I Sentieri della Mente

di

Debora Cappa


Debora Cappa  - I Sentieri della Mente
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 42 - Euro 7,50
ISBN 978-88-6587-8767

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In copertina: «Paesaggio autunnale» @werner22brigitte


“I Sentieri della Mente”, silloge di trenta liriche, riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero.
In questo suo quinto lavoro letterario l’autrice predilige uno stile ancora più cristallino, del tutto privo di orpelli, ma al tempo stesso capace di evocare immagini ed emozioni vive, anche attraverso l’uso ricorrente di simboli, che donano “concretezza evanescente” ai contesti.
Debora Cappa è nata a Pescara, dove ha compiuto gli studi classici.
La giovane scrittrice ha già pubblicato un’antologia di sessanta poesie, “Il Carnevale della Vita”, ricerca sul senso dell’esistenza, che si articola in due sezioni strettamente connesse tra loro, di cui la seconda “A briglia sciolta” prelude a nuove successive evoluzioni.
“Amore, l’incompiuto”, edito in seguito, è una raccolta di quaranta componimenti poetici incentrati sull’Amore, inteso come un’entità universale in continuo divenire.
“L’Anima e il Mare”, sua terza pubblicazione, è costituita da trentacinque scritti poetici, che si basano su una personale visione della spiritualità, cui la natura assurge a cornice e consolatrice.
“Il Corpo e la Terra”, sua quarta opera, è costituita anch’essa da trentacinque poesie, che si fondano su una concezione fisica e realistica, circa vari aspetti del comportamento umano.
Questi ultimi due libri sono complementari e dicotomici nonché contrapposti tra loro.
Numerosi i premi, gli attestati e i pregevoli riconoscimenti da parte della critica.

Ulteriori informazioni sul sito web ideato e realizzato dall’autrice stessa:

http://www.webalice.it/occhiblu_oltremare/

http://deboracappa.wordpress.com/

e sui social da lei gestiti:

https://about.me/debora.cappa

https://www.youtube.com/user/OcchiBluOltremare

https://www.facebook.com/OcchiBluOltremare/

https://www.facebook.com/DeboraCappaOfficial/


Introduzione

“I Sentieri della Mente”, silloge di trenta liriche, riguarda i percorsi consci ed inconsci, liberi e coatti, presenti, passati e futuri, tracciati dai meandri imperscrutabili del pensiero.
In questo mio quinto lavoro letterario prediligo uno stile ancora più cristallino, del tutto privo di orpelli, ma al tempo stesso capace di evocare immagini ed emozioni vive, anche attraverso l’uso ricorrente di metafore che donano “concretezza evanescente” ai contesti.
La scelta dell’elaborazione grafica in copertina è stata orientata dalla volontà, quasi fisica, di accompagnare il lettore nel cammino ideale dentro e fuori se stesso.
L’intento, del resto, è da sempre quello di sfatare il luogo comune secondo cui la poesia è un’arte ostica, datata, d’élite e, dunque, di guidarlo con semplicità fino a fargli raggiungere nell’immediatezza, attraverso ogni mezzo, la purezza concettuale ed emotiva.

Debora Cappa


I Sentieri della Mente


Alle insospettabili risorse della mente
che la tutelano dal soccombere


Perimetri del passato

Perimetri
del passato,
all’improvviso
cancellati,
dal ritorno non voluto
di presenze,
che avevo accantonato,
quasi
in buie segrete,
chiudendo
a chiave
capitoli
di vita.
Fanno affiorare
dolori,
che parevano
guariti
dal tempo
e che, in tal caso
invece,
tormentano
in nuovi
vividi
incubi.


Abbraccio

Avvolge
il vento,
come in un abbraccio,
tenero e violento,
trasporta
in una direzione
non voluta.
Sferza
il cuore,
poc’anzi
adagiato
su sogni
di tenerezza,
dispersi
ora
nel nulla.


Coperta

Vortici,
tempeste
di sabbia,
come le fitte,
che mi spremevano
il petto
prima di poter
scrivere,
oltre
ogni
mia riservatezza,
ogni
mia timidezza,
ogni
mio estremo
pudore.
Serenità,
quasi felicità
ora
è
la mia
calda
e sicura
coperta
d’estro.


Regno

Spiagge
svestite
di ombrelloni,
spogliate
di amori
inconsistenti,
che lasciano
solo
vacue tracce.
Tornano
adesso
prezioso regno
di colonie
di bianchi gabbiani.
Forse
si contendono
un pesce,
pescato
in volo
o delicati,
come ballerine classiche
sulle punte,
invadono
il palco
del mare,
sotto un pubblico
di nuvole
e stelle.


Distacco

Dopo mesi
di quotidianità
gaia
e rassicurante,
nel giorno
del distacco
fissi a lungo
ripetutamente,
serio ed infelice,
l’immagine
di me
stesa sul lettino
al sole
e, poi,
di quando scrivo,
sullo sfondo
d’un mare selvaggio.
Impressa così
nella mente,
sarà lei
compagna fedele,
ma statica
del tuo cuore,
fino
alla prossima
primavera
o renderai me
protagonista
viva
d’ogni
tua nuova
stagione?


Fessure

Fermare
un bimbo,
mentre
è in volo
spensierato,
per farlo scendere
da un’altalena,
è come
poter
ammirare
solo
un angolo,
uno spicchio
del mare sconfinato,
attraverso fessure.
È come
guardare
l’amore
soltanto
da un cannocchiale,
senza
riuscire a viverlo.

[continua]


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