Racconto di Mariarosaria Rigido


Ritorno di fiamma

Era una fredda mattina di novembre quando bella, all’anagrafe isabella, scese frettolosa di casa per prendere il metro’ delle 7.30, ma alla biglietteria apprese che quella corsa aveva un ritardo di venti minuti.
Per far passare il tempo decise di gustarsi un buon caffè, magari accompagnato da un croissant al cioccolato.
Nel bar da Wimpy’s lei si sentiva a casa, ma quella mattina noto’ un volto nuovo o meglio vide un volto che aveva la sensazione di conoscere bene, ma che il suo cuore aveva cancellato molto tempo fa.
Una morsa le trafisse lo stomaco quando luca le disse “Ciao, bella…”
“È passato tanto tempo ormai…”
La lingua le si era attaccata al palato e non una sillaba uscì dalla sua bocca.
in pochi secondi lei ripercorse quegli anni trascorsi insieme a lui.
Sembrava una di quelle storie destinate a non avere mai fine.
E invece a causa di una partenza la loro storia era giunta al capolinea.
bella quella mattina non prese piu’ il metrò.
il tempo scorreva veloce ma nessuno dei due sembrava avere fretta.
quante cose erano cambiate, ma il destino aveva voluto farli incontrare di nuovo.
“Ecco il tuo cappuccino con una spolverata di cacao e due cucchiani di zucchero inclusi nel prezzo, proprio come piace a te”.
“Grazie” disse bella con un filo di voce.
“Come mai sei tornato?”.
“Sono tornato per dare un senso alla mia vita”.
“Avevo bisogno di capire e ora ad un tratto mi e’ tutto chiaro quello che devo fare”.
“Devo riprendere in mano la mia esistenza e devo farlo con te”.
“Tu sei l’unica cosa che voglio e di cui ho bisogno”.
“Sai bella, nella vita puoi raggiungere un alta vetta ma se non c’è con te la persona giusta con cui guardare il panorama non vale la pena neanche cominciare la scalata”.
“È bastato un solo istante, uno sguardo e di lampo il mio cuore ha preso a battere veloce e ho capito che dovevo prendere un treno e correre qui veloce da te anche a costo di sentirmi rifiutato, ma dovevo provarci”.
“Ti ho vista di nascosto nel giorno della mia tesi all’università”.
“Tu non hai mai smesso di amarmi”.
“Ma perché non una telefonata in questo interminabile anno?”
“Perché non mi hai detto la verità”.
“Perché volevo che tu non sacrificassi la tua vita e i tuoi sogni per me”.
“Sì, è vero ti ho mentito. non ho mai smesso di amarti, neanche per un solo istante, ma volevo quello che era meglio per te anche se questo significava sacrificare la mia vita”.
“A nessuno ho mai concesso il posto tuo neanche per un solo istante”.
“Mi sveglio con te, mi addormento con te, ti porto nel cuore tutto il giorno ed è questa l’unica cosa che conta per me”.
“Sono felice che sei tornato qui da me”.
“Io in quest’anno ho ottenuto un posto alla redazione di Vanity Fair come giornalista free-lance.
Il mio prossimo articolo riguarderà proprio il ritorno di fiamma”.
“Qualcuno un tempo mi disse che devi scrivere quello che sai, e io quello che so è che sono innamorata di te…”
Il giorno dopo ci siamo rivisti nello stesso bar e io gli ho mostrato l’articolo che avevo buttato giu’ durante la notte.
cominciava press’apoco così:

“Un giorno, mentre studiavo, ho pensato al vuoto immenso che mi sentivo dentro e mi sono chiesta quale fosse la ragione.
Stavo cercando di ingannare me stessa, ma in realtà conoscevo bene quale fosse la risposta.
La partenza di una persona a me molto cara era la risposta che cercavo.
questo cambiamento improvviso , per me importantissimo, mi aveva scossa a tal punto da far scendere un lacrimone sul mio faccino di giovane donna.
Così dopo un po’ di giorni passati a riflettere sul da farsi mi sono decisa e ho scritto una lettera.
Appena ho preso carta e penna la mia mano ha iniziato a scrivere senza sosta quello che il mio cuore dettava e le parole erano più o meno queste:
«amore,
forse non sai quanto è profondo il vuoto che hai lasciato in fondo al mio cuore.
mio malgrado cercherò di non rattristarti del resto la vita è la tua e ne puoi disporre a tuo piacimento.
mi chiedo se tu sia riuscito a trovare quella pace interiore che tanto ti mancava.
Ne sarei davvero felice!!!
Sono tante le cose che mi balenano alla mente e che vorrei dirti , ma in questi attimi,
non so quasi come esprimermi.
La tensione va alle stelle, la debolezza fa sentire il suo dolce eco e nel mio cuore si accende una lucina che segnala il “black out”.
Dentro di me c’e qualcosa che davvero non riesco a dominare.
Devi sapere che la legge universale d’attrazione domina cuori,anime e destini.
ed è proprio mentre i corpi continuano la loro banale vita terrena che gli animi inconsciamente si cercano…
spero che un giorno non lontano, con il tuo ritorno, si riempia quel vuoto e si plachi la mia sofferenza interiore e il mio animo smetta di vagare alla ricerca disperata del tuo>».
Un grande bacio,
Isabella

Oggi a distanza di un anno un ritardo del metrò mi ha fatto riprendere in mano il match della mia vita.
È l’alba di un nuovo giorno.
Quel ritorno c’è stato e con la stessa velocità della partenza ha smosso dentro di me ogni singola cellula del mio corpo.
Qualcuno lo chiama amore ma in realtà:

“Il cuore umano è come la gomma:
pochissimo basta a gonfiarlo,
e moltissimo non riesce a farlo scoppiare.
Se poco più che nulla lo turba,
ci vuole poco meno che tutto per spezzarlo.” (Anne Bronte)

tratto da Lettere d’amore e d’amicizia 3 (2011)


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