Opere di

Pietro Campioni


Novembre di tristezze

Novembre di tristezze, dai temporali frivoli
e i freddi ancora tiepidi nel mese dei defunti.
Pregano i crisantemi dai bei colori acrilici
dal bianco immacolato al marroncino chiaro,
dal rosa carnicino al rosso rugginoso,
riottosi messaggeri non porgono notizie
solo pensieri mesti nei luoghi già funesti.
Gli affetti del passato delle persone amate
vengono ricordati con sentimenti dolci
poggiati sulle rose e alle peonie chiare
tenuti nelle mani tremanti d’emozione,
premure sistemate nei vasi o sopra il marmo
con un rispetto alto ed un profondo inchino.
Novembre , mese di rimembranze
delle care persone perdute nel tempo,
spiriti prigionieri nei nostri pensieri doloranti.

04/11/2013


(Napoletano moderno)

Rosa

‘A nnamurata mia se chiama Rosa
‘A penzo ogni momento da jurnata
Me porta ll’acqua fresca e fa ‘a cianciosa,
i subbeto m’appiccio e piglio fuoco
Attato a combinà qualunque cosa.

Pur’essa ‘o sape quanto so goliuse
Perciò me guarda coll’uocchie dell’attesa
E aspetta ca succede cacche cosa,
pe tramente mesce ll’acqua e fa ‘a seriosa,
ma ‘o sape che i saccio ch’è cianciosa.

‘A nnamurata mia se chiama Rosa
A voglio ogni momento da nuttata
Da cheste bbraccia strenta a me azzeccata
finchè vedimmo ‘a jurno ca rischiara,
che bella ‘a nnammurata mia di nome Rosa.

5/11/2014


Rosa

La mia innamorata si chiama Rosa
La penso ogni momento del giorno
mi porge l’acqua fresca tutta premurosa,
e subito m’accendo e piglio fuoco
propenso a combinar qualunque cosa.

Pure lei sa quanto sono voglioso
Perciò mi guarda con l’occhio dell’attesa
E aspetta che capiti qualcosa,
nel mentre, seria, mesce l’acqua
ma lo sa che io so ch’è curiosa.

La mia innamorata si chiama Rosa
La desidero ogni momento della nottata
Stretta fra le mie baraccia, a me incollata
Finchè vediamo il giorno che rischiara,
che bella, l’innamorata mia di nome Rosa.


Tramonto

Se dal balcone della mia dimora
Guardo il tramonto verso una cert’ora
Mi sento spettatore trasportato
In un dominio aperto e sconosciuto.
Sono i colori che più mi disorientano,
il cielo chiaro appare in lontananza
come spalmato da una lacca bianca
e i pali della vigna sono neri,
pugni negli occhi increduli e sperduti
nell’esasperato contrasto in bianco e nero.
Tanta è la meraviglia che ogni sera,
avvolto dentro una rete fatta di magia
rimango prigioniero con l’anima mia
mentre le prime ombre calano silenziose
alla porta della notte che vieppiù s’imbruna.

20/11/2014


È vanagloria?

Son qui seduto a rimirare
I miei lavori di pittura e ogni tela
Mi da una sensazione di piacere,
ma forse è solo vanagloria.

25/11/2014



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