Grazie ad Antonio Giorgio
Parole imprigionate
Lascia che la prima parola
sfugga dalla tua bocca indolente,
e, timide,
le altre la seguiranno
come cuccioli la madre.
Lascia che incespichino,
che dicano anche ciò che non vuoi,
lascia che si allontanino
per diventare reali.
Perché le parole
sono ponti e pietre,
sono ritratti e destini,
sono il corpo e la voce
dell’anima
che, sola, sussurra
in una folla
sbadata e rumorosa.
Passaggi
In quell’istante
fragile
in cui tutto rinasce
senza dolore,
resto fermo
perché ora
anche solo un gesto
dissolverebbe
questo lieve incanto.
Incomprensione
Parole fragili
come cristallo
si frantumano
in quest’aria
pesante come pietra.
L’odore del passato
L’odore del passato
che pervade il buio,
così segreto
così discreto.
Come un debole
incantesimo
condannato a svanire
ad un solo
ricordo incerto.
Muta
Muta,
nel sole puoi restare
muta,
è quando la luna
risplende,
che da te
fuggono le parole,
come uccelli impauriti
dall’albero del silenzio.
Silenzio
Sciogli i tuoi capelli
sulle spalle,
non dire una parola,
e se conosci
il mio vero nome,
non pronunciarlo.
Apparizione
Il tuo volto creato
dai miei desideri
si avvicina e sembra
riempirsi di realtà,
emerge dall’eterea
immagine di te
che, solo, avevo cullato
e diventa carne e odore,
si scolpisce davanti a me
come roccia.
Catene
Incatenato
senza catene
in questi giorni
senza realtà.
Solitudine
Questo cuore
è troppo grande,
ricordi si inseguono
come uccelli,
voci lontane ritornano:
echi di amori
solo sognati.
Donna
Ogni tuo passo
è armonia di movimento:
scivoli tra la gente
come il vento tra gli alberi.
Nei tuoi gesti
custodisci i segreti
che ciascuno immagina
ma che nessuno conosce.
Dietro il velo,
che indossi come una bambina,
ingombrante
c‘è già una donna.