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In copertina: elaborazione grafica di Giancarlo Grassi Scalvini

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Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’opera è finalista nel concorso letterario Jacques Prévert 2013

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Clara Bianchi intende la poesia come luogo sospeso nel tempo, nutrimentum spiritus capace di irradiare luce meravigliosa, che si fa linfa vitale in questo nostro cammino umano.
Nel dispiegarsi dei versi v‘è la costante volontà di alimentare le emozioni che nascono dalle zone più profonde del mondo interiore, tra suggestioni, incanti e sogni, fino a cogliere le innumerevoli “sfumature dell’anima”.
La sua lirica si genera dal cuore e dalla concezione dell’Amore nel suo significato più autentico: le “gocce di poesia” diventano “cristalli di luce”, inesauribile fonte luminosa dell’Essere e la “fiamma dell’Amore” incendia la Parola in una deflagrazione lirica.
La visione poetica di Clara Bianchi è intensa, vissuta nell’intimo e profondamente amata e curata in ogni sua più labile percezione.

Massimo Barile

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Introduzione

Dopo «I colori dell’anima» e «Zahir-Rose di luce in punta di stelle», a distanza di un anno da quest’ultima, «Cristalli di luce Gocce di poesia» s’ispira all’omonima pagina Facebook, da me inaugurata tre anni fa. Inizialmente un piccolo angolo dove lasciare ogni giorno tracce di me in pensieri e poesie. Un angolo che è diventato luogo di condivisione e di dialogo, di conoscenza e interazione, concepito come un giardino dove seminare fiori d’Amore e di Pace, in un mondo che ogni giorno si trasforma e ci trasforma, in un mondo dove prevale l’assenza del vero Io, e favorisce un’omologazione sempre più spinta. Un mondo che sempre di più predilige l’uso delle armi alla parola, l’uso della forza alla non violenza, lo sfoggio dell’esteriorità e dell’apparire piuttosto che la semplicità e la frugalità, il desiderio di comunione col nostro prossimo e far leva sulla propria forza interiore. Un mondo che non dona, ma esige, che distrugge le identità, invece di salvaguardarle, che sgretola certezze e speranze, lasciando alle generazioni future il vuoto di un modello sociale fallimentare. Ecco allora che la Poesia diventa ancora una volta il rifugio dell’Anima, quel luogo atemporale di sosta dal vile saccheggio delle nostre vite e dei nostri sogni, dai rumori del mondo, dove le emozioni prendono vita nei versi per ritrovare il tempo fuggito troppo in fretta, dove riscoprire l’essenza dell’Io più intimo, dove far rivivere i ricordi, dove attingere le sfumature più belle per scrivere ancora ogni giorno la parola Amore. Amore e Vita… Amore è Vita… Amore per la Vita e un Amore per la Vita. Due parole che contengono due universi, due parole complementari, che hanno la magia di unire Vita a Vita, Cuore a Cuore…. la magia di farci interpreti dei nostri sogni più preziosi, quell’energia vitale che ci spinge avanti, a non fermarci mai, quel faro di certezza, che anche quando ci troviamo nel mare burrascoso delle avversità, ci illumina consentendoci di mantenere la rotta verso l’orizzonte dei nostri sogni, seguendo sempre il cuore, unico custode di Amore e Vita, così che ogni giorno diventi un cristallo di luce in gocce di poesia.

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Ringrazio tutti coloro che da sempre mi seguono e mi sono vicini con il loro affetto e il loro sostegno. In particolare il mio grazie di cuore al carissimo amico Giancarlo, ideatore della meravigliosa immagine che impreziosisce il libro, ad Anna Barbara e Stefania, e agli amici che mi conoscono e apprezzano i miei versi. Grazie, siete Speciali!

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«Non preoccuparti di dare
una spiegazione alle emozioni.
Vivi tutto intensamente
e custodisci ciò che provi
come un dono di Dio».

Paulo Coelho

«L’essenza dell’amore non la vedi, non la senti,
la puoi solo percepire nell’anima».

Susan Randall

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«Chiusi tengo gli occhi
per ammirare
la bellezza di Amore
con gli occhi dell’Anima».

Clara Bianchi

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Sono versi di poesia…

(dedicata all’amico Gian, Maestro della fotografia)

Sono versi di poesia
questi respiri di cielo,
fragili attimi di eterno
nella magia di un istante.

Sono carezze sul cuore
racchiuse nel battito
di un’emozione scritta
con la luce sublime dell’arte.

E l’alba si fa tramonto
dalle mille sfumature dell’anima,
l’ultimo incanto di luce
prima che la notte stenda
il suo mantello d’inchiostro.

È sogno sulle ali del tempo
che ricama frange dorate
sull’ordito delle nuvole…

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Armonie di vento

Pennellate d’amaranto
sulla tela del giorno –
il tramonto distende
le sue ali di porpora
nella carezza della sera…
Sono armonie di vento
caldi accenti di luce
negli ultimi baci del sole…
È la sfida al giorno
che lentamente muore
tra le braccia del mare,
dove i sospiri si fanno onde di vento
e acqua smeraldo, dove il tempo è l’eterno
flusso e riflusso di marea
che porta in dono conchiglie
a svelare i segreti del mare.

Vespertino zefiro soffia
cirri d’argento all’orizzonte,
solleva capriccioso
il velo dei miei pensieri,
li arruffa… li spettina…
ride dei miei silenzi…
Dita di vento carezzano il cielo,
increspano brividi impetuosi
sui lunghi giorni d’inverno
fra gocce di pioggia e spiccioli di sole
che fa capolino nel cuore
quando l’orizzonte si tinge d’ocra
e una vela incrocia al largo dei suoi battiti.

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Soffio d’infinito

Soffio d’infinito spira sull’occaso
in sussurri d’incanto…
parole di seta la melodia del vento
nel silenzio di velluto che come un pittore
intinge il suo pennello in cristalli di zaffiro…

Soffice carezza sul cuore
il respiro del cielo nell’infinito planare
di azzurre ali sulle sconfinate praterie dell’anima
dove sostano i ricordi e nascono le promesse…

Corallo e d’amaranto l’orizzonte vespertino…
ultimi bagliori scivolano sulle dune del tempo
per un sogno d’oltremare senza passaporto,
come unica certezza il viso dell’aurora
e la carezza del tramonto…

Sono di sole e canto melodioso
di vento e mare i giorni nelle vele del destino,
non conoscono resa… non conoscono rinuncia…
solo il coraggio del cuore.

Passeggere nuvole sostano
sospese fra cielo e terra
e il tramonto ne fa scrigno di perle e ori…
gocce di splendore per un brivido sul cuore…
cristalli di luce diamante scintillano
riflessi d’acqua nella magia di un silenzio…
nel vento muto della sera
già risplende la stella di domani…

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Giorni d’autunno

I colori dell’autunno
impallidiscono e s’accartocciano
nel roggio di una foglia,
scompaiono in nebbiosi mattini
trascendenti nel bianco
che lascia nell’aria
sospeso respiro d’inverno.
La luce si spande
nell’argento di algide ore
e come calda carezza
scivola morbida
sui gelidi sentieri del cuore.

Lievi sussurri
in armonie di vento
sono i silenzi cristallini
che piano s’adagiano
sulle cime immacolate
e scendono nelle valli
incantate e solitarie,
là dove i respiri s’intrecciano caldi
e lasciano cristalli di noi,
passaggio di baci cospirati
fra ellebori e agrifogli,
orme leggere di passi nei passi
ombre azzurre tra betulle e faggi,
occhi riflessi negli occhi,
rami di sole e bianche distese,
arabeschi di stelle e sorgenti innevate,
mute sentinelle di giorni d’amore.

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Come petali di un fiore

Come petali di un fiore
che il vento si è portato via
ad uno ad uno…
così ti sei portato via il mio cuore…
giorno dopo giorno…
attimo dopo attimo…
in un breve sfiorarci l’anima
in quell’unico battito
capace di sciogliere l’inverno
con la fiamma dell’amore…
un respiro in due…
mare e cielo uniti
nel bacio di un tramonto…
nel sogno di ogni notte…
nel sorriso di ogni aurora…
ti cercherò nelle parole sussurrate…
nelle orme lasciate
nel tempo volato via…
nell’ultimo bacio del sole…
ti cercherò e ti ritroverò
mio prezioso Amore…
là dove ci lasciammo
nello sbaglio di mille incomprensioni…
sul fiume dell’autunno…

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Lacrime nel vento

Sono lacrime nel vento
questi inaccessibili silenzi
imbrigliati in reti di ricordi.
Malinconica monodia
di note pizzicate
sulle corde del cuore.
Incanutire di pensieri
rivolti al passato,
sfogliati e risfogliati
sul leggio del tempo
che a poco a poco
ne ha cancellato
i punti e le virgole,
lasciandomi solo l’essenza
di un verso ricamato
sull’orlo di un tramonto.

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Indomiti sguardi

Indomiti sguardi frugano il destino del cielo
s’intersecano sulla moviola di una stella
pulsante esplosione in rosso drappeggio
traccia di fiamma a solcare
mistero di notturne veglie,

dei sogni sfidanti interpreti
nel sorriso sornione della luna,
sorteggio di giorni rossi e neri
in vorticosa spirale sulla roulette della vita.

Accesi gli sguardi nelle pupille della notte
le mani intrecciate a narrare parole
nell’umida traccia d’inesplorate stanze
si perde la voce fra le pareti del vento

e più non si ode che l’ansito vago del mare
sospeso limine di attesi ritorni
nel fresco chiareggiar dell’alba.

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Profumo d’autunno

Tracce nel vento il profumo dell’autunno,
nel rosso palpitare di una foglia a mezz’aria
nell’odore caldo di bruciate
e vino dal rovere dell’ultima vendemmia,
nell’abbraccio soffice di un mohaire…
fili intrecciati di candida neve
ove dimora nascosto pertugio di primavera.
Un velo bianco indugia sornione sul fiume…
si fa umido respiro di sole nei mattini più rigidi,
scivola lungo l’argine gonfio di pioggia
per dissolversi nell’orizzonte stanco di chimere.
Si schiude al giorno l’ultimo fiore
corolla inchinata nello scrosciare violento del cielo,
d’ardesia le nubi chiudono la città
in un vortice d’acqua e vento.
La sera poi restituisce la vita al sole…
si passeggia abbracciati fra gli antichi palazzi
un sorso di cielo specchiato in polle d’argento
e sui ponti adagiato nell’oro riflesso
prezioso rubino in un bacio di seta.

[Continua]

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