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In copertina: Ritratto ad olio di Marinella Acciarri

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Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2023

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Prefazione

La raccolta di poesie di Marinella Acciarri, dal titolo “Parole… nell’attesa”, che comprende le liriche scritte nel quinquennio dall’anno 2014 all’anno 2018, rappresenta una testimonianza della concezione poetica e delle profonde percezioni costantemente pervase d’un profondo lirismo che la poetessa custodisce nell’animo.
Nelle molteplici manifestazioni del vivere si assiste ad un vorticare di “sogni”, tra le numerose evidenze esistenziali e le insidie del tempo che comportano “intrecci di lacrime” e “trame di dolore”, che si insinuano tra le “pieghe tristi” della sua sofferta percezione.
Il “respiro della vita” offre la possibilità d’una rivelazione che diventa spiraglio luminoso, ma “l’animo disperato” vede che la vita si “svolge” nel suo continuo reiterarsi senza riuscire a comprendere fino in fondo il significato di tale processo.
Nel complesso intersecarsi delle multiformi visioni esistenziali v’è una costante tensione che s’incarna nella necessità dell’animo di ricercare la linfa vitale che risiede nel cuore.
Ecco allora che il “silenzio” diventa “dolce melodia del cuore”, “balsamo” dell’anima, e conduce in una dimensione superiore dove la poetessa può lambire zone segrete ed inaccessibili, rivisitare e reinterpretare le “schegge del passato” che tornano in superficie e, dopo tale processo di rinnovamento e rivelazione, infine, dispiegare le sue ali in un simbolico volo liberatorio.
La sua Parola è intensa e vibrante, limpida ed emozionante, capace di cogliere perfettamente ciò che viene “sussurrato nel cuore”, di captare le più labili percezioni dell’animo e sempre protesa a ritrovare quel senso di “pace” fortemente desiderato.
Le emozionanti parole che sono generate sia nel cuore che nell’animo sono ammantate di forza e di dolcezza, e diventano strumento per cercare il “coraggio di vivere”: ecco dispiegarsi il continuo processo per dissolvere il “male di vivere” che divora la carne e l’animo perché la poetessa sente intensamente il dolore della lontananza e il peso della solitudine che riconduce ad una simbolica “assenza delle carezze”, il senso del vuoto e l’amarezza della nostalgia, ma le evidenze della sua visione lirica dimostrano che ha imparato a convivere con tale sofferta condizione.
Dal processo lirico emerge infine la rivelazione che porta la poetessa a “sentire la vita” tra gli spiragli delle “persiane chiuse”, un filo di luce che giunge al cuore e lo illumina.
La sua Parola diventa canto infinito dell’intreccio esistenziale e sentimentale, penetra nei ricordi, nei “giorni di silenzio nel cuore”, nel senso di vuoto che assale e nel “rosario degli anni” che s’è sgranato davanti ai suoi occhi, pervadendo l’animo d’un senso d’amara e silenziosa solitudine.
Le “parole d’amore” sono “finite lontano nel vento” e le lacrime ora s’intrecciano ai sorrisi e diventa necessità vitale cercare di ricomporre i pensieri, rivisitare le emozioni del tempo passato, quasi a ripiegarsi su sé stessa, come una “conchiglia vuota” e solitaria in balìa delle onde.
La dimensione lirica si espande alla ricerca del disvelamento e, “nel silenzio della notte”, la poetessa desidera ricercare “l’eco perduto” delle parole d’amore e rivivere gli “abbracci preziosi”, e tali evidenze risiedono nel giacimento emozionale della poetessa che s’illumina d’un lirismo ammantato di fascinazione.

Massimo Barile

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A Maurizio,
il senso dell’attesa,
da sempre nel mio cuore

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Ho perso le parole

Ho perso le parole
nelle pieghe tristi del mio dolore

Ho perso le parole
negli sguardi di gelo della gente

Ho perso le parole
nelle distanze infinite dei cuori

Ho perso le parole

Ho perso al duro gioco della vita

21 gennaio 2014

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Nella trottola del tempo

Nella trottola del tempo
ho visto girare i miei sogni

22 gennaio 2014

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Hai preso

Hai preso le mie lacrime
per intrecciare
trame di sorrisi

Hai preso le mie paure
per filare orditi di speranze

Hai preso i miei sogni per tessere il telo della mia vita

Senza di te ma parte di te

8 febbraio 2014

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Dov’è la mia vita?

Dov’è la mia vita?

Dov’è la mia vita,
quella che non trovo,
quella che non vedo,
quella che non vivo?

Dov’è la mia vita…
non quella nello specchio riflessa
ma quella nel cuore repressa?

13 febbraio 2014

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È primavera

È primavera e mille capolini d’oro ondeggiano nei prati
È primavera e il sospiro del vento incrocia il respiro della vita

14 febbraio 2014

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Raccontami una favola

Raccontami la favola
la favola vera della principessa che fila la sua vita
con ricami di sogni e perle di sorrisi
con intrecci di lacrime e trame di dolore

18 febbraio 2014__

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M’hai dato la vita

M’hai dato la vita
e poi il respiro
fiato sospeso
e sangue in gola

M’hai dato la vita e poi tolto le parole tolto i sogni tolto le speranze
madre nel ventre
ladra nel cuore
non premio di vita
ma vendetta di cuore

1 aprile 2014

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P.

Ad ogni risveglio
un po’ meno di me

Le gambe cedono al peso ed al passo
Le braccia tremano al segno ed al gesto

Ad ogni risveglio
un po’ meno di me

Le labbra si piegano in pieghe amare
Il respiro si spezza in rantoli più incerti

Ad ogni risveglio
un po’ meno di me

Gli occhi vagano dal mio stato al tuo
L’animo disperato guarda…
la vita che si svolge e su sé stessa involve

2 aprile 2014

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Silenzio

Dolce melodia nel cuore
balsamo sereno
nell’anima ferita

2 maggio 2014

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La ruota della vita

Gira a vuoto nel vuoto
la ruota della vita

Cerca e ricerca
nel giro e nel ritorno
la radura distesa della morte

4 maggio 2014

[continua]

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