Opere di

Maria Carmen Pruna

Regole

Incontrami, tienimi stretta,
voglio,
vorrei sentire la forza del tuo petto,
il tuo odore,
la tua protezione,
ti imploro con lo sguardo
poiché la mia bocca
sa solo tacere.
Le parole non contano,
volano via
come la sabbia col vento,
io non so parlare,
il cuore lo fa al posto mio.


Il vento

Mi perdo nel vuoto,
l’abisso è così profondo
ai miei occhi pare irreale,
eppure ha il potere
di fermare il mio cuore,
fermare la pace,
fermare il sorriso di un anziano,
fermare la gioia di una puerpera,
fermare il sì di due innamorati,
fermare le gambe di un adolescente
nel suo saggio di danza,
fermare la lacrima di un bambino prima che
essa righi il suo candido volto,
fermare la disperazione di una giovane innamorata,
fermare l’abbraccio fra due amici,
fermare la guerra.
No, nel bene e nel male, non può fermare tutto.
Le onde si scaglieranno, per sempre sulle rocce,
ogni qualvolta il vento impetuoso si innalzerà al cielo.


Per noi

I passi sono incerti.
Mi tendi la mano e
afferro le tue dita.
Non ho mai conosciuto sorriso quando tu non c’eri,
avvertivo che un giorno il mio cuore avrebbe iniziato
a battere.
La candida finestra è ancora lì,
specchio dei miei dolci ricordi,
rimembro ancora il tuo viso
nei miei sogni
ed i miei occhi sfidavano il sole che vincente come sempre
si innalzava ancor di più dinanzi a me.
Un’altra magia della mia terra.
Ero obbligata a chiudere le palpebre,
la luce era così abbagliante.
Ancora una volta avevo perso,
ma il mio cuore sorrideva.
Poi, sei arrivato tu.
Il mio cuore è colmo di felicità
quando il tuo essere è accanto al mio
ma esso non sorride più.
Ho bisogno di te per vivere
ma per far germogliare le mie radici
ho necessità dell’ossigeno puro che solo il sole
sa regalarmi.


Gennaio

Sole d’inverno,
acqua nel deserto,
luce nella notte,
amore che scoppia in una vita piena di odio.
Perché anche un sorriso
piega la tristezza che si abbatte su di te,
tutto può essere scalfito,
se solo lasciassi aperto
la porta dell’anima.
Scoprirai
l’incanto che si cela dietro una vita di assoluta
disperazione.


Nera è la notte

Passeggi e canti,
lenta cammini,
tutto in te
arde.
Bella ed innamorata
illumini il sole.
La notte è lontana,
e con essa
i cattivi pensieri.
Alla beatitudine aspiri
ma ahimè essa
non ti appartiene.
Ti fermi,
vorresti lasciarti cadere
ma sai che il prato
non è ancora in fiore.
La notte è lontana,
ti porterà il tuo uomo
che tuo
non sarà mai.
Le tue lacrime lo sanno
ma inesorabile
vai avanti,
un pomeriggio d’estate
ti attende, da sempre,
trepidante.


Passato

Oh luna,
ti cercavo
da me sei arrivata e mi hai pervasa.
Sulla più scintillante delle stelle
ti sei soffermata
e da lì mi hai osservata.
Volevo di più
e non potevo aspettare.
Con un batter di ciglia
mi sono innamorata.
Oh vana illusione
unica non potevo essere.
L’amore era immenso come le tue stelle
e io non brillavo più.
Ora apro il cuore e ti lascio andare,
non ti cerco più,
bramo il sole.
La notte ha smesso
di bruciare.
Ora vivo d’amor e di luce.
Vero, sincero, puro.
Unico.


A Caterina

Antenata di un’amica,
se il mio ancorato aiuto
arriva al tuo impavido cuore,
ti prego,
sollecito il tuo animo
di cui mi sono innamorata,
per donare a me,
al mio essere, un infinito coraggio.
Vorrei fare, costruire, disfare,
ma il timore, qualsiasi sia la foce,
mi frena.
Inculca in me il pensiero
che tutto mi è permesso.
Cerco me stessa,
in quelle righe che mi parlano di te.
Nessun legame di sangue ci unisce,
ma l’ardore è lo stesso
che mi fa andare avanti
per conoscere ciò che ho sempre voluto essere.


Lei

Volavi
candida su una nuvola,
sorridevi
gli angeli suonavano nel tuo cuore,
la bocca
cantava inni immacolati,
solenni e perpetui
di un mondo magico
che non conosce
la parola
fine.

Il mare
per un minuto eterno
non brillava
dinanzi a te.
Atroce
il suo silenzio ai tuoi interrogativi.
L’ira si impadronì del tuo essere per poi lasciarti un attimo dopo,
con le sole lacrime a tenerti compagnia.
Il tuo sguardo celeste si spense.

Mi piego
col capo chino e assorbo il tuo dolore.
Per la prima volta
le mani si incrociano in preghiera.
L’anima sanguina
senza la tua immensa forza.
So che essa ritornerà,
con lui, nel nome dell’amore
e cancelleremo la parola
fine.
Lo so, in un orecchio me l’ha detto il mare.


Per leggere un suo racconto


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