«Tiancháo – Taccuino di un viaggio in Oriente» di Gaetano Appeso



«Tiancháo – Taccuino di un viaggio in Oriente»

Casa Editrice: Antonio Dellisanti Editore
Anno di pubblicazione: 2015
1^ ristampa: 2015
2^ ristampa: 2016
Tipo di pubblicazione: Cartaceo
Pagine: 272
ISBN 978-88-98791-34-7
Disponibile su: antoniodellisantieditore.it
Email: info@antoniodellisantieditore.it
Note: I proventi delle vendite sono devoluti alla Fondazione Telethon.


Presentazione:

Taccuino di un viaggio, avventuroso e divertente, scritto on the road verso i quattro angoli della Cina, Paese talmente vasto da offrire ogni tipo di scenario possibile: dalle moderne città della costa, ai deserti dello Xinjiang, alle cime innevate del Tibet, fino alle grandi foreste del Sud. Un viaggio fisico, lungo scorci naturali che quasi farebbero dubitare si tratti del mondo reale, ma anche di scoperta, attraverso culture forgiate da una storia millenaria, verso la profonda comprensione di una realtà caratterizzata dalla diversità di popoli e dai forti contrasti tra un passato ricco di storia e un presente già proiettato nel futuro. Ogni sensazione, avvenimento o paesaggio, è stato tradotto nel codice dell’inchiostro per essere poi decodificato dalla fantasia del lettore. Ne nasce un libro piacevole, un intreccio di incontri e disavventure tipiche di chi viaggia zaino in spalla, mosso dal solo ardente desiderio di conoscere e scoprire.


Nota dell’Autore

Guardare una strada, quali sensazioni può mai regalare al viaggiatore. “Dove porta?”, “Quali luoghi attraversa?”, “Chi l’ha percorsa prima di me?”.
Fermarsi a guardare un panorama, l’espressione della natura.
Ritrovarsi dinnanzi una costruzione, apprezzarne i dettagli architettonici fino ad immaginarne l’opera che l’ha realizzata.
Incontrare la gente del luogo, condividerne il cibo, l’acqua, l’aria. Continuare a riflettere sui loro sguardi, sui loro sorrisi quando, porgendo loro le spalle, si prosegue verso l’ignoto.
Poi arriva la sera, quasi come un rito. Il sole cala, si accende il firmamento, ci si rifugia nel proprio nido. Si ripensa a tutto ciò che ha regalato la giornata, emozioni, sapori, odori. Ripercorrere la tappa di un viaggio imprimendone i ricordi sulle pagine di un taccuino, fedele compagno d’avventure. Ed è così che il suono della sabbia che scroscia giù da una duna, la sensazione di affondare i denti in un succoso frutto appena colto, il disappunto per il ritardo di un treno, vengono tradotti nel codice dell’inchiostro e conservati per secoli, finché la carta lo permette.
Poi, nella clessidra, l’inesorabile sabbia del tempo scorre, gli anni passano, i ricordi si cancellano.
Un giorno si scorge il taccuino impolverato su uno scaffale, lo si apre e, iniziando a leggere, ci si ritrova lungo la via percorsa.
Buon viaggio



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