Cuore di carta

di

Rosalba Katiuscia Buongiorno


Rosalba Katiuscia Buongiorno - Cuore di carta
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 104 - Euro 9,80
ISBN 978-88-6587-2611

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In copertina fotografia dell’autrice


Presentazione

Sono un ponte di passaggio tra ciò che non sono stata e ciò che sarò.
Amo trasformare i miei pensieri in parole, le parole in versi e i versi in immagini della mia Vita.
Odio l’arroganza, la mancanza di rispetto, la superficialità, l’asetticismo dei sentimenti.
Amo l’ironia, la sensibilità e la capacità di vedere oltre le mie stesse apparenze.

L’Autrice


PREFAZIONE
Un cuore di carne in un cuore di carta

Quando si legge una poesia è impossibile rimanere impassibili, è impossibile rimanere indifferenti, perché in quei pochi attimi ci si ritrova a penetrare e a possedere un’Anima.
Quando ho aperto il manoscritto di Cuore di carta è stato così complicato farne parte, perché ogni verso di ogni singola poesia è una molecola di emozioni potentissime. Sono emozioni che ti sconvolgono il cuore, perché sono nel momento stesso il tutto e il nulla, sono lo specchio e il riflesso, sono la materia e l’anti-materia, sono potenza e dolcezza… già, potenza e dolcezza. Forse non è proprio un caso che mentre penetro all’interno di questi versi, mentre mi godo le pause fra una parola e l’altra, lo stereo amplifichi le canzoni di Celine Dion, così dolci e potenti da travolgerti nella carica che danno all’amore.
Leggere Cuore di carta significa entrare a far parte di un cuore vero, di un’Anima, significa trovarsi a contatto con sentimenti di ogni tipo, sentimenti che ti coccolano, che ti fanno innamorare, ma non ti lasciano affatto illeso perché ci si ritrova a dover essere preda di attacchi graffianti e stuzzicanti, che vanno a colpire la libido e i pensieri più scatenati, senza però sporcare l’Anima. Ci siamo abituati a dover fare i conti con quell’erotismo spontaneo, elevato e puro nelle precedenti due raccolte, che non sconvolge più e anzi riesce a farsi comprendere completamente.
Eppure Cuore di carta si differenzia per un elemento che si impone su tutto il resto: l’auto-analisi, quell’intento pienamente raggiunto di rispondere alla domanda: “Chi sono?”. Diogene camminava con una lampada in mano dicendo di cercare l’Uomo; Ungaretti concepiva la poesia come strumento per comprendere la realtà interiore; ebbene l’autrice in questa sua raccolta sviscera il suo Essere più interiore e si definisce “un ponte di passaggio tra ciò che non sono stata e ciò che sarò”.
La metafora del ponte dell’esistenza è alquanto significativa, percorrere quel ponte equivale a dover passare dal nulla al tutto.
Assieme a questa metafora ci sono altri elementi che permettono di poter penetrare all’interno dei versi e comprenderli appieno, poiché non sono semplici da far propri, se non si riesce a trovare gli elementi essenziali. Elementi che trovano completezza l’uno nell’altro: la Notte, l’Amore, lo Specchio. Raggiungono la loro totalità con il resto della raccolta nel momento in cui si comprende che la Notte è un luogo metafisico che permette di amare, che lo Specchio non è divisione ma riflesso e che l’Amore è il filo che tutto unisce.

Tobias Fior


Cuore di carta


Ai miei genitori.

AA mio fratello Luca, lontano ma mai distante.

AA tutte le persone speciali che hanno contribuito alla
stesura di questo libro.

AE a tutte quelle che nel corso della mia intera Vita sono
entrate, affacciate, uscite e rimaste.

AA tutti Voi…
Grazie.
(RKB)


Non cercate di prendere i poeti
perché vi scapperanno tra le dita.

Alda Merini


INTRODUZIONE


NELLA BOCCA IL TUO NOME

Ho l’Anima bruciata di sogni e ricordi,
ma sulla mia bocca
c’è inciso il tuo nome
e bramo parole ancora da scriverti…


TEOREMA

Non siamo Noi a scegliere l’Amore.
È l’Amore che ci sceglie.


IL VIAGGIO

Desidero perdere la rotta.
Desidero un dolce naufragio.
Desidero profumare dell’Infinito e turchese cielo di oggi.
Desidero vedere la gioia negli occhi delle persone
che mi incontrano.
Desidero cambiare, ma non di cambiare a vuoto.
Desidero fermarmi, pur continuando a evolvere.
Ed ho voglia di certezze, in questo oceano di incertezze.
Vivere, non sopravvivere.
Sentirsi attesi… perdendo la rotta.


REFOLO DI VENTO

Dove finiscono i miei occhi ed iniziano i tuoi,
io non lo so.
Ma so che il vento non bussa
mentre gioca con un cielo
travestito da sera,
in un refolo d’aria che trascina via sogni e falene.


LA NOTTE, LE STELLE E TU

Quella Notte il cielo era disseminato di Stelle.
O almeno questo era ciò che vedevo io.

Le tue dita sul mio viso,
rilucenti della luce della luna,
erano abbagli d’Anima.
O almeno questo era ciò che vedevo io.

Il tuo corpo sopra al mio,
e tu, accaldato ed eccitato a completarci d’amore,
era tutto e solo ciò che vedevo io.

Quella Notte il cielo era disseminato di Stelle.
O almeno questo era ciò che vedevo io.

Ma com’era quella Notte
e com’eri Tu, forse… solo sembrava.


L’AMORE INGORDO

Lasciati riposare
da quel sonno d’amore
appena consumato.
Al tuo risveglio
sarò qui accanto a Te.
Pronta a ricominciare.


ARMONIA

Crescere dentro sé stessi,
superare le convinzioni limitanti,
vivere la propria umanità:
questo dovrebbe essere
il tuo cibo invisibile,
il mio, il Nostro.
Da condividere quando ci incontreremo
ancora davanti al Fuoco.
Più avanti… lungo la Strada.


CERCARSI

Nemmeno gli scandagli dei tuoi occhi
sanno davvero quanto nuoti a fondo,
quanto m’immerga in quei fondali
dove il sole ci è bandito.
Ed anche quando sei fuori,
la tua assenza è una traccia…
rumorosa come un fruscio di Stelle.


L’AFFRESCO DI TE con Meris Perazzini

Accarezzo il tuo corpo
eccitante,
sensuale,
meravigliosamente intrigante,
con l’audacia della mia voglia
irrefrenabile del tuo corpo e del tuo sesso.

E godere di Te… è come toccare il Paradiso.
Un Paradiso che tutti
vorrebbero condividere ogni Notte
nel proprio letto…
come Amanti Immortali. (RKB)

E continuo a dipingerti.
Con occhi chiusi
seguo le tue linee….

Le nostre mani
indugiano dove nasce il fremito,
quasi a volerlo trattenere
per lasciarci senza fiato.

Noi, Amanti Immortali.
Noi selvagge Vite Intrecciate…
desiderio e passione
che dipinge un Paradiso
dove possiamo perderci
trovarci, sentirci… viverci. (MP)

Meris Perazzini – Rosalba Katiuscia Buongiorno


SARCASMO

È più facile che le persone
rispettino la merda anziché i propri simili:
non a caso evitano sempre di calpestarla.


LA SPONDA

Era una notte così silenziosa
che si potevano sentire i suoi passi
felini sulla sabbia.
Non c’era luna, non c’era vento.
Lui la sentì passare.
Solo mare. Sempre mare.
Solo amare. Sempre.
Era una notte così silenziosa
che poteva sentire i piedi di Lei ballare.

[continua]


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