Opere di

Clara Bianchi


Sentieri di luce

Dice il Signore,
fermatevi sulle strade,
guardate,
informatevi dei sentieri antichi,
quale sia la via buona
e incamminatevi per essa
e troverete refrigerio per le vostre anime.»

(Versetto del profeta Geremia riportato nello stemma del cardinale Branda Castiglioni.)

Anima smarrita nei meandri del dubbio,
accoccolata sulla ruvida gibbosità
di indecifrabili perché,
ansie mai del tutto sopite,
coacervo di interrogativi
in cerca di risposta,
mentre il fiume scivola
sotto ponti d’indifferenza.
Cerco stanotte un segno fra le stelle,
la speranza nella scia di una cometa,
il futuro negli occhi di un bambino.
Lungo è ancora il cammino,
dietro me strade di utopica felicità
percorse con vana ambizione di raggiungerla
per sfiorarne appena il volto.
Faro divino dischiudi
le tenebre al giorno,
ancora tramuta l’acqua in vino,
traghettami sulle rive di Tiberiade,
portami lungo la mistica via di Damasco
che i miei occhi brillino
nella Tua misericordia
e nel mio cuore scenda la carezza
della Tua benevolenza.
Faro divino rischiara la via
della salvezza,
ed io Ti seguirò con passo di letizia
sui sentieri di luce
in percorsi di pace.


Oltre i cancelli del tempo

Luce che spiovi dal cielo
trionfo d’azzurra libertà
in battito d’ali di fuggevole sogno
catturato in angolo di cuore
tra i fili dorati del tempo
che mai invecchia
su tenero volto di amore.
Eterno questo prenderci per mano
e portare i nostri destini
oltre i cancelli del tempo
oltre quel labile confine
che toglie separando
e tutto smemora.
Immemore quel sfiorarci l’anima
con baci d’immemori giorni
e notti a trovare la vita
in reciproco scambio di vite!


Il mio tempo

Il mio tempo scorre
su falci di luna,
sentieri di vita e di memoria

che i giorni scalfiscono e modellano
come vento e ghiaccio nella roccia
e la notte consegna al dolce oblio
di brevi sogni stellati,

giovani meteore destinate
ad una fulminea caduta
nella bruciante realtà dell’alba.

Il mio tempo scorre
verso mari d’eternità
come il sangue nelle vene verso il cuore
come acqua di fiume verso il mare,

non posso fermarlo,
non posso legarlo
se non ai ricordi più dolci.

Il mio tempo scorre
fra neri passaggi di nubi
e danze di soli splendenti,
battiti di luce e colpi d’ombra.

Il mio tempo
è fuggevole passaggio umano
verso l’eternità dell’anima.

Mi è data fortuna di viverlo
fino all’ultimo istante
e viverlo vorrei
come se fosse sempre il primo…


Il sole della speranza

Monodico irrompere
di apocalittica furia devastatrice
lo scatenarsi della natura
in un criptico messaggio
fra cielo e terra.
Monterosso, Aulla,
Borghetto Varo, Vernazze…
ineguagliabili patrimoni
di vite, culture, paesaggi,
perle lucenti sepolte
da un fiume di violenta ribellione
nell’impotenza di attoniti occhi
dove quegli istanti di terrore diventano morte.
«Morte», la parola scomposta del dolore.
Dolore che si ricompone nella parola «Speranza».

Il sole della speranza,
faro di salvifica luce
per le nostre vite allo sbando,
timone che tiene la rotta verso l’indefettibile
palingenesi dei cuori feriti…

Di casa in casa,
di preziosa vita in preziosa vita,
eccolo sorgere silenzioso
dalle onde della solidarietà
fino ad abbracciare la desolante disperazione,
fino a riflettere i suoi lunghi raggi
di fraterno amore
negli occhi tremanti lacrime di mare
dei figli di queste Terre.
Terre aggrappate all’aprico versante,
terre spazzate dal forte libeccio,
terre d’ impavido coraggio,
un passo dopo l’altro,
lungo è il cammino,
ma forte il pensiero…



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