![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
||
![]() |
||||||
![]()
Angelo Valoppi - Trentuno voci
Collana "E-Books" - pp. - ISBN eBook: pp. 34 - Euro 4,99 - ISBN 9791259511270 Clicca qui per acquistare questo libro
Pubblicazione realizzata da IL CLUB degli autori in quanto l’opera è 2^ classificata nel concorso letterario Ebook in… versi 2021
Motivazione dell’attribuzione del 2° Premio alla settima edizione del Concorso Ebook in… versi 2021:
Angelo Valoppi offre una poesia ricca di memoria lirica per contrastare l’inesorabile “svanire nell’etere di parole”, eppur constata che “delle parole rimane il vuoto”.
Massimo Barile Trentuno vociliberami dalla grammatica poi dal linguaggio e lasciami svanire nell’etere di parola sollevami dalla palude delle poesie perdute perché bellissime e lasciami dimenticare anche il più prossimo passato con le memorie sue cannibali a caccia di paure in questa sacca vuota che chiami futuro di cercar bellezza mai pago in cuor mio continuo peccato e fango e preghiera e intento verso luce ignota che so viva fiamma eterna certezza d’essere nello sgorgare intenso l’orizzonte coi suoni a terra e nostre parole assoluto potere il cuor sprigiona io chiamo Dio ed io a gioire nell’ombra c‘è una immagine aldilà dell’altra al suono di campana torno in vita fulgido presente mia condanna nel turbine sublime allenta a luce nulla è ciò che cerco e appena trovo scanso in abitudine o vizio restar sospeso appaga per quel nonnulla d’uomo da te plasmato fatto piccolo demone di poca fama che tra macerie lecca e tra macerie chiama aiuto senza risposta alla fatal domanda aiuto senza ceder attende e canta aiuto mio alto amore solleva il miele dalle mie labbra espelli il dolce della speranza insita tua falsa amica dall’uman esser issata a vita o realtà che sempre sfuggi da sensi fradici di piogge e odor di campo fu sempre amato l’adornar essenza che dentro spinge beltà e paura a giocar solo alla pura follia di creder in ciò che volontà concede mistero e nostalgia di mondi lontanissimi che alla coscienza l’animo sovviene a vita lunga preferisci vita a parole silenzio di tratto svanisce uomo ancestrale divieni cenere sotto il fumo di linguaggi spenti cenere dal cielo da troppa luce impaurito ti guardasti e fu tempo di avanzare spazio per cadere non aver paura come neve tocchi terra e rumore non sarà sfiora quelle ceneri e lasciati morire sfiora le tue spoglie e lasciati salire in silenzio all’aurora volontà di potenza smorza fino all’attimo in cui nulla si fa coscienza e coscienza vive dolorante solleva paura a speranza e speranza al cielo viaggio mai iniziato verso presente luogo cantato tocco di cera al sapore amaro e olezzo pensiero ed emozione tronca presente solo in senso in eterno ritorno ad ora voi ombre di spirito al di là dell’essere a cui tendere invisibili mani come a chiedere perdono interminabile il consumarsi fuori nell’attesa di un vuoto amico che in sostanza l’astension fiorì pallido il viso osserva e non è solo fuoco da dentro dà luce ad occhi ostinati evanescente colore da cui scaldarti non puoi che rinunciare a capire chiudere parole e perderle inutile il messaggio inutile la casa inutile pensiero che dalla nube ritorna in me far finta di esistere è forzatura nelle stesse parole la cui natura contraddice e basta appena oltre il nulla e contraddizione è manifesto manifesto del nulla prendetene e fate ciò che volete di tutta la parola rimane questo vuoto il suo voler d’esistere potere immane sulla di lui illusione Contatore visite dal 25-10-2022: 755. |
![]() |
|||||
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
|||
![]() |
![]() |
![]() |