Stralci d'anima

di

Alessandro Lugli


Alessandro Lugli - Stralci d'anima
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 56 - Euro 6,00
ISBN 88-6037-017-5

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Presentazione

Stralci d’anima è un libro che ho scritto per pura passione nella poesia. È un libro non scritto con la penna ma con l’anima. Possiamo trovare in questo libro reminiscenze del passato, poesie scritte quando avevo 17 anni ma anche a 16. Poesie che hanno come note comuni il sentimento poetico. Ho rovistato in uno scatolo pieno di diari vecchi scritti da me e lì ho scovato “le mie nuove poesie”. Forse un po’ troppo declassate da me stesso, un atto dovuto ai miei 18 anni di allora un po’ troppo declassati rispetto al reale valore di quegli anni. Molte persone possono pensare che un ragazzo a 17-18 anni sia o possa essere “stupido” o comunque ingenuo. Io credo che sia molto meglio essere ingenuo a quell’età e fare anche degli sbagli, che sentirsi già vecchio a 18 anni. Questo è un mio convincimento. Perché dare il titolo “Stralci d’anima”? Forse per il concatenarsi di sensazioni; belle e brutte, a volte crude altre volte condite da quel sottile sarcasmo e da quella sottile ironia che ha sempre contraddistinto la mia personalità.
“Stralci d’anima” è un libro non da leggere ma da vivere. Io posso dirvi solo il titolo ed è già tanto forse troppo, il resto dovete metterlo voi.
E non vi assicuro che sarà un successo. In “Stralci d’anima” c‘è anche una poesia su Napoli, la mia città. Città che odio e che amo allo stesso tempo. Odio perché non mi ha mai dato niente. Amo perché è straordinariamente umana seppur trascurata dalle stesse persone che la governano. Napoli è tanto bella e non puoi fare a meno di volerle bene. Un’altra poesia alla quale sono molto legato è “Il giardino dei sogni” poesie scritta all’età di 16 anni.
“Stralci d’anima” è un documento “eccezionale” di come la vita possa logorare e come possa essere avara di soddisfazioni. La colpa di chi è? Trovare un capro espiatorio è quanto meno difficile, poiché finora nella mia vita sono state tante le persone che hanno ostacolato un tragitto più agevole. Certe volte, non le si deve cercare per forza fuori dal contesto familiare. La famiglia non è mai stata immune dalle debolezze dei figli. Se il figlio in questione sbaglia troppo (non è il mio caso) la colpa non può essere solo ed esclusivamente o delle frequentazioni che il giovane ha o da un suo difetto insito nella persona. Bisogna vedere anche l’ambiente in cui il giovane il ragazzo o la ragazza è nato, quale clima familiare si respira e tante altre piccole sfaccettature ingombranti e fastidiose.
“Stralci d’anima” fa capire tante cose. Almeno lo spero. Parlo anche di sensazioni che possono sembrare stucchevoli ma che rappresentano la realtà del giovane adolescente che ero. Certe volte credo di aver pagato colpe non mie. Non che mi senta un perseguitato, ci mancherebbe ma certe negatività non si dimenticano. Si fa fatica a dimenticare. Ci vorrebbe un’altra vita. Ma un’altra vita non c‘è. Purtroppo.

Alessandro Lugli


Stralci d'anima

In sogno Napoli

Napoli, ti sognavo tutte le notti
quando ero lontano da te.
Un sogno, una malattia, una favola
sei per me.
Napoli, sei un incubo per me
perché il tuo destino è come
il mio: morire per risorgere.
Napoli hai una aria strana e
a me che ci son nato dammi
un po’ di felicità.
Napoli
è brutta da vicino, ma quando
ti sto lontano
vorrei tornare
a piedi da te.


Coloriamo questa vita

Coloriamo questa vita con un po’
di allegria
un panino e un’aranciata
con la tua compagnia
ridendo a crepapelle con un po’ di fantasia
coloriamo questa vita
che è anche la mia.
La vita è una calamita piena di fantasia
talvolta ti tradisce
vinta dall’ipocrisia
ma se sei forte puoi mandarla via.
Coloriamo questa vita, amore mio.


Volare verso di te

Passi nel mio cuore
io vorrei
che facesse
il mio amore.
Passi nel mio cuore per capire quel che è dentro
al mio cuore.
Libertà di amare è in noi
ma tu lo capirai solo se
farai dei passi nel mio cuore
grande come il tuo amore.
Zigzagando in questa città
nei pullman o in qualche tram
passi nel mio cuore vorrei facesse
il mio amore per capire meglio
il mio sentimento che si fonde
in un abbraccio.
Passi nel mio cuore.


Una forza ribelle

Di canzoni ne abbiamo sentite
di tutti i colori
e di queste ci siamo riempiti
i pantaloni.
Canzoni scritte sul muro
del tuo quartiere
canzoni che scuotono l’animo
canzoni lette nel fango
canzoni che ti prendono in giro
canzoni riempite di pioggia
per chi si trova nella polvere
per chi non vuole vivere e
si perde nel vortice della
solitudine.
Quando ti senti confuso
e quando la speranza non ti aiuta
più
una forza ribelle sfiderà la nostalgia
e ti trascinerà verso una altra via.


Vivere nell’indifferenza

La monotonia spezza il nostro sonno.
La scuola distrugge le nostre idee.
I professori vogliono solo i soldi.
E noi non ne possiamo più di essere
giudicati. Intanto la vita va
tutto sembra uguale a sempre
ma è solo apparenza.
Se uno mi vedesse dal di fuori
direbbe che sono anche meglio di
quanto sembri.
Non è vero
è solo apparenza.
E non è vero che è soltanto una poesia
il mio stato d’animo sta dentro
ma la vita è un’illusione
per chi
non sà viverla fino in fondo.
Noi che viviamo superficialmente non sappiamo
cosa è la sofferenza
e se lo sappiamo
ci nascondiamo dentro a questa
ma la vita
non è questa.
Se sappiamo cosa è la sofferenza
allora abbiamo vissuto fino in fondo
e la vita
è più di una apparenza
ma forse era meglio prima
cioè vivere nell’indifferenza.


Nemesi

Questo inverno è volato via.
La primavera giunge ma non
lascia ancora la sua scia.
Noi aspettiamo che qualcosa
di buono arrivi stando nei pub
e camminando nei cortili.
Questo inverno è andato via
ed ecco l’estate ma non c‘è allegria
e noi aspettiamo qualcosa.
E noi aspettiamo che qualcosa
di buono arrivi.
Questo inverno è volato via
nessuno si è accorto della mia
nostalgia. Io sono qui.
L’estate sta finendo, ed ora
aspetto di ritornare, a casa mia.


Il mare

Sono fermo, malcontento, in un pozzo da sempre
contando i giorni che mi separano da te.
Davanti a me c‘è il mare più bello (che c‘è)
perché tu non sei qui con me?
E proprio adesso che interviene la nostalgia
ma chissà perché tutti la chiamano sensibilità.
Ho sofferto mesi, anni, per trovare te.
Oggi sono vero ma tu non vuoi me.
Ed ogni mattina ti incontrerò e
quando saremo a scuola ti rivedrò ancora.
E c‘è pure chi dice che la nostra generazione
non abbia sentimenti
i sentimenti…
Ma io che ce li ho dico che ne abbiamo tanti
e non si possono comprare.
Posso anche scherzare o piangere resto sempre io
davanti al mare più bello che c‘è.


Nostalgia

Nostalgia in queste strade del mio quartiere.
Nostalgia nel non poter più vedere te.
Nostalgia per quello che ero io
e per l’infanzia mia che non tornerà più.
Nostalgia per quel povero ragazzo che ero io
quando mi ammalai
nostalgia per quella mia
mia ragazza innamorata
per il tuo dolce sguardo
per me
nostalgia per i ragazzi ancora soli, privi
di un amore
ma con tanta dignità.
Dignità.


Capita anche a te

Capita anche a te di sognare ad occhi aperti?
Capita anche a te di pensare ad alta voce?
Di sognare un nuovo amore?
Ieri lo sai ero veramente male
oggi vedrai che cambierò.
Capita anche a te di cantare davanti allo specchio
di suonare senza saperlo fare
nei momenti di tristezza
e di dolore?
Capita anche a te?


Notte

Notte, pensando al giorno che verrà.
Notte, pensando al tuo amore
dove sarà?
Notte, appeso al telefono, speriamo che
non squilli più
notte, sognando quello che
vuoi tu.
Notte, una notte da marinai, catturando le mie
emozioni
notte di note per i suonatori.
Notte non riesco a dormire
notte devi
ancora finire.

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