grazia femminile, considero la persona di sesso femminile più completa, da tutti i punti di vista, tra quelle con cui ho avuto a che fare nel corso della mia esperienza trentennale in Val Vigezzo (conclusasi nel 1999).
In considerazione di tutti gli elementi emersi nella circostanza descritta ho deciso di scrivere due composizioni in ricordo, in particolare, di un momento e di una scena che, per la rilevanza che ha assunto in relazione alla mia presenza in Valle, viene considerata per importanza come seconda solo all’immagine di Elena che dondola sull’altalena, già descritta in altra prefazione e riferita a un fatto avvenuto molti anni prima.
Per quanto riguarda il titolo attribuito a questo nuovo libro è necessario fare una breve considerazione relativa ai motivi che mi hanno indotto a utilizzare tale espressione.
Ho deciso di intitolare questo libro “The defeat of humanity” per esprimere il mio sconcerto di fronte al fallimento di un’umanità dilaniata dalle guerre, dai contrasti e dall’esasperazione delle differenze, elementi che si frappongono al raggiungimento di un intento univoco e valido per la totalità; un’umanità incapace di affrontare e gestire le situazioni di difficoltà ricorrendo al buon senso e al dialogo preferendo la strada della violenza e della prevaricazione, ho espresso pertanto la mia delusione pur rimanendo in attesa che tale situazione si modifichi allo scopo di pervenire ad un contesto conforme alla natura e alle esigenze dell’essere umano.
Affronto la prefazione di questo nuovo libro analizzando gli aspetti principali contenuti all’interno della composizione intitolata “L’eterno”, una delle poesie principali appartenenti al primo anno di produzione letteraria (luglio 1991-luglio 1992), scritta il 3/3/1992 tra le 14,00 e le 14,45 e contenuta nell’opera “I Pensieri”.
La caratteristica principale della composizione sta nell’espressione di un profondo pessimismo, la poesia è dedicata a tutti gli aspetti negativi che determinano nell’animo un intenso dolore, e tutto questo si situa nel contesto di una situazione ambientale altrettanto negativa, ove la luce sembra essere svanita nelle ombre del bosco senza poter tornare per esprimere la sua vitalità. In questa composizione ho trasmesso una sensazione di morte e di tragedia, non ho fatto alcun riferimento al concetto di speranza o a elementi di natura positiva ma ho semplicemente voluto esprimere una sensazione di profonda delusione, un qualcosa che la realtà mi ha donato e in cui manca una qualsiasi positività, la luce che diviene morte per l’assenza della speranza, la certezza che svanisce nel nulla per poi riemergere dove tutto non ha più alcun significato.
Nel contesto di tale impostazione ho comunque tentato di attenuare tale pessimismo, cercando al contempo di far brillare qualcosa che possa apparire come una parvenza di speranza e per questo la composizione si conclude con un’immagine che, in qualche modo, sembra richiamare una luce, seppur fioca e priva di forza.
Questa poesia esprime il malessere presente in un momento segnato dal travaglio interiore e una componente essenziale presente in essa sta nel suono creato, un suono etereo e quasi sospeso nel vuoto, conseguenza diretta della condizione emozionale presente nel momento in cui l’ho scritta.
Concludo questa prefazione inserendo 4 nuove composizioni create con l’intento di esprimere la forza dei sentimenti nel momento in cui essi si rapportano ai fatti dolorosi della realtà, volendo però mantenere la stabilità necessaria per il raggiungimento degli scopi prefissati, anche dal punto di vista del suono creato.
Nella prima composizione, intitolata “Si mi verdad es tu verdad”, ho descritto una condizione di apparente stabilità nel contesto di un’esistenza divenuta quasi irreale, ma per questa ragione la vera prigione non è più quella falsa realtà ma il pensiero costante di un qualcosa d’irraggiungibile, una specie di spinta verso l’eterno, un fascio luminoso che segna il cammino della perenne illusione. “El hombre vaga tranquilo y sin pensamientos porque la vida es un sendero lleno de ilusiones, y también esa misma soledad es un pensamiento colmado de tristeza; pero esta soledad me lleva en un mundo de poesía y así, dentro de esta prisión llena de miedo, mi vida deviene algo indefinible, una realidad que me conduce en un sendero luminoso, en un amanecer repleto de colores, en un canto de profunda armonía. Por esta razón mi vida es un verdadero consuelo, donde todo me parece irreal y donde la sombra es la luz desolada que toca el perfil de mi tierna poesía”.
Nella seconda composizione, intitolata “My life and your dreams”, ho ricercato il senso di un vita piena di dubbi e d’illusioni nel fascino meraviglioso di un sogno notturno, un qualcosa di variegato e del tutto in conflitto con la fredda realtà ma poi, rinvenuto e tornato al reale, il mio canto di dolore si spegne tristemente e un conflitto quasi invincibile ritorna dentro di me lasciandomi solo l’illusione dei sogni. “When I think about my life a light disappears at once for telling me that my joy is only a secret full of dreams, in a time in which every little thing appears like a beautiful noise; now, after sleeping with my dreams, I can understand the true meaning of this sorrow because it only gives me a great displeasure, a lack of stability that now, after telling this secret, touches me in my heart and finally goes through the words of my desperate life: this is the end of a desperate poem”.
Nella terza composizione, intitolata “La nature et l’harmonie de l’âge juvénile”, la mia intenzione è stata quella di nascondere i miei sentimenti con un elogio alla tristezza della vita vissuta mentre, in realtà, il sole scompare quando la giovinezza svanisce lasciando la terra e gli uomini con essa, in un quadro di poesia che volge al pessimismo trovando la strada del dolore perpetuo. “L’amour m’apparaît toujours comme une étoile disparue, et cette pensée me semble être un sentiment de douleur qui donne seulement quelque chose de perdu et alors, doux garçon, ces mots me semblent comme un son qui touche la jeunesse pour chercher le bonheur; en ce jour il y a une douleur pénétrante qui m’amène où le froid preuve à chanter pour décrire la jeunesse que j’ai tristement perdue, avec l’harmonie qui se cache en elle-même et ainsi, en cherchant dans mon âme la route de l’école, je reviens à cet âge pour briller à jamais.”
Nell’ultima poesia, intitolata “La luce del mio sole”, ho immaginato di essere in contatto con un qualcosa di perduto e indefinibile, una dolce emozione è penetrata nel mio animo solo e allora, in questo modo inusuale, ho trovato la luce di un sospiro fatato, un canto d’amore e il suono leggero del mio vero dolore. Nella composizione vengono utilizzati dei termini particolarmente dolci al punto che tutto sembra quasi provenire da un contesto ispirato da un’impronta femminile, quale fonte creativa per una composizione dedicata alla bontà. “Il sole del mio avvenire è la luce del tuo canto, ecco il sole che proviene da levante con un canto dolce e baciato da una tenera armonia, è il sospiro di uno spirito beato che viene per me e per quel soffio di luce; ma dimmi, mio dolce Signore, quale canto beato ricorda al mio viso quel chiarore infinito? Riposo nel silenzio, vago nei prati lambendo il sorriso di quell’umile cuore e infine, quando il sole tramonta, rivedo il suo chiaro, luminoso e perpetuo.”
In questo nuovo libro di poesie e prose, dal titolo «The defeat of humanity», Francesco Sinibaldi propone la sua raffinata poetica sempre illuminando il personale universo emozionale grazie ad un canto lirico capace di penetrare nel profondo del cuore e di suscitare l’animo.
La sua Parola innalza al cielo la forza dei sentimenti e proietta in una dimensione superiore costantemente attingendo alle profonde riflessioni al cospetto della tragica realtà odierna e, soprattutto, davanti al dolore del mondo che diventa rappresentazione d’una umanità incapace di dialogare e porre l’Amore davanti ad ogni manifestazione per perseguire il bene comune.
Il complesso processo lirico si nutre delle innumerevoli visioni che nascono dal giacimento emozionale e dalle percezioni generate dal solitario percorso del poeta, sempre costellato dal travaglio interiore e da un senso di sospensione che è fedele rappresentazione del suo “canto d’infinito dolore”: ma il poeta oltrepassa la sofferenza più intima e ricerca tenacemente uno spiraglio di speranza, un raggio di luce che possa illuminare il cuore.
La consueta poetica sinibaldiana trova la sua rivelazione in questa simbolica “luce perpetua”, tra evidenze poetiche e rimandi, tra vibrazioni e multiformi sembianze, in una costante fascinazione lirica.
Massimo Barile
The defeat of humanity
Il soffio della mia poesia
Vieni sparviero pieno
di luce, togli il collare a
quella dolce donzella
che vive per sempre nel
chiarore dei sogni e poi,
quando la luce del tramonto
s’offusca, prova a rimare
la tua fresca armonia, quel
sorriso ch’è in te diviene
la morte e così tu gioisci,
ribaldo sparviero; dolce
anima del mio cuore
pensieroso, nel soffio
di quella mite donzella
vedo l’amore ma al contempo
il suo sguardo s’oscura
per donare il chiarore di
una morte dolente.
Fugge la poesia nel
ricordo di quello sguardo
impaurito perch’ella
viveva nel suo roseo
tramonto ed io, baciato
dal soffio di una quiete
morente, fuggivo contento
nel pallore del buio,
come un verso beato
che s’annuncia e poi rima.
Or dorme quel ribaldo
tormento e con esso
s’infittisce la mia dolce
poesia, quel soffio di
luce che muore in silenzio
vagando nel pianto di
un gioioso passato.
The ghost of the machine
My heart is crying for you
because death has come
first of all, but now my
heart is crying for her, that
gentle desire that has broken
in the roof of my head: my
favorite place is your heart
because in it I can find
myself, the sound of my
death and a sleeping desire
that calls me, every day
calls me to make me
understand that death is
my life.
I am not able to understand
this kind of music since
my death has arrived
like a fool that escapes,
but this kind of gentle
desire approaches me
and then gives me the
eternal silence, where I
live now, with my heart
that is broken; so I conclude,
gentle friend, wishing
for a sort of melancholy,
something that calls me
like that beautiful
young bird that tries
to escape in the death
that has come.
Sul far dell’alba
Prima del sole vedo il
tramonto del mio animo
perso nel vuoto, dormendo
inquieto, per poi diventare
una foglia stremata; odo
il tramonto dei miei sensi
impauriti così, come un
fringuello che suol decantare
la passione di un sorriso
perduto, come il canto
del vento che fugge
in silenzio trovando nel
chiaro la sua luce perpetua.
Solitaria appar nella
chiusa stanza la mia
canzone, che fugge nei
silenzi di quel lontano
colle per poi morir
nel pianto, e nel pallore
del mio animo chiuso;
allor s’abbatte tosto
codesto incanto, e ancor
s’imbruna l’amata
giovinezza, e fiocca la
poesia di quel tempo
spensierato, volgendo
lo sguardo sui balconi
per poi mirar la luce
di quell’anima incantata,
e poi risorta nel chiarore
dei miei sogni.
Vieni cerbiatto, appoggiati
a me perché nel mio
cuore fa festa la luce
di quel sol che tramonta.
My heart is a valid proposal
For me, but also for
you, the stream represents
only a terrible mistake,
but when I think about
my life, this river represents
only my terrible life,
lived with great sensitivity
but also with pain; I can
remember now all the
moments of my happy life
for telling you that
everything has been a
terrible mistake, my death
itself has been a terrible
mistake.
Since my youth all my
experience has represented
a tome full of distress
because in those books
I only discovered my sad
interiority, the timidity
of my desperate soul
and finally, with a hope
of confiance, the real
atmosphere of death.
I’m happy here because
everything has become
a big mistake and because
my life, for you, is the
transparent light that
arrives near my river
for telling that joy is only
a terrible void.
Quand je vais dans ma vie
La croix que je vois dans ma tendre maison
est la souffrance en personne et cette harmonie
me donne un moment de poésie puisque ma
vie a été seulement douleur, avec la poésie qui
donne quelque chose de magique pour rétablir
l’ordre intérieur; pour cette raison tout mon
monde a été magique et enfin ma solitude a
été magique, considérant que ma vie a été pure
solitude, comme la mort, comme le son de ma
poésie, comme l’oiseau qui établit la douleur du
monde entier.
Aujourd’hui ma tristesse est très profonde puisque
ma vie a été considérée toujours comme un moment
de paix automnale.
My happy desire is your death
Like that dream I stay into my room trying to
escape from this dark reality but this kind of
superficial thought is only a wish full of sadness,
a little call that arrives from my head for giving
me the sound of death; I live this experience with
great sensitivity but this sound is just an illusion,
a glimmer of hope that now fades away with all
the nonsense of a life full of pain.
I must tell this real truth, the real meaning of these
words is only the pleasure that I feel when my
activity ends.
My love for you is death to them
I love this great happiness, death. I love this
tender prudence, youth has given me only
pleasure but this time has given me sorrow,
with death on my own, forgetting the love for
the person and also recalling my hatred for
the sun; you, now, are in pain, I consider you
as my different person and now you try to
discover my soul because this dream is the dream
of your own, the great and suffering pain that
abandons me when my love is touching death.
Como mi tierno sueño
El ave me llama en respuesta a mi candor
y en esta pasión veo mi tranquilidad que se
expresa como un momento de mágica paz
para donar un instante inquieto; el hombre
se acerca a la campaña, pero esta muerte es
la soledad de su alma, es la tranquilidad del
espíritu muerto que regresa en el candor de
la fuente: exactamente como yo, porque mi
sombra es la fuente de todos mis sueños, que
tengo en mi corazón, por la muerte que viene,
dulcemente, regalándome el candor.
Sweet beautiful night
A solitary leaf falls to the ground and my
dream disappears, instantly, like a gentle
girl that arrives to give me the sorrow; but
I am strong, for it, so that beautiful girl
becomes a tender appearance, only an illusion,
something that I try to forget recalling to me
that I’m only a man: I kill myself with you,
so this night is not a beautiful dream but only
a pleasure that comes for recalling the pain
that I feel forgetting my love.
Tristezze della sera
(Composizione scritta in data 22/4/1994)
Come il buio ritorna oltre gli ulivi e nei sospiri
di una magica illusione d’amore, e tra silenzi
profondi e carichi di nostalgia, la mia anima
si confonde con la cupa e notturna solitudine
giacente nei sussurri di una nitida emozione,
risorta ad annunciare novelle mestizie all’ultimo
canto dei passerotti.
Odo eterni e cavernosi silenzi adagiarsi nel cuore
della dolce vallata, tra incerti pallori e fuggitivi
versi di un’insolita pace.
E mentre il lieve barlume donato dai venti
si ferma e riposa nella rosa del sole sento fiatar,
nel profumato vello della vita, l’armonica nota
di un ramoscello d’ulivo.Mio dolce sogno
Piangi, mio dolce sogno, sento provenir dal
cuore un sospiro di tristezze e d’ingannevoli
ricordi, e il labbro si tinge di quiete, e mille
rivoli di lacrime amare discendono al suolo,
rifiutando il mattino; dolce amor mio, lasciati
andare nella fulgida luce di quel magico sole,
lascia che il tempo si riunisca ai cipressi che
festeggian le morti e dormi nel sogno dell’incerto
avvenire.
Pour toi
Et quand elle revient de la maison je retrouve,
dans sa tendre image, quelque chose de magique
qui semble rappeler la chanson de la nuit solitaire,
je cherche dans sa lueur la poésie disparue et puis
donne, comme un souffle de lumière qui s’éteint
pour mourir, la dernière impression d’une étoile
qui sourit.
Como un encanto
Veo la tristeza en los ojos mojados de una joven
mujer, y cuando el sol se atormenta por la nueva
mañana que viene en silencio por donar esta gracia,
escucho el ruido que renace del llanto, observo el
candor de la dulce mirada y regreso en el soplo
de la fría realidad.
Je m’appelle la Mort
Je prouve à dormir,
maintenant, puisque mon
désir s’est trouvé dans
la mort et alors, quand je
vais dans ce rêve, je trouve
seulement l’amour pour
la mort comme l’oiseau qui
trouve dans la neige l’amour
pour le tendre matin; si je
prouve à dormir dans
mon lit je comprends que
ma vie me donne toujours
l’amour pour la mort,
dans cette harmonie qui
semble provenir d’une étoile
disparue; ainsi, pour retourner
dans le rêve de la nuit, je
donne quelque chose d’étrange
à ma femme qui revient de
l’école, mais ce tourment me
porte seulement vers la mort,
et je pense que cette raison
est la seule ambition que
je sens dans mon cœur solitaire,
où la neige a toujours disparu
pour me faire comprendre
que l’oiseau, quand il sent la
lumière, revient tout à coup
pour laisser la poésie qu’il
invente dans la mort
de l’automne.
Il sorriso della primavera che nasce
Nel pianto, ma anche nel mio sole, una luce
infinita par quasi una rima ma solo nel canto
quest’ode fiorisce, e solo il candore fa festa nel
cuore; l’anima dolce par quasi un poema e tutto
il Creato si tinge d’eterno mentre il sole, passeggiando
nel pineto, appare furtivo come il pianto rubato ad
un bimbo; così, quando il canto del sole scompare,
osservo in silenzio la luce che spira donando
un sorriso che par quasi un poema e insieme al
mio pianto s’imbruna quel sole, che pare seduto
come un tenero augello dipinto nel soffio del
tramonto che muore.
[continua]
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