La finestra sul giardino dell’amore

di

(Emiliano Giubbilini) EloZ


(Emiliano Giubbilini) EloZ - La finestra sul giardino dell’amore
Collana "Le Schegge d'Oro" - I libri dei Premi - Poesia
14x20,5 - pp. 86 - Euro 7,50
ISBN 978-88-6037-7616

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore

Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autore è finalista nel concorso letterario «Il giro d’Italia delle poesie in cornice» 2008


In copertina: «Primavera a Lonedo» di Giuseppe Zampese, artista di Lugo di Vicenza (VI).

sito web


Prefazione

La poesia di EloZ oltrepassa il luogo reale e la materialità per elevarsi ad una condizione spirituale, attraverso un lirismo purificato dalle intossicazioni del quotidiano. Proprio da questa intenzione nasce lo “sguardo primitivo” che coglie la luce filtrante nelle zone d’ombra, come ad infondere energia, un nuovo spirito, sia in se stesso che nelle cose del mondo circostante.
Nella continua ricerca d’un percorso che tende all’armonia, avviene la riscoperta dei gesti semplici, delle autentiche percezioni che nascono dal profondo dell’anima
Ecco allora che, ricordando “le sere dell’ispirazione” e “il costante sognare ad occhi aperti”, si alimenta il mondo interiore, sensibile al “fascino sottile” dei versi di poesie profondamente sentite.
EloZ apre una simbolica “finestra” sul mondo per “comprendere le ragioni arcane dell’amore”: l’Amore nella sua concezione più pura e profonda, quel brivido che scuote in profondità, fino all’unione di due anime in una dimensione infinita.
Ne emergono, in un susseguirsi di riferimenti interni, le passioni e le emozioni, le fantasie e le memorie, le fragilità e i sogni, la fede e l’amore, continuamente alimentate in una visione poetica, al di là delle apparenze, oltre la mera superficie d’una osservazione distratta.
La necessità di liberare la propria “essenza” è la prerogativa della lirica di EloZ: le parole sono “folgori abbaglianti”, come a lasciarsi conquistare dal “fluire del sentimento di meraviglia”, quasi ad eliminare le incomprensioni, le inquietudini e il tormento dell’anima, nell’incessante dispiegarsi della vita, nei semplici gesti che lui rivede nella donna amata, come, ad esempio, “una carezza mentre scrive una poesia” e “un bacio rubato alla fretta del mattino”.
Il “vibrante entusiasmo”, la “sincerità che abbaglia” e il desiderio di sognare, entrano, prepotentemente, nel processo lirico come a nutrire, con amore, le radici del proprio essere: ne emerge la consapevolezza che la poesia può lenire le ferite.
L’apertura alla spiritualità, in una sorta di purificazione delle sensazioni, delle pulsioni, degli stati d’animo che vedono le malinconie e le nostalgie dissolversi lentamente, cercando di recuperare il desiderio di “gioire d’una semplice realtà” nonché la necessità di immergersi nel “sentimento poetico” che riflette la luce dell’anima.
Le parole di EloZ esprimono l’universo emozionale e le sottili profondità scandagliate, separano ciò che è giusto, ciò che è più sentito, fino a “leggere l’anima” oltre le “parole inutili”.
Vengono prese in considerazione le molteplici sfumature così come i “sogni d’amore” nei quali scorre fluida la vita appassionata quasi a sentire “il respiro del mondo tra le labbra” di lei.
Nella silloge “La finestra sul giardino dell’amore”, EloZ riporta la concezione dell’amore che incendia, che colpisce come un dardo infuocato, la “dolcezza d’uno sguardo/oltre l’apparenza”: eppure si devono fare i conti anche con l’amore “troppo breve”, che non fa in tempo a vivere e ad alimentarsi, in attrito con i “sogni custoditi nell’anima”.
E, se non ci fosse la donna amata, sarebbe faticoso scrivere versi, le lacrime vedrebbero “passare i giorni senza illusioni”: il senso di vuoto invaderebbe ogni cosa, sogno e realtà mescolate, senza distinzione.
EloZ, attraverso le sue poesie, approfondisce le evidenze del vivere, la sostanza stessa della vita da gustare con la capacità di plasmare i desideri, con le parole semplici che nascono dalla spontaneità, fino alla ricerca d’una ritrovata fonte dell’Amore, nel lirismo d’una visione omnicomprensiva: passione e spiritualità.
Affinché, di tutto ciò, non resti solo un “vago ricordo”.

Massimo Barile


Nota dell’autore

Oltre gli scogli e le tempeste che infestano i mari su cui naviga inquieta l’esistenza, oltre le onde lunghe dell’alienazione e i cieli plumbei dell’adattamento sociale, esiste un approdo sicuro, una spiaggia di sabbia fine e candida, l’isola dove cresce lussureggiante la vegetazione, dove scorrono fiumi d’acqua cristallina che placa la sete accumulata nel lungo viaggio. Lasciata la nave dell’agonia all’ormeggio, ci attende una nuova realtà, fatta di colori vivaci, di attraversamento di rigogliose giungle spirituali, luoghi in cui si realizzano, ancorché per una breve parentesi, i percorsi dell’armonia.
Al di là di ogni apparenza, il cuore dell’uomo è fatto di semplici gesti, di emozioni che scaturiscono dalle profondità dell’anima, di percezioni sottili che superano per intensità qualunque artifizio razionale.
L’amore regala uno squarcio di luce in un orizzonte di tenebra, forma l’arcobaleno dopo il temporale.
Nel tempo a venire l’amore è chiamato a tenere salde le redini della speranza.
Le poesie che seguono, in un continuo altalenare di sensazioni che attraversano le gallerie dell’amarezza, della meraviglia, del sogno e della mistificazione della realtà, ambiscono a spargere i semi dell’amore.
La poesia stessa, in fondo, è il frutto più dolce che sia mai maturato al sole caldo e splendente del sentimento d’amore.

EloZ


La finestra sul giardino dell’amore


La poesia trova dimora nell’amore.


TI PENSO IN UNA SERA D’ESTATE

Ti penso ora
dopo il turbinare del ciclone
nel nostro mondo recintato
troppo poco lo spazio
rende difficile esprimere la personale libertà.

Ti penso ancora
quando l’assenza ricompare
distanti egocentrismi abbandonati
torna il tuo sguardo primitivo
del mio legame la ragione.

Ti penso costantemente
seppur provandoci a scordare
ma solido acciaio unisce i destini
il tuo sogno e il nostro nome
l’anello marchiato e il vestito stirato.

Ti penso stasera
son tutte tue le mie poesie
ti osservo negli occhi del nostro futuro
che mi accompagna in questa estate
consapevole di credere ancora in noi.


CLIC

Clic…
s’accende il lume nell’animo mio
tenue luce filtrata dalla porta
aperta a discapito delle tenebre
s’insinua nei recessi del cuore
dove non deve mancare
e alimento l’energia
infondo uno spirito nuovo
per non perdere il sentiero
non ricadere nel buio completo dell’assurdità.

Clic…
si spenge il mio destino
chiudo gli occhi per non vedere
ma la memoria li ha imparati
i percorsi tortuosi
a volte spinosi cespugli intrecciati
attraversati per giungere a te.


RITORNO ALLA POESIA

Tornano a incrociarsi gli occhi
dopo il passaggio della stagione
ora che i maglioni coprono di nuovo la pelle
non ce la fanno a districarsi
la stessa musica alle mie orecchie suona
ricordandomi delle sere dell’ispirazione
il mio costante sognare ad occhi aperti
ed i regali elargiti senza conquistare un grazie
(i sogni non sanno parlare all’anima inquieta).

Ancora un sorriso si stampa sul volto
furtivo sfugge un angolo acuto
lanciato verso il cuore sempre ricettivo
sensibile al fascino sottile, maldestro
incespicato nei versi fitti della poesia.

Un brivido… ma non ho freddo:
direi piuttosto che grondo ammirazione
mi giunge aromatico profumo delle chiome
si riempiono i cinque sensi storditi
nella nebbia calata sui restanti pensieri
comprendendo le ragioni arcane dell’amore.


LA SOMMA

T’amerò…
perché quando il mio sguardo
penetra il tuo sorriso
il brivido mi scuote
da profondità che non credevo esistenti.

T’amerò…
perché appari come un angelo
nei sogni e nelle mie poesie
incanti la mia voce
alla pronuncia scandita del tuo nome.

T’amerò…
nonostante la timidezza
il rossore che trattengo a stento
quando mi sento osservato
e rivolgo una parola alla sera.

T’amerò…
perché uno più uno fa due
e tu lo sai di certo:
la somma di due cuori è l’infinito.


CIAO, E…

Ciao, e…
s’annuncia l’arrivo del sole
a squarciar le tenebre della sera
si ricompongono gli straziati versi
sulla ferita il sangue prende a coagulare
guarisco…
respiro l’aria fresca e nutriente
inebriante ossigeno sparso.

Ciao, e…
al tramonto dell’emozione
titubante accennato invito
tentazione a seguire la scia.

Ciao, e…
Ciao, ma… resterò ad aspettare ancora
l’opposta faccia della luna
trattenendo nel mentre il fiato
ingordo d’alternare il volume dei polmoni.


CREAZIONE DEL PRIMO SENTIMENTO

Come il primo anno del mio medioevo
il noviziato della poetica emersione
si specchia in occhi socchiusi con un sorriso
esternazione di gradita, nuova presenza.

Dietro i banchi o dietro le cattedre seduto
poco importa alla passione dell’anima
uscire poco a poco verso l’opposta umana sponda
intersecando i pensieri con i congeniti mediati istinti.

Stanca una lezione d’inglese o di poesia
apre le porte alla partenza dei sogni
occhi incantati pascolano per incompiute fantasie
ingurgitate senza prendere il respiro
per non dimenticarne la viva emozione.

Lasciar fluire libera la tua essenza che crea
pittrice, l’atmosfera.


IMMAGINE DI NOSTALGIA

Un’immagine passa davanti agli occhi
le lacrime, un velo che appanna il vedere
l’oggetto della commozione che affiora
sorprende indifeso e colpisce per primo
conosce di te le debolezze e profitta
assesta il fendente che trapassa il cuore.

Cieco, la pioggia che cade dal volto
atterra in un lago profondo di dolore
scava le viscere della terra ai tuoi piedi
apre un baratro che inghiotte il tuo adesso
restituisce l’anima alle radici sotterrate
riemerse in superficie, come vene varicose.

Un’immagine…
come la folgore abbagliante che squarcia
un cielo dall’apparenza limpida
e nubi nere a seguirne la caduta
consegnano al vento il loro ventre
gonfio il fiume straripa l’abbondanza
vomita la nera melma della disperazione.

Tornano i flutti della memoria.


IL RITORNO

Torno sui miei passi
col fiato sospeso, in bilico sul fosso
tengo stretta la mano al passato
e m’appoggio con l’altra all’ipotesi
un futuro, un sogno, un nuovo abito
poterlo indossare nei giorni di festa
e gli altri, tutti uguali in dignità.

Torno indietro
sospendo per un attimo la fuga
innato istinto di conservazione della realtà
ostile al cambiamento repentino
mi lascio nuovamente conquistare
fluire il sentimento della meraviglia.

Torno
ritagliami un angolo del tuo tempo
di trecentosessanta gradi il giro
per non lasciarti andare un solo istante
restare ad ascoltare il rintocco del cuore
che batte e batte e batte di commozione.


EPILOGO D’UNA FIABA D’AMORE

Non soffrire più, amore
sono qui con te
ora e per sempre al tuo fianco
risorto dalle macerie dell’anima
dalle tenebre dell’incomprensione.

Sono solo per te, tutto tuo
nessuna nube all’orizzonte
immenso divenire della nostra unione
corsa inarrestabile verso la felicità.

Non soffrire più, amore
sono tornato per restare.

Sconfitto è il male interiore
scomparso il tormento dell’anima
i demoni subdoli del distacco.

Prendi la mia mano
sali sul mio cavallo bianco
vivi questa favola insieme a me…


UNA CASA

Una casa è fatta per tornare…
non è luogo per rinchiuder l’emozione
come una galera della speranza
un balcone da cui non s’affaccia nessuno
una porta che non accoglie ospiti
un letto che non conosce calore.

Una casa è il conforto della carne
stanca nel diuturno peregrinare
una pentola che attende di bollire
la tavola apparecchiata e fumante
sguardi posti di fronte a condividere
un angolo appartato di lieta intimità.

Una casa è fatta per vivere
piccoli i gesti dell’immenso affetto
una carezza mentre scrivi una poesia
un bacio rubato alla fretta del mattino
un tè caldo sorseggiato davanti al camino
due cuori, un intreccio nel rigido inverno.

Una casa è una dolce consolazione
è fatta per tornare…
è fatta per aspettare un treno
la tua ultima fermata, poi abitarla insieme a me.


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Per pubblicare
il tuo 
Libro
nel cassetto
Per Acquistare
questo libro
Il Catalogo
Montedit
Pubblicizzare
il tuo Libro
su queste pagine