Opere di

Gabriella Masoni


Aria in movimento

Vento. Insolito vento, che scompiglia, colora, scolora, attorciglia. Forse vento, che mi somiglia. Vento strano che ingigantisce cose, ed altre ne assottiglia. Rumore di vento, oltre le ciglia, come soffi in una bottiglia. Vento che allontana, avvicina. Irregolare vento, che muove, nasconde, si nasconde e poi riappare. Vento che fa rotolare. Regali, doni. Gomitoli di lane e di cotoni. Matasse colorate, aggrovigliate. Sull’asfalto, nella contrada, alzano polvere, lungo la strada. Un alone di colori. Lungo i muri, come fiori. Oh vento… annuncia pioggia, che lava via, ripulisce, spazza via. Presto a breve, solo rami, rami spogli, senza guanti, sciarpe o germogli. In attesa di una nuova era. In certezza di primavera.

04.XI.2009

6^ classificata ex-aequo “Il Club degli Autori 2009-2010”


Fiduciosa-mente

Torneranno i giorni dei campi di grano dorato nel sole
e le dolci notti coi canti delle cicale.

28.02.2010


Instancabil-mente

Ancora
mi piegherò nel vento;
mi chinerò
a raccogliere una foglia
o a cogliere una piuma.

Nuovamente
alzerò lo sguardo
e mi solleverò
per camminare i giorni.


Indeterminata-mente

Impavida e salda
navigherò ad oltranza.
Stanca ma appagata,
esaudita arriverò…
in quel luogo
dove il silenzio pulsa
e canta al cuore.

30.01.2011


Una coltre bianca ha coperto il giardino.
Sono accorsa in pigiama, in calzette di lana, per sollevare una rosa.
Una rosa affondata, soffocata.
L’ho sollevata, riportata alla luce. Le ho scosso la neve, regalato il sole.
Commossa l’ho accarezzata; racchiusa nelle mani, a conchiglia, scaldata.
“Chi salva una vita salva il mondo intero”, ed è vero.
Lo sento, e forte; la più piccola vita racchiude l’universo intero. Anche una rosa.
Una rosa è vita.
La vita è una rosa.

04 Dicembre 2010

Nevicata sulla rosa

La vita è una rosa.
Ci son petali e spine.
V’è sole, freddo e vento.
Sboccia e poi sfiorisce.
Il suo profumo rimane, permane;
come un regalo dentro il cuore,
per imparare ad amare ogni cosa
ove lo sguardo si posa.

26/28 febbraio 2011


Quella luce negli occhi (in memoria di Yara)

Accendo fiammelle
per piccoli angeli
preda di mostri senz’anima.
Soffre il silenzio della preghiera.

Abbraccio un dolcissimo cane,
abbandonato, che ho adottato.

La prima immagine ch’io vidi di Lui
era appesa, in edicola, accanto
all’ennesima foto di Yara.
Per Lei potevo ancora pregare;
per Lui qualcosa potevo fare.
Per far grandi cose bisogna partire dal piccolo.

Spesso, Lui fisso, guarda l’orizzonte.
Ancora ha negli occhi quel precedente,
a me sconosciuto, “padrone”,
quei piccoli sogni insieme, infranti,
la delusa fiducia riposta.

Lo stringo a me,
mi guarda parlante, e poi deglutisce.
Mi legge il pensiero, mi bacia sul naso;
gli vedo negli occhi un triste sorriso.

Ovunque cerco quella luce negli occhi;
E, nuovamente, forte, Lo stringo a me.

Bellissime anime dentro animali!
Bruttissime belve dentro gli umani.


Un piccolo valido gesto, anche segreto,
può rendere grande una semplice vita.

28.09.2011


A volte la vita ci riesce a sfamare
con piccolissime briciole strane.

28.09.11


Domenica, 01 Novembre 2009

Colazione senza Tiffany

Minuscole cascate,
Acqua fresca sul viso.
Oh… Lo specchio… e dipingo
virgole di sorriso.
Regalo di spazzola,
carezze nei capelli.
Rumore di caffè, ove intingo
cielo azzurro e raggi di sole.
Anche oggi dal prato,
fra i rovi, saprò cogliere un fiore.
Per riuscire ad uscire
mi trucco un po’ il viso.
Gocce di profumo, aria di paradiso.
Semplicemente, rispondo al richiamo.
Un vento elastico mi avvicina le campane.


Sempre con te

Quando non ci sarò, se vuoi venirmi a trovare, non cercarmi
nel silenzio di un luogo freddo, in un gelido quadro di pietra,
in un giorno di ricorrenza o quando tutti portano fiori.
Non sarò di certo in quel luogo, dove non sapevo finire.

Cercami, dove il silenzio è infranto dal vento, dove
il sole illumina i colori, dove la vita respira, dove senti calore.
Cercami in un semplice prato o nel fitto del bosco,
in riva al mare o nell’acqua di un fresco ruscello.

Sarò nel cielo azzurro e terso dopo il temporale, nel raggio
di sole che ti viene a svegliare. Sarò in un piccolo fiore
che non avevi mai visto, nelle ali che sbattono forte nell’aria,
nella foglia che cade ai tuoi piedi, nel canto dei becchi fra i rami.
Sarò nella coda felice di un cane, in una criniera nel vento,
in goccia di rugiada, nel tepore di un camino, nel
profumo d’incenso e nel verso di una dolce poesia.

Capirai e sentirai, dove sono. Ti chiederò sempre un sorriso,
una carezza, e ti arriverà una lieve brezza, e forse un profumo.
Sarò un battito aggiunto al tuo cuore, un brivido insolito,
una piuma che vedi volare, una foglia mossa all’improvviso.

Se vorrai farmi felice, sorridi, scrivi, canta, passeggia, ascolta la voce
e i silenzi del cuore, accendi una candela, lanciami un pensiero.
E se mi vorrai abbracciare, dedica un attimo alle persone buone,
a coloro che soffrono, getta becchime ai becchi con ali,
a quelli più piccoli. Vai al canile e portami a casa con te;
negli sguardi tristi e nelle zampette tremanti, troverai il mio amore
più grande, l’incondizionato amore che, dal nulla, tutto sa regalare.

23.04.2010



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