Sur les eaux son esprit

di

Francesco Sinibaldi


Francesco Sinibaldi - Sur les eaux son esprit
Collana "I Gelsi" - I libri di Poesia e Narrativa
14x20,5 - pp. 124 - Euro 11,00
ISBN 979-1259510280

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore


In copertina: «Collage con manoscritti e disegni bizzarri, esoterici, alchemici e misteriosi» © Rosario Rizzo – stock.adobe.com


Prefazione dell’Autore

Per motivi indipendenti dalla mia volontà in data 11/6/2020 ho dovuto provvedere al cambio del Sito di riferimento. A seguito di tale circostanza l’Oman ha perso questo sito la cui funzione è stata conferita all’ex Sito di soccorso in rappresentanza della nazione Inghilterra, il nuovo Sito di soccorso è stato attribuito all’Indonesia (che in data 21/9/2020 ha sostituito lo Stato di Palestina inizialmente indicato per svolgere questa funzione) mentre il posto lasciato libero a seguito di tali cambiamenti è stato assegnato all’Arabia Saudita, con il contestuale spostamento dell’ex Sito di riferimento “Sultanate of Oman” nella Lista dei siti storici.
In data 21/8/2020 inoltre, a fronte della sospensione degli aggiornamenti con l’utilizzo della nuova modalità, è stato inserito nella Lista dei siti di riferimento Continentali (indicata dal 8/9/2020 anche come “Lista principale”) un nuovo guestbook, in rappresentanza della nazione Pakistan e a cui è stato attribuito il nome di “Sito di emergenza”, facente parte del gruppo dei principali guestbook relativi alla mia presenza in Internet (Sito di riferimento, Sito aggiunto, Terzo guestbook, Sito di soccorso e Sito di contatto).
Nel corso degli anni ’80, e sin dall’inizio di tale decennio, l’importante ruolo svolto dagli editori italiani per l’evolversi della mia formazione culturale e per l’esplicarsi delle condizioni che mi avrebbero condotto dapprima all’avvicinamento alla lettura e in un secondo momento all’avvio dell’attività letteraria rappresentò, in una fase delicata della mia esperienza di vita, un punto di riferimento essenziale, portatore di gioia e di costante appagamento interiore.
Le vicende personali accadute alla fine degli anni ’80, determinanti per provocare l’imprevista insorgenza della produzione letteraria mi condussero, nel mese di luglio del 1991, alla stesura del primo racconto contestualmente alla decisione di articolare l’intera attività in tre fasi principali e relative alla produzione, alla pubblicazione e alla diffusione delle composizioni.
Dopo avere concluso, nel mese di luglio 1992, il primo anno di produzione letteraria preparai la prima opera, intitolata “I Pensieri” e, a metà settembre di quell’anno, la divulgai con l’intento di raggiungere i diversi settori della cultura italiana.
Nonostante l’avvenuta pubblicazione, nel mese di aprile 1996, delle prime due poesie (“L’eterno” e “Ti prego natura”) in un’antologia pubblicata dall’editore di Ragusa Editrice Letteraria Internazionale e malgrado il raggiungimento in tale anno della dimensione internazionale, grazie alla diffusione all’estero di questa antologia e allo spirito d’iniziativa di Salvatore Fava, l’intera attività presentava dei limiti oggettivi di visibilità, essendo necessaria la lettura di tale testo per conoscere le composizioni.
Le difficoltà riscontrate in Italia nell’opera di diffusione sin dall’autunno 1992 e la constatazione dell’esistenza di un interesse per le mie poesie espresso solo da parte dei piccoli editori contribuì a creare, tra il 1992 e il 1996, una specie di muro in apparenza invalicabile e che fu necessario scavalcare allo scopo di dare la possibilità all’attività letteraria di esprimersi in modo completo e senza limiti territoriali o di altro genere. Tale scavalcamento, iniziato nell’aprile 1996 con la pubblicazione della prima antologia, si concluse nel mese di agosto dell’anno 2000 quando, a seguito dell’incontro con l’Editore Montedit avvenuto nel settembre 1999, comparvero in Internet, nello spazio del sito Montedit dedicato alla mia attività letteraria, più di 30 composizioni proposte in sede di primo aggiornamento. Nell’agosto dell’anno 2001 ci fu il secondo aggiornamento con un altro gruppo di poesie quindi, dal 1 febbraio 2002, iniziai la mia personale e quotidiana attività di divulgazione a livello internazionale inserendo le composizioni nei guestbook, nei forum, nei blog e nei commenti agli articoli dei giornali.
Nel mese di giugno 2002 l’attività di divulgazione da me intrapresa aveva già raggiunto dei livelli notevoli, le poesie erano presenti in quasi tutti gli Stati ed il problema, a quel punto, non era più quello di trovare il modo per dare visibilità alle composizioni dovendo invece solo decidere come e dove diffondere le poesie, in quale nazione dare alle stesse maggiore o minore visibilità, quale ambito scegliere per la diffusione e quale contesto preferire (città, paesi, centri culturali, ambiti culturali di vario genere, ambienti di poesia e non, giornali, riviste ecc.) tale era ed è attualmente l’enorme e capillare potenziale di diffusione offerto dalla rete.
La mia situazione emotiva in quel mese era improntata a interiore serenità, le difficoltà riscontrate in Italia nei 10 anni precedenti (1992–2002) non avevano in alcun modo scalfito un approccio e un atteggiamento ispirato ad un ottimistico equilibrio ed identico, per predisposizione d’animo, a quello presente nel mese di settembre 1992; non c’era in me alcun presagio che potesse indirizzarmi in una direzione imprevista, nulla poteva far pensare a quanto sarebbe a breve accaduto ed io, nella maniera più assoluta, non potevo immaginare che a distanza di 10 anni dalla diffusione dell’opera “I Pensieri” si sarebbe verificata la medesima situazione avvenuta nell’autunno del 1992 poi, purtroppo ed in modo inaspettato, accadde quel fatto con la contestuale e necessaria valutazione generale legata a quanto era avvenuto nei 10 anni precedenti e a ciò che tutto questo aveva determinato.
L’infortunio accaduto all’Italia nel mese di giugno 2002, con le conseguenze prodotte in quel momento, nel corso degli anni successivi sino a giungere a oggi e che dispiegheranno i propri effetti nel futuro in quanto legati e relativi all’applicazione delle risultanze della dimensione storica della mia vicenda letteraria, ha determinato l’esistenza di un limite per la diffusione delle composizioni in questa nazione ma tale situazione è destinata a modificarsi in attesa e nella prospettiva che questo Stato si allinei agli Stati membri della Comunità Internazionale nell’attività di aggiornamento delle poesie, considerando inoltre che sono già stati prescelti i 3 giornali da inserire nella Prima lista d’aggiornamento (dedicata alla diffusione delle poesie in Europa), individuati sulla base di criteri legati alla dimensione storica della mia vicenda personale, alla particolare situazione sociale presente in alcune zone del territorio nazionale ed al futuro tentativo di recupero (compatibilmente con le risultanze della dimensione storica della mia vicenda letteraria e che proverò ad effettuare al momento opportuno solo se le circostanze presenti lo consentiranno) di questa nazione con riferimento al relativo mondo della cultura.
Concludo questa prefazione riportando per intero il contenuto di tre composizioni scritte in momenti diversi ma accomunate dalla volontà di raggiungere, con impegno, continuità e con la forza della concentrazione, il giusto livello di armonia e fluenza compositiva.
Nella composizione intitolata “Per il canto della morte” ho cercato, utilizzando alcune immagini della natura, di fare emergere la funzione salvifica della morte ponendo in evidenza come essa, sulla base di un’impostazione personale determinata dalla presenza della fede, sia connaturata all’evento della salvezza: “Nebuloso e mortifero canto, che in timida quiete al torpore t’appresti lambendo l’oscuro e malinconico colle, con voce dolente adagiati al suolo del rosato mattino; e frotte di candidi crini nell’ora del pianto fan versi di gioia, e muti ritorni d’ingannevole grazia son teneri accenni al primiero fiatar di quel limpido sole, che freme spossato all’amor settembrino. In ogni parte al suon del piovo ch’esulta gaio al nugoletto fa festa il passegger del cielo, ed al cipresso esulta il fior dorato allor che danza nella via paesana la gallinella, gaudente e ancor felice al suon degli anni suoi giocosi”.
Nella seconda composizione, intitolata “Silenzio della natura” e tratta dal libro “Messaggio d’amore”, ho descritto la meraviglia presente nell’immagine femminile che si confonde con la bellezza della natura divenendo con essa un’unica entità che brilla di fronte agli occhi estasiati e pieni di gioia: “Canti mesto il sereno de sua chiara armonia, che mi par quella voce un’eterna visione nata ai fior di quel bosco. Odo infiniti silenzi e la quiete rinata, e il limite vago di quella collina che tosto rimembra il suon d’ella al canto, quand’io tintinnavo, che vo ora a dir, la sua melodia d’un tetro silenzio, e quella voce e quest’incanto io rimembravo d’intensa eco. E m’incantava linea sua, e il suo vagar vo dipingendo”.
L’attesa per il futuro, con le sue incertezze, i suoi dolori ma anche con le speranze che tutti ripongono in esso, è l’argomento trattato ne “Il frutto della poesia”, composizione appositamente scritta per questa prefazione ed in cui ho espresso il convincimento della presenza, nel tempo futuro, di possibili sorprese concesse dalla sorte ad ognuno: “Ridente è la chioma e veloce il sorriso nel festoso chiarore del fresco mattino ond’ella, baciata dal sole, verseggia al tramonto la pallida rima che ora s’appresta; dintorno appar della vita la fulgida speme e ancora, nel centro del ghiaioso sentiero, rifulge, tra i passeri ameni, la nuova stagione. Ed ecco un bagliore che vivo s’accende nel solco dei tempi donando la luce al festoso ritorno del vento, leggero e soave come il canto del mare lasciato brillare dal soffio d’un pianto che lieto rivela la candida voce dell’aria marina”.


Sur les eaux son esprit


Nacimiento y muerte de un soplo de luz

Este soplo de luz
renace en el sol cantando
el placer de la fresca
mañana, atraviesa
los setos besando las
flores que brillan felices
en los tiernos colores
de un instante de paz,
acaricia a los niños
sentados en la hierba
y después, cuando el sol
se oculta y el oscuro
silencio recubre la cima
del sufriente terreno,
se disuelve en la noche
dejando su fuerza en
las sombras profundas
de la vida que muere.


La femme désespérée

Le silence de l’église se propage dans chaque
lieu quand un souffle de lumière atteint le
couloir pour toucher les rebords d’une banquette
très humide, où elle est assise, en posant le regard
vers la croix située dans le centre de l’autel;
habituée aux déceptions et déprimée, par elle-même,
par sa vie, par un nombre d’épisodes contraires à
sa volonté, elle prie intensément en tenant dans
les mains le Saint Chapelet et alors, en demandant
la rédemption, un instant de quiétude éclaire son
visage en attente d’initier la sereine expérience
de la vie spirituelle.


La selva

Piccoli accenni
della morente primavera
salgono, nel rumore
della nuova stagione,
tra i larici in fiore;
volgo lo sguardo nel
fresco meandro che
fugge poi, quando il sole
rimembra la luce del
perso mattino, allieto
il chiarore dintorno
agli augelli che saltan
nei campi, odorosi
d’autunno.
La selva s’imbruna,
riscopro la festa dei tigli
ed ancora, al fresco
ritorno dei raggi, adoro
le siepi e il canto infinito
dei mesti pastori.


Le souffle du soleil,
le sourire de la mer…

Assise sur les rochers et pendant que le vent
fait danser ses cheveux dans le mystère de
la pénombre elle cherche d’observer un point
inatteignable de l’horizon, le lieu où demeurent
toutes ses peurs et les vagues souvenirs d’une
enfance difficile qu’elle tente de combattre pour
atteindre la pleine liberté puis, quand le chant
d’un oiseau se répand dans le ciel, elle s’émeut
en face de l’image de cette fille effrayée, ses
yeux resplendissent et lentement, dans le calme,
le regard s’adoucit en laissant les pensées dans
les flots de la mer: sont seulement souvenirs,
toutes les peurs sont disparues…


Dedicated to life

Divinity created
life to offer happiness
to all living beings
and this truth, luminous
and clear, descends
from the will of a
superior spirit that
brings the serenity
in the heart of the
people, by donating
the birth to the blossoming
flowers, creating the
sounds that come from
the forest, crossing
the beech trees to leave
a thin signal.
And always this voice
whispers to humanity,
with the power of grace
that leads to those nice
girls who are talking
together awaiting anxiously
the brilliance of love.


Devant son sourire…

Une expression un peu triste l’accompagne
pendant qu’il parle à un ami, distraitement
et sans réaliser ce qui se passe autour de lui
puis, sans le vouloir, il tourne le regard lorsqu’il
voit le sourire de sa femme amoureuse, douce
et splendide comme quand il l’a vue pour la
première fois: surpris par le chant de ce aimable
visage ses yeux s’abandonnent à la grâce du
soleil et enfin, avec bonheur, il salue le destin
pour cette tendre vision.


Di un canto soffuso
(Composizione scritta in data 17/6/1993)

Nel chiaro adagiato al di là d’un mite arboscello
dimora l’amore, ritratto con vesti danzanti nel
vago e baciato dal soffio del purpureo tramonto
discendente dal cielo; candidi accenni di solitudine
dimorano sul volto impaurito e sfiorato dal pianto
di un’aperta passione mentre frotte di rose sfiorite
fan cori di morte volgendo l’incanto ove fugge quel
pallido sole, che sale tra i rami per posarsi in disparte
nelle ombre silenti di un cipresso spossato.
Di fronte a cotanto dolore si duole il mio animo cupo,
infinito è lo strazio che dimora nel cuore senz’altro
conforto che il canto dell’eterno riposo e votato
alla morte è il suon dell’augello che fugge nel vento
lasciando la traccia del vivente sospiro.


For a step forward

He’s walking alone on a deserted road while
the pale lights of a rainy morning, abandoned
by the sun, penetrate his soul bringing out a
deep inner void, again reappeared for causing
him sorrow; hearing a noise he turns speedily
towards the country and notes, near a pathway,
a pretty young woman, nice and amazed, who
observes him with stupor almost researching
an unexpected personal contact.
When she approaches him slowly holding the
apron moved by the breeze he is able to see,
in the light of her smile, the way that will lead
him to soul liberation and complete serenity.


Through the sound of the ivy…

What a wonderful
landscape reappears
in the glow of
a fugitive instant;
while a moderate
brilliance spreads
in the valley to
cover the farmland
and the heart
of the shepherds
near the grace
of a white rose
there’s a delicate
swallow, the noise
of a torrent and
some shriveled
leaves: that’s your
sun in the plain,
an appearance of
love and a magical
blackbird rising
alone through the
sound of the ivy…


Her life…

Walking absently through the streets of the
country remaining enchanted by the beauty
of nature, conversing with friends on everyday
issues trying to ignore the rumors of people
and always, when a fugitive ray rests on the
petal of a blossomed rose, awaiting the future
and the magical moment that again will present
the birth of a new love…


Matutino canto

La llamada de la
naturaleza, cuando viene
el pasaje de la vida a
la eternidad descubriendo
el rostro de la nueva
realidad, aparece como
un modelo que sigue
el curso de los pensamientos
perdidos y todas las
imágenes consiguientes,
mientras el viento se disipa
en las luces, pintan
el retrato de la muerte
que sonríe. Cuando
el canto se acerca todas
las atrocidades desaparecen
y una especie de velo
perfumado se posa
dulcemente entre los
colores ya disueltos
de un pasado olvidado.


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Avvenimenti
Novità & Dintorni
i Concorsi
Letterari
Le Antologie
dei Concorsi
Tutti i nostri
Autori
La tua
Homepage
su Club.it