Il colore della solitudine

di

Natascia Milani


Natascia Milani - Il colore della solitudine
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
14x20,5 - pp. 76 - Euro 9,00
ISBN 979-1259510655

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In copertina: «Close-up Of Bird Perching On Tree @ luca riva/EyeEm – stock.adobe.com


Pubblicazione realizzata con il contributo de Il Club degli autori per il conseguimento del 1° posto nel concorso letterario «Il giro d’Italia delle poesie in cornice» 2020


Prefazione

Natascia Milani offre una silloge di poesie che riconduce ad una poetica intensa ed appassionata, capace di penetrare nel cuore e di suscitare l’animo grazie ad una versificazione che diventa respiro lirico, voce suggestiva che ha come scopo lo “sguardo della verità”.
Durante il processo lirico si evidenzia il continuo riferimento alla “solitudine dell’anima”, tra ricordi che “vagano nostalgici” e respiri del cuore che diventano echi di memorie tra le pieghe misteriose della vita, e si avverte chiaramente il desiderio di vivere la leggerezza dell’animo, nella quiete e nel silenzio di una dimensione che avvolga l’animo e che offra “dolci parole” e fragili ricordi capaci di ricondurre al profumo della vita.
Ecco allora che, “con un filo di voce”, la poetessa si trova a “cucire” nostalgie, a decifrare il pensiero inquieto nella solitudine dell’anima, a fare i conti con i rimpianti e le illusioni, con il richiamo al periodo dell’infanzia e ai luoghi della mente, autentici simboli d’un respiro di speranza.
La sua Parola infatti si alimenta tra i suoni della vita ed i silenzi dell’anima, e la visione lirica di Natascia Milani si scioglie in un costante flusso emozionale che avvolge l’intera raccolta poetica: penetra violentemente nello spazio dell’anima che ancora desidera accogliere, fluttua tra desiderio e ricerca di un luogo salvifico, diventa rifugio al triste pensiero.
Il cuore della poetessa compone le liriche, illumina la sostanza stessa del suo sentire poetico, diventa il “Verbo di un sogno” da vivere, incanto e suggestione dell’anima: le sue parole sono racchiuse nel dolce e profondo respiro, nel ricordo intenso, nella valigia dei sogni di un amore, nel “sentire” profondamente la vita.
Nella poesia di Natascia Milani emerge la fondamentale forza dell’universo emozionale che la poetessa porta con sé, e la sua “anima intera” si mette in ascolto del silenzio seguendo un percorso di ricerca con la speranza nel cuore che sia dolce sollievo della vita.
Noi “inseguiamo la vita come girasoli”, scrive Natascia Milani, mentre il tempo inesorabile tutto consuma ed il passar delle stagioni è liricamente avvertito: la poetessa preserva ricordi, le gocce di tristezza ed i delicati palpiti, il respiro che affonda nel silenzio mentre la solitudine sospinge l’anima “verso nuove vastità”.
Ogni poesia offre una verità segreta che fa vibrare la coscienza, come a condurre in un lento naufragare in una dimensione tra dolcezze e amarezze che si miscelano: anche i ricordi, come “luci di solitarie lanterne”, illuminano le malinconie della vita.
Il sigillo lirico della poetessa è rappresentato e decretato dai versi: “ricordi si specchiano/nella mia innocente vecchiaia/mirando l’eterna alba di un giorno” che diventa visione salvifica capace di catapultare in una dimensione sospesa d’infinito, e lei rimane incantata da tale richiamo ancestrale, fino a confondersi in “quell’infinito” in una totale purificazione lirica.

Massimo Barile


Il colore della solitudine


Con tutto il mio cuore a mio marito Fabio.

Ricordami
come il profumo di una rosa
dove il tempo di un giorno
ha la carezza
di una primavera eterna.

Con Amore Natascia


Introduzione


DI CHE COLORE È LA SOLITUDINE…

C’è la solitudine di tutti
e di ognuno.
Ha il colore della notte
e la luce del crepuscolo.
La carezza della sera
e il bacio di un ultimo raggio di sole.
Una nota
intrappola il respiro
mentre un’ombra
muove il silenzio.
Il vento solitario di un pittore
mostra un tempo rimasto.
Oltre, lo sguardo
e un mondo che sogna.
Nel silenzio, oltre il silenzio
la solitudine dell’anima.


TRA LA GENTE

Parole getterò
sui vostri cuori
al silenzio dei vostri sguardi.
Parlerò di poesia
con la leggerezza dell’anima
nella notte dei vostri sogni.
Incontrate apparenze nel giorno
sgretolerò, tra le vostre braccia
alla luce dell’indifferenza.
Inaccettabili miei versi saranno
dentro un vostro cenno disadorno
e giungerà la vostra lacrima
di incontestabile ad emozionarvi,
di inevitabile profondo raggiunto
che comprenderò in questo mio Infinito
e di molte Verità
la solitudine dell’intera fragilità.


MACCAGNO

Una casa di sassi e di storia.
Un borgo sul lago amato.
Nell’anima poesia.
Di chiare acque
s’avvolgeva l’azzurro
baciando le rive
di silenzi e solitudine
e, nel cuore,
sguardo infinito
al nostalgico sogno
d’eterna mia malinconia.


GENTILEZZA

S’inchina all’accenno
di un fuggevole sorriso.
Corteggia il Silenzio
inseguendo il Giorno.
Educa l’incontro
ad abbracciare il buon Gusto.
Si congeda
pizzicando il cuore ospite.
Al ricordo
che muove la Vita,
sospira l’anima
trattenendo l’Eterno.


SCONFINATA GIOVINEZZA

Sogni di una notte che muore
e nel cuore il Domani.
Nel cielo carezze di un’alba leggera
e negli occhi i colori.
Profumato giorno
al respiro di una rosa.
Tra la vita fugace
e questa mia vecchiaia mordace,
campi dorati dell’anima,
ascoltando il profumo
della silenziosa neve
sui Ricordi
dell’infanzia rubata.


NELLO SGUARDO

Rose e gigli
sospirano nei giardini d’autunno.
Malinconia è
di un tempo che abbraccia
desideri spiegati,
nei porti dormienti.
Sguardi velati
colmano l’aria di sogni
e dentro il silenzio
il profumo di un orizzonte
che accarezza nella solitudine
l’ancorata anima triste
di un fragile pensiero.


TRISTE CAREZZA

Sembra
il lieve crepuscolare
gettare sul mondo
Verità
di una solitudine
già scritta dall’Eterno.
Nel mezzo la vita
è un ricordo sfiorato
e, nel respiro della notte,
profumo di un’alba sognata.


SANTO NATALE

Sotto l’albero
bisbigliante di colori e sinfonia
aspettative e sogni ricorrenti.
Scende la neve
come carezza
affrettando uguaglianze
e limando dissapori.
Sul dolce guanciale
sorrisi
e il canto dell’anima.
S’accende
nella notte una luce.
Una speranza
Una stella
Campane a festa
abbracciano il Silenzio
lasciando ritornelli
e l’innocenza sulle labbra.
Preghiera e ricordi
parlano d’Amore
tra gelidi agrifogli.


VARIAZIONE DI TEMA

Della sofferenza umana
la mia profondità.
Di una nota pizzicata
la mia solitudine.
Di una lacrima
la mia poesia.
Eterno che scivola sul cuore
muovendo il respiro.
Si stringe la notte
al focolaio di stelle.


[continua]


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