America a mezz’asta
Colpo di pistola
Vietcong nascosto in cespuglio a 45 gradi nord
(Frank prega e non fiatare)
Colpo di Pistola
commilitone alla tua destra
gli parte via la testa,
se l’è mangiata il fuoco
(che schifo puzza di carne bruciata,
Frank prega e non fiatare )
Colpo di Pistola
compagno squadrone Alabama a venti gradi a est
urla, cade, rotola nel fango e poi non urla più
(Frank sei troppo lontano,
da qui non puoi salvarlo,
respira prega non ti muovere)
Colpo di pistola
Vietcong scappa via
Nemico non ti ha visto
(Frank sei rimasto solo,
il gohonzon che porti al collo funziona cazzo,
sei ancora vivo cazzo).
Colpo di pistola
Fanno male i ricordi vero?
I netturbini nipoti degli schiavi dei campi di cotone
ballano il blues tutti contenti,
la guerra loro non la fanno di proposito,
loro uccidono solo se glielo ordina la mamma
Colpo di pistola
Qui non fuma più nessuno
l’America è a mezz’asta
e Frank prega di poter tornare a Saigon.
Saliva più zucchero fa caramella
Tamburo di latta
castello di carta
regina di cuori
morta ammazzata
dalle granate
(Saliva più zucchero fa caramella)
Dicono che le giraffe siano così belle perchè mangiano i frutti più alti.
La guerra è finita otto giorni dopo.
La morte è iniziata il giorno dei tuoi 18 anni.
La donna vestita di velluto non ha digerio le aringhe.
(Saliva più zucchero fa caramella)
Tamburo di latta
castello di carta
regina di cuori
morta ammazzata
dalle granate
Berlino 25 agosto 2014
Spegnetemi la luna
La luna splende,
e lui crede che qui ieri notte ci sia stata l’Intifada,
(erano solo vetri rotti di migliaia bottiglie di birra, babe, stai sereno!)
La luna splende,
che bello sarebbe fare l’artista vestiti di solo lenzuolo,
La luna splende,
un lago compare all’improvviso,
La luna splende
sta attento che con l’MDMA finisci al manicomio
La luna splende,
la città, se non fosse per le droghe, sarebbe splendida,
La luna splende,
il computer è tutt’altro che OK. Il mio computer è KO
La luna splende
e a Minas Tirith piove pure d’estate,
La luna splende,
però poi tuona una vecchia canzone inglese,
La lua splende
e suona che ti suona, arriva fino al monte del Giappone (quello famoso),
La luna splende,
toglietemi per piacere il vino dalle mani,
(toglietemi il piacere del vino e vi taglio le mani)
La luna splende
il pazzo del passato dice che dovrei vivere giorno dopo giorno,
La luna splende
ma è chiaro che a cominciare da me, tutti vorrebbero morire
Spegnete la luna
lasciateci dormire.
Kommando Ulrike Meinhof
Kommando Ulrike Meinhof
mi pare chiaro: quello fu omicidio di Stato.
Se uno di voi lancia un sasso,
il fatto costituisce reato.
Kommando Ulrike Meinhof
porci bastardi, li avete fatti impazzire.
Resistenza è quando fate in modo che
quello che non vi piace non accada MAI più
Kommando Ulrike Meinhof
e pensare che un tempo la giornalista era una brava
poi ha cominciato ad avere uno strano tic all’occhio sinistro
(erano mesi che non riusciva a vedere i suoi figli).
Dicono che in prigione lei sia diventata necrofila
(sì proprio così, scopava con i morti).
Se incendiate i cassonetti,
da grande farete i politici.
Kommando Ulrike Meinhof
Non c’era bisogno di rinchiuderla in isolamento così a lungo
(e no ragazzi, dopo aver ucciso enne ebrei,
non venite a dire a me chi sono i cattivi).
Se incendiate le auto,
da grandi farete gli esattori.
Kommando Ulrike Meinhof
Hanns Martin Schleyer era un nazista.
Il gasometro di Schoeneberg segna le sei
È tempo buono per gli attacchi aerei
qualcuno tra voi forse sa di cosa sto parlando.
È tempo buono per gli attacchi aerei
lasciate in pace i little people.
È tempo buono per gli attacchi aerei
il gasometro di Schoeneberg segna le sei.
È tempo buono per gli attacchi aerei
dicono che il tipo che si è lanciato dalla Rocca Paolina sia morto.
È tempo buono per gli attacchi aerei
mi è arrivata una lettera da Equitalia.
È tempo buono per gli attacchi aerei
il violino non la smette di urlare.
È tempo buono per gli attacchi aerei
la polizia pesta meglio la mattina
È tempo buono per gli attacchi aerei
Israele la mani a posto non le sa tenere,
È tempo buono per gli attacchi aerei
non prendermi in giro per il mio accento moldavo.
È tempo buono per gli attacchi aerei
le fidanzate diventano grafite
È tempo buono per gli attacchi aerei
tu domani ricordati di andare a scuola.
Fare l’amore con gli angeli di Bruno G.
Gli angeli di Bruno che ci guardano attoniti da dietro le nuvole mi fanno proprio ridere.
Non capiscono – loro - cosa sentono le donne quando il vento infila le pieghe della gonna tra le gambe in bicicletta.
Non capiscono – loro – quando un padre si ubriaca al Biergarten di Prenzlauer berg.
Non capiscono – loro – perché noi certe volte le domande le facciamo direttamente a Chopin.
Scrutano curiosi la vecchia dalla pelle rovinata dalle droghe, che se la ride dei passanti.
Si chiedono perché da circa una settimana a Tel Aviv, la notte, non spengono le luci.
E come mai, borbottano sorpresi, da noi si parla ancora in congiuntivo.
Guarda lì, il vegano cucina litri di ragù di cinghiale,
Guarda là, la funambola del circo si rammenda il vestito da sposa.
Guarda quelli là, giocano coi bosoni, come fossero Luna Park (sono proprio scemi).
Questa volta, angeli, all’ospedale non ci vado.
Il male che mi tiene sveglia non lo curo.
Tra l’altro, dice Bruno G., che se soffro io, non soffrite voi.
Però fatemi il piacere, lasciatemi dormire.
Collegare la radio col pianeta terra
Unduetreprova. Processo inverso.
Collegare la radio col pianeta terra.
Purificare i detriti umani, bevendo vodka, noi.
Diventare amici dei ratti, nelle tendopoli che puzzano di marcio.
Raccogliere i sorrisi. Contarli.
Non chiedere nulla a nessuno.
Sperare di farsi una doccia.
Sperare di fare all’amore.
Ascoltare i Sigur Ros. Se il lettore CD ti dovesse ancora funzionare.
Questa volta il controllore non ti farà la multa.
Questa notte dormirai.
Domani si alzerà il vento.
Domani i tedeschi li mandiamo ad Auschwitz.
Domani qualcuno che abita a est del mondo entrerà nella tuo letto.
E tu non avrai il tempo di accorgertene.
Un altro giornale italiano chiuderà.
Unduetreprova. Processo inverso.
Collegare la radio col pianeta terra.
E forse il pianeta terra risponderà.
Morire di luce
Mi hai imbrogliato pure questa volta.
Mi avevi promesso, cuore, che se ti davo le medicine, la smettevi di agitarti e mi lasciavi dormire.
Mi avevi promesso che se fossi stata felice, non mi avresti più mostrato di notte cieli dipinti col sangue.
Mi avevi promesso che se facevo bene i compiti, avresti spento la luce e il televisore.
Mi avevi promesso che se ti avessi fatto ascoltare Varuo, cento milioni di volte, mi avresti portato a Reykjavik.
Mi avevi giurato che se avessi pregato un anno intero, la notte finalmente sarebbe potuta arrivare anche per me.
Invece sono ancora qui.
a morire di luce.
ad aspettare l’autunno,
ad affogare nell’aria,
a dimenticare il mio nome,
a chiamare il 118, con la forza del pensiero.
Sprovveduto genere umano del cazzo
Piacere: Mi chiamo crisalide, sono fatta d’aria. Rubo ai ricchi per dare ai poveri, vedo nei vostri occhi i demoni che vi torturano.
Quelli mi fanno un ghigno e guizzano furbi nel mio cuore, come se ci fosse ancora tanto spazio.
E sono pure costretta a tenermeli dentro, gli stronzi.
Sia che tu voglia costruire una radio dalle macerie putrefatte di un accampamento in riva al fiume, sia che tu non abbia più una lira per mangiare. Non è affatto bello scoprire che il tuo bimbo, quello che hai desiderato per anni, il frutto di un amore di carta, sia finito al manicomio per colpa della tua frustrazione.
Dovete essere proprio sprovveduti, voi essere umani, a riprodurvi. Guardate che le api, le rose, le coccinelle, le peonie, farebbero tranquillamente a meno. Delle nostre paranoie. Tra poco io broom broom, salgo sulla navicella spaziale a disegnare rami.
La camera ha fatto la capriola
Ci sono decine di polaroid bruciate allineate sul divano, trovato nel cortile,
ci sono falene morte tra una trave e un’altra.
La camera ha fatto la capriola, laddove era aria ora è terra, dove è inferno ora è paradiso.
Avrei solo dovuto magiare anzicché bere succo di mela frizzante.
Vi avevo promesso che avarei studiato. Invece, siccome non ubbidisco mai a nessuno,
domani vado a disegnare con la penna sotto pelle due ruote del firmamento.
Lei avrebbe solo dovuto farmi ascoltare della musica e non regalarmi un vibratore,
Lui non avrebbe dovuto chiedere, a me, perché i tedeschi allora hanno sterminato sei milioni di ebrei.
Per quanto ne so io, i tedeschi gli ebrei li farebbero a pezzi pure oggi,
ogni qual volta vanno a ballare i sabato notte a giugno nelle vasche delle piscine popolari abbandonate di Berlino.
L’alba a Berlino di maggio tu non la racconti
L’alba a Berlino di maggio, tu non la racconti
neanche col profumo del pane appena sfornato condito con l’olio dell’Italia del sud.
E non fa niente che qualcuno balla lontano da qui
e non fa niente che tu mi avevi promesso che l’ecstasy non non l’avresti mangiata,
loro, gli uccelli, hanno capito che la felicità è una cosa seria,
che non ha niente a che fare con il nostro lamento per la donna morta ficcata dentro al vaso.
Lei è già cenere, e non le frega un cazzo che tu preghi come un dannato.
Lei è già cenere, e vola in cielo tutte le volte che aggiungi il sale nella polenta.
Polenta bollente come un carbone che arde, mentre il sale, una volta, non ricordo di preciso quando, era il suo cuore.