Aforismi di Liliana Paisa


AFORISMI


1. La ricetta dell’universalità: divide ogni parte di te e sfama te stesso nella sapienza di ciò chi sei.
2. Se non fosse per la chiave persa, il castello di sabbia si lascerebbe abitato.
3. Mettetevi i sogni tra i capelli e ridete, ridete finché tutta questa vita non rimanga incastrata sotto le palpebre.
4. Le mani non bastano per coprire il creato, allora si addestrano i sensi, ma loro si perdono nella tana di un corpo così si prendono le idee e si mettono nel primo gesto che diventa riflesso.
5. Tra i pensieri lo spazio insegna al tempo come si muore senza offendere la ragione.
6. Il silenzio è un grande gentiluomo, porta l’animo nelle essenze di verità invecchiate da mille anni. L’animo rimane nell’ebbrezza di se stesso.
7. Il silenzio è l’ombra delle stelle cadute sull’ombra degli uomini: un ritratto rimasto nella luna piena.
8. Il vecchio abita nell’ombra del figlio senza che il figlio lo sappia: l’apoteosi del silenzio.
9. Per comprendere la natura del silenzio, l’essere umano deve stare zitto per almeno cento anni.
10. Il silenzio rimbocca le coperte ai nostri sogni, gira a rovescio il tempo e conta le favole nate.
11. Il silenzio ha l’odore di creato. Dobbiamo fare meno rumore per poter ascoltare la vita.
12. Il sole di giugno è come l’iride di una bella donna che nella miscela dei colori fa nascere l’immagine di se stessa.
13. C’è tanta sabbia tra me e l’orizzonte, potrei costruire tanti castelli e chiudere questo tempo ladro dentro e lasciarlo preda delle alte maree.
14. Ho acceso la luce in ogni cellula, ho lasciato le parole libere e mi sono addormentata nel racconto della mia mente.
15. Ogni giorno è come un guscio che si cerca sempre di rompere per capire lo splendore del vissuto.
16. …una donna che sta setacciando la sua vecchiaia insieme alle lenticchie …per lei il tempo si è fermato nella vallata.
17. Dove guardiamo quando le luci sono spente? Alla destra o a sinistra del nostro nome, ma quando non si trova più il nome?
18. Il sole, la luna, un po’ di vento e l’animo gira sull’asse universale.
19. Niente ciò che entra nell’animo lo sazia, ma ciò che esce lo riempie.
20. Lontano, le onde nate senza nome, rimaste nelle lacrime dell’essere migrante.
21. La tartaruga cerca una casa e lascia se stessa nel nido di sabbia.
22. Dormite, uomini delle terre selvagge, il vostro risveglio fa rifiorire i capperi.
23. Tramonto sui fiori dell’attimo. Quanti secondi hai sulla sabbia rimasta sui piedi?
24. Amo il tacere di questa terra, di questa sua fioritura.
25. Mi svesto di questa pelle che non accredita più l’animo.
26. Il tempo lascia l’impronta nelle mie ossa e passa e passa.
27. State zitti, è appena mattino sul miracolo della bellezza!
28. Ho solo i pensieri gentili, il resto è la goccia di questo mare diventato sale della mia pelle.
29. Decreterei una legge che mettesse l’uomo nella clausura , il mondo ha una necessità vitale di silenzio.
30. I deboli cambiano di continuo sperando di adattarsi, i forti si adattano nell’attesa del cambiamento.
31. LUNEDI’. Era appena lunedì. Sembrava che nemmeno gli oggetti accettassero di essere usati da un giorno battezzato con questo nome. Che nome può essere lunedì? Quello che fa pensare alle reminiscenze di una cosiddetta libertà della domenica, quello che avvolto nei veli della depressione universale vuole essere guardato nello splendore esistenziale. Quale lunedì può chiamarsi guardia dello spirito degli Dei addormentati nella loro superbia! L’erba dorme, i fiori guardano dentro la terra per capire il seme, il sole è annoiato dalla fatica, le porte delle case sbadigliano e nel formicaio umano c’è un movimento rotatorio, uno intorno all’altro per capire cosa c’è ancora da fare che non è stato già fatto. Lunedì – le tane si aprono per respirare e si chiudono subito per sognare ancora fino a martedì. Eccoci! siamo daccapo.
32. Per comprendere le grandi cose ci vuole il silenzio, nel chiasso universale non ricordiamo il proprio nome.
33. La tana delle stelle: il nostro cervello.
34. Ho sognato tutto su di me, ciò che rimane è l’errore di aprire gli occhi.
35. La felicità vera: quando il tuo sorriso non si scioglie nelle lacrime del mondo.
36. Il piede fuori dalla scarpa, smarrito e ferito dalle terre sconosciute sogna e si sveglia sempre nella stessa ora scalza.
37. Ho perso l’infanzia di un pensiero e ho trovato l’animo adulto.
38. Nel mattatoio del mondo l’amore balla scalzo e affitta il suo respiro.
39. I pensieri hanno una zona d’ombra, di guerra. Lì muoiono i narcisi.
40. Il buio copre, la luce scopre, non possiamo nascondere le menzogne.




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