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Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2018


In copertina: Ammunition © Pixabay


Indice

Prefazione a cura di Massimo Barile – Albo d’Oro del Concorso – Tancredi Agrò – Sergio Baldeschi – Biagio Barbero – Matilde Bufano – Alessandro Caggiula – Patrizia Cavallo – Maria Cecchinato – Lorenzo Cerofolini – Alice Cislaghi – Flaminia Colella – Maria Colombo LGE – Francesca Croci – Gabriella De Nardo – Alessandro De Noni – Manuela Di Giuseppe – Francesca Fazio – Antonio Fiorito – Gerardo Genovese – Salvatore Maria Mattia GiraldiAntonella Iannantuoni – Lucia Ingegneri – Salvina Maria Ingo – Andrea Lamoratta – Alberico Lombardi – Elio Lunghi – Dario Marelli – Roberto MularoniCoppelia Ortiz – Liliana Paisa – Nadia Pedrazzi – Carmine Perlingieri – Maria Teresa Piccardo – Andrea Polini – Lucio Postacchini – Rosa Rampulla – Maria Rosa Ridolfo – Melissa Storchi – Flavio Tamiro – Federica TombariEnrico Trivoli – Claudio Maria Zattera


Prefazione

La presente antologia comprende le poesie degli Autori che hanno partecipato al Premio Letterario “Il Club dei Poeti 2018”.
Desidero rivolgere il mio sincero apprezzamento agli Autori che, con grande passione e profonda dedizione, hanno offerto le loro liriche avendo sempre, come punto di riferimento, la volontà di alimentare la sostanza autenticamente poetica degli spiragli luminosi che segnano il quotidiano vivere.
Quando la poesia viene vissuta intensamente si penetra in una dimensione superiore, come in un meraviglioso volo lirico, cercando di raccontare la vita, grazie alla personale testimonianza dell’universo emozionale che sospinge nel cammino e attingendo al giacimento esistenziale, sostanza stessa che genera le molteplici esigenze ed evidenze della visione poetica.
In queste liriche ritroviamo recuperi memoriali, intense passioni e l’amore sublime, inquietudini e smarrimenti, sofferenze e speranze, dolori ed estasi, sofferenze e speranze, sogni ed illusioni: in estrema sintesi, la nostra vita.
Le soggettive pulsioni degli Autori si intersecano con una visione più ampia per cercare di indagare nel profondo le manifestazioni e le antinomie dell’esistere, sempre avvertendo la necessità di interpretare la realtà circostante, oltre il velo che ricopre la superficie, con il desiderio di raccontarsi, tra un canto d’amore, un riverbero memoriale e un sussurro malinconico.
Nella lettura di questa antologia emergono chiaramente lo slancio vitale, la creatività e la passione per la poesia e, in numerose liriche, sembrano esplodere in modo così deflagrante da essere a fatica contenute entro i pochi versi d’una composizione.
Un mondo poetico che si fa canto d’amore, grido liberatorio, illuminazione vitale, invocazione salvifica, in un continuo disvelamento e scandaglio del mondo interiore.
Il mio ringraziamento a tutti gli Autori che hanno partecipato a questo premio letterario e hanno cercato di preservare uno spazio da dedicare alla poesia.
Il mio augurio a tutti Voi per un proficuo lavoro che conduca a nuove soddisfazioni.


Massimo Barile
Presidente della Giuria del Premio


Albo d’oro della ventiduesima edizione del Premio Il Club dei Poeti 2018

L a Giuria presieduta da Massimo Barile per la sezione Poesia, ha così decretato:

Opera 1^ classificata: «Il livore detrattore» di Salvatore Maria Mattia Giraldi, Castiglione Cosentino (CS). Questa la motivazione della Giuria: «L’inevitabile mutazione nel percorso esistenziale conduce al lento dissolvimento delle emozioni e al desiderio che la vita stessa sia “l’ignoto” mentre il poeta scruta tra la corrosione del tempo e le “macerie” d’un incanto, cercando di domare la sua “angoscia”.
Salvatore Maria Mattia Giraldi penetra l’inganno del destino e la sua essenza silente per conquistare una nuova condizione lirica: “Sono io l’arcano… Sono io l’artefice”. La sua Parola diventa un fendente alle certezze della vita e la decretazione finale innalza ad atto salvifico la chiusa della poesia: “riprendo a dipingere i miei sogni”». Massimo Barile

Opera 2^ classificata: «Il campo dei vivi (Memoria 2018)» di Claudio Maria Zattera, Verona (VR). Questa la motivazione della Giuria: «La lirica di Claudio Maria Zattera è testimonianza tragica dell’orrore perpetrato dall’Uomo contro l’Uomo nei campi di concentramento.
La sua Parola, penetrante e straziante, strappata dal profondo del cuore e dalle ragioni del Male, diventa implorazione lirica, preghiera salvifica innalzata al cielo “per non vedere/i brandelli dell’anima volata/contro il filo spinato”». Massimo Barile

Opera 3^ classificata: «Eri luce di un’idea» di Dario Marelli, Seregno (MB). Questa la motivazione della Giuria: «La lirica di Dario Marelli riconduce alle meraviglie dell’amore “lasciate per strada” da un “cuore incurante”, che avverte “la fatica di una semplice carezza”, percepisce il senso di vuoto e tende ad un ”riscatto” dalle proprie disattenzioni.
Il poeta, tra tensione lirica e vibranti percezioni,, giunge all’amara consapevolezza che sopravvive soltanto la “solitudine di un bacio sognato”, disperso nella “vertigine del cielo/che schiude l’infinito”». Massimo Barile

Opera 4^ classificata: «Noi alghe» di Maria Cecchinato, Fogliano redipuglia (GO). Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Maria Cecchinato il senso di abbandono, che nasce nel torpore dei sensi e nell’”inutile cianciare esistenziale”, si accompagna ad una sospensione nel tempo, tra il cielo e la terra.
Nella visione poetica “svaporano” le immagini, tra dissolvenze e vago fluttuare nel presente, fino a compenetrare la dimensione naturale: “Noi alghe portate dalle onde/a spiaggiarsi su casuali rive”.
La Parola di Maria Cecchinato risulta permeata di una raffinata evanescenza lirica». Massimo Barile

Opera 5^ classificata: «Circumnavigando» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (PI). Questa la motivazione della Giuria: «Sergio Baldeschi propone la sua visione lirica sempre capace di indagare le zone celate dell’animo.
Circumnavigando una realtà seducente, in una dimensione temporale che “consuma dolcezze”, si percepisce il senso di smarrimento generato dal continuo scandaglio interiore, fortemente perseguito nella visione poetica di Sergio Baldeschi. Nel microcosmo virtuale, che inganna ed anestetizza, giunge infine la decretazione d’una volontà del poeta di fermare “se stesso” e lo sguardo si fa critico “mentre il mondo s’illude di girare”.
La Poesia di Sergio Baldeschi, sempre rivelatrice d’una condizione esistenziale, risulta espressione fedele della sua intenzione lirica». Massimo Barile

Opera 6^ classificata: «In memoria di E.O.» di Francesca Croci, Predazzo (TN). Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Francesca Croci è rivelazione che apre l’abisso lirico dal quale non è possibile “tornare indietro”.
La sua Parola è ardore allo stato puro, carne e sangue, passione che si sprigiona violenta, fino alla deflagrazione dei sensi.
Il divampare dell’amore è come un “incendio”, “senza controllo”, con l’anima “denudata”, che miscela baci prepotenti e “urgenza del sesso”.
L’esaltazione sensuale diventa fuoco rigenerante che nasce dalla fiamma “celata in un sacrario” del cuore, talismano occulto, simbolo rivelatore che apre la dimensione spirituale». Massimo Barile

Opera 7^ classificata: «Angoli» di Carmine Perlingieri, Benevento (BN). Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Carmine Perlingieri i pensieri deflagrano negli “angoli della notte” e l’anima fluttua sul filo della “dolce follia”.
I desideri sono stati falciati dal vento e si avverte un rapimento estatico nel recupero della memoria che s’incarna in un simbolico messaggio in bottiglia, capace di illuminare i versi: “Mi fa prigioniero/un sorso di te”». Massimo Barile

Opera 8^ classificata: «Il tuo corpo in approdo su di me…» di Andrea Lamoratta, Bagno a Ripoli (FI).
Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Andrea Lamoratta le parole sono distillate da un alambicco che riporta ad un “tempo antico” e la materia, tra le stelle e la terra, pare esorcizzare l’anima.
Il poeta nutre il suo canto con mistiche gocce liriche, che superano la dimensione terrena offrendo una visione poetica in continua evoluzione». Massimo Barile

Opera 9^ classificata: «Veglia» di Lorenzo Cerofolini, Arezzo (AR).
Questa la motivazione della Giuria: «Nella lirica di Lorenzo Cerofolini la simbolica onda della vita si frange sul canto liberato e s’infiltra, come bagliore poetico, fin dentro il cuore.
La sua Parola, veleggiando nei sogni, si riversa nel “mare in tempesta” delle più struggenti emozioni». Massimo Barile

Opera 10^ classificata: «Mi verrai incontro» di Biagio Barbero, Fossano (CN).
Questa la motivazione della Giuria: «In un simbolico travaglio notturno si disperde il tempo e rigurgitano “versi/sfuggiti alla logica” che rappresentano la sostanza dell’intenzione lirica di Biagio Barbero.
Le parole bruciano la vita stessa e oltrepassano la dimensione temporale, fino a scrutarne le zone più insondabili sul palco del proprio sacrificio: “Metterò in ordine questa casa/soltanto dopo/averne respirato/ogni angolo oscuro”». Massimo Barile


Antologia del Premio letterario Il Club dei Poeti 2018


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