Tormento dell'anima

di

(Emiliano Giubbilini) EloZ


(Emiliano Giubbilini) EloZ - Tormento dell'anima
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
14x20,5 - pp. 78 - Euro 6,00
ISBN 978-88-6037-4660

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Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autore è finalista nel concorso letterario «J. Prévert» 2007

In copertina: “Verso la luce” di Giuseppe Zampese, artista di Lugo di Vicenza (VI). Per contatti: Giuseppe Zampese, via Matteotti 21,
Lugo di Vicenza (VI), tel.0445/860303.

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Prefazione

La poesia di EloZ offre la nitida immagine dell’Uomo odierno che viene mortificato, a volte persino annientato, nelle sue aspirazioni, nel suo continuo cercare di rendere vitali le proprie emozioni, nel tentativo di alimentare i sentimenti e seguire la propria coscienza.
L’Uomo si trova davanti all’impossibilità di realizzare i propri sogni, di condurre felicemente in porto i progetti e vedere realizzate le aspettative: in definitiva, si trova sempre a fare i conti con il destino mentre percorre il “triste cammino”, constatando che, sovente, anche i sentimenti vengono “distrutti” fino ad accertare che anche la speranza è scomparsa, come dissolta tra le ombre del tempo che passa veloce.
In un solitario e lento girovagare rimane un po’ di posto per le parole che escono autentiche, per una poesia che penetri l’essenza dell’esistenza stessa, che raggiunga il profondo significato dell’umano vivere.
Dalla poesia di EloZ emerge un sottile “tormento dell’anima”, e si insinua in ogni componimento fino a impregnare ogni parola: la paura di non riuscire a compiere ciò che veramente si vuole, l’insicurezza nel sentirsi “adeguati”, l’angoscia della morte, la perdita di coloro che sono stati importanti e che ci hanno amato, l’impossibilità di realizzare “le cose sognate”, le fragilità che fanno parte della vita di tutti noi.
La poesia come valvola si sfogo, utile strumento, elisir che salva da questa società che annienta l’individualità: un baluardo estremo a questo stato di fatto, un’opposizione netta ed energica.
Ecco allora che la sua poesia diventa un dialogo, parole che alimentano la coscienza d’un uomo in “giornate malinconiche”, quando tutto si veste di quel senso d’abbandono, di vane speranze.
Le parole di EloZ sono energiche, cariche d’una forza espressiva e d’una genuinità che riporta ad una fedele immagine dell’uomo: con spontaneità va diritto al cuore, con la volontà di esplorare “sentieri inattesi”, di trovarsi “sognante” la sera davanti al tramonto.
Cercare l’essenza del vivere non é cosa facile, ci si può ritrovare impotenti di fronte al destino, indifesi davanti agli innumerevoli inganni, accorgersi che “non ci sono risposte” e venir fagocitati da una “tristezza esistenziale”.
Nell’assaporare l’agrodolce della vita, tra sentimenti contrastanti ed enigmatici atteggiamenti, alternando illusione e concretezza, non rimane che scrivere per esternare la propria voce, per svelare il mistero e le false promesse quasi a farsi prendere dalla “smania di vivere”, di catturare le percezioni, vivere e gioire delle piccole cose. Rendersi conto che un minimo cambiamento può cambiare tutto, mutare ogni cosa, rendere tutto instabile: e quel senso d’incompiutezza può essere sconfitto solo dalla poesia che “libera i sensi”, libera la mente, conduce ad essere se stessi.
Scrivere é la vita, le incombenze quotidiane avviliscono perchè c‘è sempre qualcosa da fare o da sistemare mentre la vita “preme” incessantemente.
La sensazione d’impotenza può essere combattuta da un poeta solitario che su fantastiche virtuali ali del pensiero cerca di lottare ad ogni costo: con semplicità e coraggio.

p>. Massimiliano Del Duca


Tormento dell'anima

Alle vittime di questa distorta umanità.


Nota dell’autore

Cos‘è che angoscia l’animo di un uomo quando tutto in apparenza procede regolarmente?
Ognuno di noi è, in fondo, tormentato da qualcosa.
Ci tormenta l’avvicinarsi della morte con la vecchiaia che incombe, la paura di non poter portare a compimento qualcuno dei nostri progetti; ci tormenta la scomparsa irrimediabile di chi ci è stato vicino ed ha allietato la nostra esistenza; ci tormenta l’impossibilità di realizzare i sogni, di essere veri, di poter magari abbandonare la nostra ingrata occupazione.
Le poesie diventano lo sfogo per chi si sente escluso, in qualche modo emarginato solo per il fatto di essere ozioso, omosessuale, folle, donna, pensionato, malato… insomma diverso.
Il giudizio è sulla società che annienta l’individualità, mortifica le aspirazioni, uccide ancor prima di aiutare ad esistere.
Sta all’uomo, quale singolo, opporsi e rifiutare, essere invece di apparire, lasciando cadere le nefaste conseguenze delle pressioni che la collettività esercita sul proprio “io”.

Le poesie costituiscono il dialogo di un’anima che parla con sé stessa e si pone le questioni della vita. Alla fine del percorso la coscienza ne risulta rinforzata, invincibile, non potrà più essere piegata al condizionamento, andrà diritta per la sua strada, ovunque essa conduca…

EloZ


GIORNATE MALINCONICHE

Gli anni passano inesorabili.
Qualche capello diventa bianco
altri ne perdi con tuo rammarico.
Ma non è questo che importa.
Quello che manca è troppo lontano
irraggiungibile dentro il tuo cuore
cerchi di evadere e non ci riesci.
Malinconia nelle tue giornate
prive di ogni speranza
di poter rivisitare il passato.
La vetta si fa sempre più alta
ti ritrovi stanco di riposare
incompiuto sul tuo letto di morte.


LOTTA A SUON DI PAROLE

Come pretendi che ti ascoltino?
Cosa fai tu per essere diverso?
Credi di essere una guida, un messaggero?
Forse sei troppo superbo:
non ti accorgi di parlare per rabbia
di far tutto per contrasto e reazione
non ti avvedi che non hai direzione.
La tua lotta son soltanto parole
anatemi senza azione concreta
ti lamenti e per cambiar non fai nulla.
Ma lo specchio non ti riesce a mentire:
sei tu il più ipocrita del reame!


VITA NELLA MORTE

Chiudo gli occhi e vedo per la prima volta
tappo le orecchie ed odo un canto melodioso
cesso il respiro e profumate fragranze mi impregnano
non tocco niente ma soffice è il contatto sulla pelle
sono morto ma non sono mai stato così vivo!


MONTAGNA

Il profumo intenso dell’erba appena tagliata
il passo incerto di un capriolo al pascolo
da lontano un ruscello discende tra i sassi
ti accompagnano il muschio ed aghi di pino
i grilli che saltano e cantano allegri
scoiattoli e uccelli, mosche e calabroni
e trovi lamponi, funghi, fragole e mirtilli
sentieri inattesi tra fronde dorate
la sera al tramonto ti siedi sognante
e non vuoi più tornare alla vita normale.


ESSENZA DELLA VITA

La vita è niente:
un soffio di vento
sovente frescura
più spesso bollore
a volte bufera
poi sempre il silenzio…


LE PAROLE RINNEGATE

Giustizia
solo per i potenti,
dovizia
per chi affama le genti.

Rinuncia
per chi già non ha niente,
denuncia
per chi usa la mente.

Amore
la parola è abusata,
Signore
tu l’hai già rinnegata.


CAMMINO NEL DESTINO

Inerme di fronte al destino
affronti il tuo incerto cammino

nessuno che può darti conforto
ringrazi per non esser già morto

ti lagni per la sorte beffarda
disdegnando la vita maliarda

inganno per lo più trascurato
di quello che sarebbe accaduto

ti svegli da uno splendido sogno
sì volavi in un fantastico regno

con le aquile andavi lontano
ora piangi, sei un essere umano

impotente di fronte al destino
vai e affronti il tuo triste cammino.


MALATTIE

Raffreddore
è soltanto un lieve malore

Mal di gola
viene più di una volta sola

Febbre alta
stai a letto e il lavoro salta

Influenza
stare in casa è la penitenza

Polmonite
forti cure sono gradite

Male al cuore
sembri sano ma hai dolore

Mal di mente
lo hanno tutti indistintamente

Stai benone
se ti preoccupi, sei un gran fifone


TRISTEZZE ESISTENZIALI

Sono io che chiedo
a chi non lo so
a volte prego
ma risposta non ho.

Mi sento stanco
senza motivo
seduto ad un banco
non sono vivo.



Risposte ad incertezze
domando ed attendo:
che siano solo amarezze?
Dove sto andando?


FOLLIA

Sentimenti contrastanti
odio e amore, rabbia e mitezza
affollati nella mente confusa.

Enigmatici atteggiamenti
alternando illusione e concretezza
l’affezione si è diffusa.

Conseguenze sconcertanti
discorsi senza ragionevolezza
la follia è ormai conclusa.

Risultati deprimenti
la condanna è la stoltezza
la speranza va rinchiusa.


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