Opere di

Salima Martignoni


E PIU’ NON VOGLIO GUARDARE

Non credo
che le genti,
gratuitamente in odio,
ancora e sempre,
con l’animo guarderò.

Piango:
Dalla poltrona in prima fila,
piango!

… e spengo ogni cosa,
mi allontano:
per me
finito è lo spettacolo.


GLI OCCHI DELLA GIOIA

.. e nel buio
del mio cuore,
gli occhi della gioia cercavo.

Ricordo
che rimasi immobile ad ascoltare il silenzio,
ad osservare il nulla.

Vicini, mi apparvero
gli occhi della gioia,
ma, beffardi, nuovamente
si chiusero sul mio dolore.


EPPURE VOGLIO VIVERE

Pure fra silenzi e pianti d’avorio,
che il mondo consacra al dolore,
voglio vivere.

… e ancora rincorrere il sole,
nell’animo racchiuderlo
e al suo canto
crescere la mia stagione.


FRAMMENTI DI CIELO

Frammenti di cielo,
sul cuore, piovono.

… e in questo mare d’esistenza
sono solo goccia e… mi perdo.

Domani, domani, forse,
le stagioni del cuore ritorneranno.

… e goccia, sola in questo mare,
più non sarò.


DESIDERIO DI VITA

… e nel cuore, ancora,
un arcobaleno di dolori, il suo immenso, dipinge.

… e mi ritrovo sola,
con l’anima di carta,
stretta fra le mani.

Nuvole di lacrime d’angelo,
ancora, piangono su me
e luci di stelle si spengono sul mio mondo.

Tristezza e oscurità prosciugano pensieri – goccia a goccia! – e…
nebbia, all’animo solitario, donano.

Vita, donerai ancora sorrisi?


CERCANDO DIO
… e ancora brancolo nel buio.

… e nella nebbia
una mano si leva,
cercando Dio,
trovandolo negli occhi stanchi e spenti
di chi, ancora, come me,
spera in un domani che …
… forse mai verrà.


AD ALDA

Acini di uva spina i versi tuoi:
ne assaporo il gustoso tripudio d’amore e odio
fino a rubare la loro primordiale essenza,
cercando in un disperato arrancare di renderla mia.
Venti di passione e rugiade mattutine
le tue liriche incantano le mie stagioni.
Canta e danza nel limbo ora e per l’eternità,
le tue perle sempre cingeranno la vita mia
affamata d’estasi e meraviglia.


PADRE

PADRE: parola persa
nell’utero di una donna innocente.


LA NERA SIGNORA

Attratta dalla nera signora
che, sorniona,
mi invitava a seguirla
troppe volte ho ceduto al suo richiamo
precipitando in un girone infernale…

Sono riemersa dal nulla.



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