Fiabando al pasticcio di riso

di

Stefania Farinella


Stefania Farinella - Fiabando al pasticcio di riso
Collana "Le Gemme" I libri per l'infanzia
14x20,5 - pp. 76 - Euro 8,30
ISBN 978-88-6587-0631

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore


In copertina: illustrazione di Giovanna Zavaglia


Quattro storie originali e divertenti, imprevedibili, dalle quali non riuscirai a staccarti facilmente.
Ci sono lupi e streghette, bambine dispettose e giocattoli chiacchieroni in cerca d’aiuto, che ti trascineranno in buffe avventure e strambe situazioni.
Le parole con la loro magia ti faranno viaggiare attraverso mondi fantastici che toccheranno il tuo cuore, in una continua altalena di emozioni. L’amore, l’amicizia, la solidarietà, il coraggio saranno i temi costanti di questi racconti.
Sarai tu a decidere da che parte stare, perché in queste storie i buoni non saranno così buoni e i cattivi, come tutti li conosciamo, non saranno così cattivi; le regole delle fiabe saranno stravolte per il divertimento di tutti.
…E se ai piccini strapperanno grandi risate, agli adulti lieti sorrisi, ricordandogli di come si è bambini.


Fiabando al pasticcio di riso


Dedicato ai miei angeli
che stanno in cielo,
ai miei nonni e al mio caro amato papà.


CHE VESTITO METTO?

(Parodia)

Mariasole scrive pensieri intimi sul suo diario. Accompagnata dalla fievole luce di una lanterna, nel silenzio della notte, scrive una lettera al padre lontano. È l’unico capace di capirla, ascoltare le sue parole e i suoi stati d’animo, le manca molto e spera di riabbracciarlo al più presto:

Caro diario,
è notte fonda ormai, non riesco a dormire, troppi pensieri mi affollano la mente…
È già passato un mese da quando mio padre è partito per Kabul in missione… questa maledetta guerra sta dividendo ogni famiglia, ma non riuscirà a distruggere l’amore che nutro, è più forte di qualsiasi altra cosa al mondo.
La mia vita è cambiata da quando mio padre non è più accanto a me. Quella strega della mia matrigna mi tratta come una schiava, non posso scrivere neanche una lettera, mi sequestra qualsiasi cosa… Non ho rinunciato ai miei sogni…, mio padre crede in me, nella passione che ho per l’arte, dice che quando disegno i miei abiti, sono energia pura: la matita danza sul foglio ed io mi sento viva e libera di essere ciò che più desidero.
“Padre mio adorato aspetto il tuo ritorno con ansia e fino ad allora cercherò di non deluderti.”
Sai, caro diario, è stata aperta una gara fra tutte le fanciulle del paese: chi riuscirà a cucirsi l’abito più bello in occasione del gran ballo delle debuttanti, indetto dal famoso stilista Dolce e Amaro, vincerà un contratto annuale con la famosa casa di moda e una cena galante con Celestino, il figlio dello stilista; dato che è già in età da marito. Si vocifera che il padre abbia fretta di sistemarlo.
È un’occasione da non perdere. Ma c’è un problema, la mia matrigna e le sue figlie malvagie ed invidiose non mi daranno mai il permesso, per loro faccio solo parte della servitù. Beh, dove è scritto che io debba raccontare loro ogni cosa…! Farò così, domani quando saranno tutti fuori casa, e nessuno mi potrà vedere, andrò al mercato da mastro Luccologo, per scegliere delle stoffe, e…
Scusa ora ti devo lasciare, non vorrei che qualcuno si accorgesse della luce della lanterna… Buona notte!


La colazione della matrigna

È mattino. La matrigna e le sue due figlie stanno facendo colazione. Mariasole ha preparato tutto a puntino, sulla tavola non manca niente: brioche appena sfornate, marmellata di mela e di castagne, i gusti preferiti delle sue sorellastre, biscotti al cocco, dolci e friabili, latte caldo, caffè nero e delle fette biscottate al malto con un soffio di burro spalmato sopra, per la matrigna che deve mantenere la linea perfetta.
Matrigna: «Oh mamma mia, che notte! Non ho dormito un granché, i nostri vicini sono rumorosi, fanno una festa quasi ogni sera, mai una volta che ci invitino.»
Anastasia: «Hai ragione mamma che cafoni.»
Ninetta: «Mangiamo?»
Ernesta: «Ma pensi sempre al cibo! Non vedi come sei grassa?… Ma non ti vergogni?»
Matrigna: «Allora, Mariasole! Noi siamo pronte per essere servite…Vuoi per caso che si raffreddi tutto?!»
Mariasole: «Sì, madre, eccomi! Stavo sfornando per voi e le mie sorelle delle calde ciambelle.»
Ernesta: «Sì, sì, lascia pure queste ciambelle, puoi andare!»
Mariasole: «Io, veramente, volevo fare colazione in vostra compagnia.»
Matrigna: «Mariasole ma tu devi finire le faccende di casa prima di andare a scuola, non vorrai mica lasciare i letti tutti disfatti?!»
Mariasole: «Ma io…»
Matrigna: «Niente storie… sbrigati, altrimenti perdi lo scuolabus!»
Ernesta (__ridacchiando__): «Deve prendere lo scuolabus, che vergogna… Io arrivo a scuola con la limousine.»
Ninetta: «Che bello! Anch’io voglio andare con Cenerentola con lo scuolabus.»
Matrigna: «Taci sciocca! Tu sei una dama elegante appartenente alla famiglia dei Roseti Spinosi da cinque generazioni, e noi non ci confondiamo con la plebe, col vulgo.»
Ninetta è scocciata, ci teneva tanto almeno una volta a fare compagnia alla sua sorellastra. Mariasole le è tanto simpatica. Ninetta cerca sempre di avvicinarsi a lei, ma quella brutta strega di sua madre la tiene a debita distanza.
Matrigna: «Su andiamo a prepararci… Tu sparecchia (__rivolta a Mariasole__) e sbrigati, che fai tardi a scuola. Ah, quando torni c’è da pulire la mansarda.»

La matrigna non contenta di averla già trattata in malo modo, la umilia ulteriormente, prende una tazza piena di caffè e la rovescia per terra. Mariasole è costretta a pulire il pavimento. L’ennesimo sopruso fatto alla fanciulla… Triste e sconsolata rimane sola con il suo straccio in mano, ormai diventato il suo migliore amico. Ma qualcosa di magico le sta per accadere… Tre simpatici topolini, suoi grandi fans, sostenitori da sempre, decidono di uscire allo scoperto e rivelarsi, dopo essere stati a lungo spettatori silenziosi della accorata storia di Mariasole.

Topino 1: «Povera Mariasole tutto il giorno a faticare, quanta tenerezza che mi fa!»
Topino 2: «Guarda come è stanca, ormai non ha neanche più tempo per i suoi disegni.»
Topino 3: «Non possiamo fare niente per aiutarla?»
Topino 1: «Io conosco un modo, ma deve essere lei a volerlo!»
Topino 2: «Dai parla!»
Topino 3: «Non tenerci sulle spine!»
Topino 1: «Ci vorrebbe un bel principe, Celestino, che la portasse via di qua!»
Topino 2: «Che bella scoperta! Però sei un genio, sì, sei proprio un genio!»
Topino 3: «Aspettate un momento! Ho saputo da fonti sicurissime: dalla cugina, della cugina della mia amica zappetta, figlia del topino calzolaio marito della signora topa che topa…»
Topino 1: «Ma insomma ti decidi a svuotare il sacco?!»
Topino 2: «Forza cosa aspetti!»
Topino 3: «Mmm…va bene ve lo dico…, si mormora che presto succederà qualcosa di straordinario… e la nostra Mariasole… potrebbe… Ve lo spiego davanti a una tazza di cioccolata di formaggio fuso caldo, caldo. Così vi dico cosa potremmo fare, anzi chi potremmo chiamare per aiutare Mariasole!»

Che topini pasticcioni! Chissà se riusciranno a risolvere il problema della nostra amica. Staremo a vedere, anzi staremo a leggere gli sviluppi di questa vicenda così tristemente illustrata.


Al mercato

La matrigna e le sue figlie vanno al mercato per far spese. Si trovano stoffe pregiate, alla moda, stoffe di infinita qualità, apprezzate in tutto il reame, ma molto costose. Infatti le signore guardano ammirate queste delizie, ma ahimè di certo non se lo possono permettere, così adducono ogni sorta di scusa, con il commerciante, per non acquistare alcunché: nessuna di quelle preziose stoffe è alla loro altezza. A proposito di altezza, di altezza reale intendo, ecco arrivare il banditore del Re, avrà delle cose importanti da comunicare. La matrigna e le sue figlie si piazzano in prima linea ad ascoltare.

BANDITORE:
UDITE, UDITE!
A TUTTE LE GENTI DEL PAESE!

AVVISO DI GARA

LO STILISTA FORRESTER
HA INDETTO UNA GARA DI CUCITO
FRA TUTTE
LE FANCIULLE IN ETÀ DA MARITO,
IN OCCASIONE DEL GRAN BALLO
DELLE DEBUTTANTI:
CHI RIUSCIRÀ A CUCIRE
L’ABITO PIÙ BELLO

VINCERÀ UN CONTRATTO ANNUALE PRESSO LA SUA CASA DI MODA,
E INOLTRE SARÀ SCELTA
COME FUTURA MOGLIE
DEL SUO BENE AMATO
FIGLIOLO, FUTURO EREDE DELL’AZIENDA!

TUTTE LE INTERESSATE
SI PRESENTERANNO
CON VESTITO A SEGUITO

TRA UNA SETTIMANA
PRESSO LA SALA DEL GRANCAN
AL CASTELLO

FORTUNA MAZZA CHE… FORTUNA!”

[continua]


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Per pubblicare
il tuo 
Libro
nel cassetto
Per Acquistare
questo libro
Il Catalogo
Montedit
Pubblicizzare
il tuo Libro
su queste pagine