Opere di

Sabina Pollet

Rivelazione

Ecco il mare
che riporta
nei miei giorni
la conchiglia perduta
Ecco la luna
rilucente
nelle mie notti
di verità svelata.
Ecco il senso
di una vita.
Ecco lei.


Ritrovarsi

Adagio emozionale
di voci e di cuori.
Universi sottili
smossi delicatamente
nell’afflato limpido
si sfiorano.
Un tripudio di luce
svela l’unione
di due anime
in pace tra loro.


Sillabe di cenere

Sfogliando il passato
tra pagine dense
d’inesauste parole,
fruscii d’ombra
dentro voragini di luce
corrono furtivi
come materia incandescente
fino a toccarmi dentro.
Il tempo ci inghiottì
alla velocità d’un urlo;
ora gli anni andati
mi assalgono a manciate
come sguardi inafferrabili
dentro occhi attoniti.
La scrittura è un grido
che infiamma le mani ardenti
d’una irredimibile nostalgia,
Ho afferrato tutto il cielo
con inchiostro e carta
per non disperderci
ma ormai non siamo altro
che frammenti di polvere
a comporre sillabe di cenere
su oceani di silenzio
dove braccia gettano
i ricordi consumati
nel fuoco imperituro d’amore.


Il vento di novembre

Il vento di novembre
è feroce
quando spazza via
le foglie
quando scaraventa
le malinconie
fino a sbatterle
sul muro
dei rimpianti.
Il vento di novembre
è tremendo
quando soffia contro
il tramonto
quando raffredda
la sera
di solitudine
senza scampo
fino a chiuderla
nel vuoto
di un amore
senza più parole.


Di te

Io di te
ho sempre apprezzato
e sentito
la morbida sensualità
la pacata dolcezza e
il profondo conversare.
Io di te
ho sempre rispettato
e difeso
il tuo essere donna
nella gioia e nel dolore
Io di te
ho sempre scandagliato
gli angoli bui per circondarti
solo di luce
la tua luce.


Donna indiana

Cammini per strada
tenendo abbracciato
il tuo bambino mentre
i tuoi occhi neri
scrutano squarci
di una civiltà dura
che non t’appartiene.
I lunghi abiti
dai colori sgargianti
quella piccola perla
che brilla sulla fronte
i paesaggi indiani
che ti porti dentro
ti difendono dalla città
distaccata e anonima.
Ferma ad un bivio
tra il peso della storia
e un futuro che spaventa
tu scegli di continuare
a camminare sicura
per aprire a te stessa
una strada di verità
per donare a tuo figlio
il rispetto della vita.


A viso scoperto

Non mi sono mai presentata
come gli altri
volevano che fossi
ma sono sempre stata
quello che la mia natura
mi suggeriva di essere.
Ho sempre dato la possibilità
a tutti
d’accogliere la mia diversità
oppure
lasciar indossare loro
la maschera dell’ipocrisia.
Quindi, questo non è
un ritratto d’apparenza
è davvero un nudo d’autore.


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