Opere di

Loredana Becherini

Con questo racconto è risultata 5^ classificata ex aequo – Sezione narrativa alla VI Edizione del Premio di Scrittura Creativa dedicato a Lella Razza 2010

«Sassolini»

Stava sdraiata sul ventre, solo un asciugamano sotto di sé e la guancia appoggiata al terreno. Gli occhi chiusi.
Avvertiva sotto il corpo mille sassolini piatti, levigati, poco più grandi di un’ unghia, letto cedevole, caldo. Odore di salsedine.
Suoni attutiti di onde altalenanti sulla riva, lente, costanti, infinite.
Aprì gli occhi. Ispezione prospettica a livello del terreno.
Quelle pietruzze la attraevano. Bianche per lo più, qualcuna grigia, poche rosate. Le catalogò separandole con le dita di una mano. Ne scelse accuratamente una manciata, una per una, ponendole in un mucchietto sull’ asciugamano.
Poi si alzò, stirandosi, le raccolse e le mise in una scatolina dentro la sua borsa da spiaggia.

***

Stava guardando i sassolini che si trovavano in un vasetto di vetro con l’ etichetta “Spagna 2002”.
Altri vasetti, con altre minuscole porzioni di spiaggia, ricordavano altre vacanze estive.
Pensava di comporre un quadro. Materico incollaggio di elementi naturali. Una pennellata di colla e poi … un pugno di sabbia scagliato sopra, una conchiglia in basso, dei sassolini … le si compose nella testa come realizzato. Colpo di spugna mentale: lo cancellò.
Quei sassolini … come pietre preziose. Così lisci. Così lisci da poterci scrivere su.
Ne prese uno, ci scrisse: “ti amo” con un pennarello dalla punta sottile. La pietra assorbì subito l’inchiostro. Scritta indelebile. Un altro. Un’ altra breve frase. Parole delicate, parole d’ amore.
Ne scrisse una dozzina. Poi allineò i sassolini sul tavolo, andò a cercare lo smalto trasparente per le unghie, passò brevemente il pennellino su ogni frase.
Ora le pietruzze recavano scritte lucenti.
Dal cassetto estrasse un sacchettino dorato, uno di quelli che si usano per i gioielli, vi fece scivolare dentro le sue parole-sassolini e lo richiuse.

***

Lui si allungò sul divano, stese le gambe davanti a sé e, volgendo lo sguardo verso lo schermo incassato nel mobile, cominciò uno zapping sistematico e deludente.
Sistemandosi meglio, sentì sotto di sé qualcosa di duro e fastidioso. Frugando con la mano fra i cuscini, ne estrasse un sacchettino dorato e incuriosito lo aprì.
Qualche sassolino cadde sul tappeto e lui pensò: “Il bambino lascia roba dappertutto”.
Prese il sacchetto e i sassolini caduti e senza guardarli li gettò nel cestino lì accanto, poi trovò il canale su cui stavano trasmettendo la partita.
Più tardi la colf svuotò il cestino gettandone il contenuto nel sacco dell’immondizia.
Lei rientrò dopo essere stata a fare compere e aspettò a lungo che lui le parlasse dei sassolini.
Poiché non lo faceva, lo fece lei.
Litigarono furiosamente.
Lui la chiamò: “Deficiente sentimentale”. Lei gli urlò: “E tu sei un grande stronzo!”
Sotto il divano, ammiccava un sassolino bianco che recava la scritta “Sei il mio grande amore”.

Loredana Becherini


Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
Le Antologie
dei Concorsi
Tutti i nostri
Autori
La tua
Homepage
su Club.it