Opere di

Rossella Melotti

Con questo racconto è risultata 10^ classificata ex aequo – Sezione narrativa alla VI Edizione del Premio di Scrittura Creativa dedicato a Lella Razza 2010


Due metà

La piazza appariva gremita, in un angolo il venditore di caldarroste sbatteva ritmicamente la grande pentola rovente agitando le scoppiettanti castagne al fuoco.La giornata era tiepida, riscaldata da un malato sole autunnale.In mezzo alla grande folla le due donne si percepirono e si guardarono dritte negli occhi per un breve istante che sembrò eterno, erano apparentemente simili, la stessa inquietudine nel cuore , lo stesso dolore dell’animo, due vite sospese nell’infelicità comune, erano la metà di un intero, frazionate nell’amore per un unico uomo.Colte da un turbamento inatteso, dal’ansia del momento si riconobbero subito anche se non si erano mai viste prima. Improvvisamente tutto l’odio, il rancore che avevano provato l’una verso l’altra svanì lasciando il posto ad un’ insolita complicità, una sorta di patto segreto che solo loro, in quanto donne, potevano comprendere.L’uomo, impietrito, quasi assente , se ne stava in mezzo alla folla, assorto nei propri pensieri, fermo nella sua immagine sfocata, una presenza quasi indistinta fra tante, entrambe lo amavano con la stessa intensità, entrambe lo desideravano: una era la moglie, l’altra l’amante!
Per lunghi mesi si erano avvicinate, percepite, sfiorate nell’incauto intreccio amoroso che le vincolava ad un unico filo conduttore. Avvinghiate in una spirale senza fine, recitando ognuna la propria parte nel marasma dei sentimenti ambivalenti che solo l’amore è in grado di decifrare , di comprendere, di accettare fino in fondo.Fra loro non ci fu mai un vero scontro diretto ma un sottile gioco estenuante, una dissimulazione, ognuna rubava all’altra istanti, attimi, parole di un uomo vissuto a metà, sdoppiato per loro, una pedina mossa fra dubbi, paure, disillusioni dove i sentimenti non trovano una giusta dimensione ma si incastrano nelle insidiose fessure dell’esistenza, di un amore malato, effimero.Uno scontro a due in un parallelismo senza fine, un’attesa frenetica intrisa di notti insonni, sigarette interrotte, sguardi attoniti, gettati nel vuoto alla ricerca di una risposta che non sarebbe mai arrivata.Nessun vinto, nessun vincitore nella subdola lotta a due.La piazza lentamente si svuotò, il cielo iniziò ad oscurarsi lasciando spazio ad un languido e grigio tramonto, le due donne abbassarono gli occhi , distolsero lo sguardo e proseguirono verso strade diverse. Avevano finalmente colto la parte mancante del loro essere, l’uomo invece rimase immobile nella piazza e non prese alcuna direzione.

Rossella Melotti


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