Racconto di Carla Leonard


Spiagge

L’autunno si colora di giallo e di ombre su foglie semisecche, giostrate da questo vento fresco, che mi avvolge in un altro tempo.Questo tempo, stanco del sole caldo, che mi fa rivivere quelle gioie delle vacanze rubate all’ozio come nababbi su spiagge assolate, dirette al mio cuore. Invece ora tuona e i lampi mi ricambiano lo squallore che rimane del tramonto di quella gioventù, quando Vamicizia era un tesoro prezioso ed era così facile volersi bene e farsi voler bene dagli altri.
A dodici anni ero una ragazza tutta casa e chiesa. Per il ritiro di mio padre dal servizio militare, gli dedicai qualche poesia e da allora non ho finito più. Credo di essere abbastanza esperta a creare versi, a riflettere sul pensiero umano, sui fatti quotidiani, i fenomeni naturali e dello spirito, scoprire ciò che l’uomo d’oggi ci ride sopra e ti mette nel ridicolo al 500/100.
Mi sono fatta un’idea sulla vita e sulla lotta contro la bastarda mentalità chiusa fin troppo nelle tradizioni e troppo abituata all’illecito ed al meschino, banalità e benessere a Più non posso di Supervisori e Patriarchi, stronzi egoisti!!!! Vivere la vita a tutti i costi, anche se vivi in povertà e contro lo stress che ha come traguardo la solitudine e l’illecito idem. Cercare con la forza dell’anima una risposta da comunicare con tutto ciò che hai dentro per una sensazione che ti aiuti ad esternare quello che pensi sul saper vivere contro chi non vuole ascoltarti e vuole dominarti, perché questa è la legge d’oggi, l’obbligo contro ogni buon senso e contro ogni gesto d’amore che avverti a questo peso che ti lasciano, a questo affannare e recluderti tra quattro mura di silenzi e di non amore. Nei tempi odierni si vive solo di individualismo e tutti vogliono su di un piatto d’argento specialmente una bella donna magari straniera, ma questo in Italia è secolare, ridurla a schiava da mercato imbattibile!!!!! Invece da ragazza non era così, i tempi erano diversi.
Ci si accontentava anche di una semplice passeggiata, di vivere la giornata in modo intensivo, spensierato, godendosi ogni attimo della vita, pieni di genuino entusiasmo. Tutto era una grande scoperta nuova giorno dopo giorno. Certo non mancavano chi voleva il tuo posto, la tua bellezza ed i fraudolenti del ceto sociale, gettandoti fra deviazioni non appena hai cercato lavoro proprio perché ne avevi bisogno e stamparti una maschera italiana che non ho mai saputo tenere sul viso, azzeccata come “La maschera di ferro”!!! Una maschera dì pagliaccio che nascondeva tutto il tormento angosciante di gioventù soppressa, di sentimenti obbligati a restare dentro e non poterli esprimere e non poter dimostrare, dare e ricevere ciò che avresti dovuto avere dalla vita nel modo giusto e leale per tutto. Essere sinceri con se stessi e con gli altri, dare un valore alla vita che sarebbe stata trasmessa di conseguenza agli altri, dare una svolta e non un non fare, non dire e fingere d’essere, impoverirsi di che? Oggi c‘è tanto benessere che l’anima non si vede più, non si pensa ad arricchire il proprio spirito, a guardarsi dentro e poi fuori, se lo incontri il santone fammelo sapere. Io ci sarò senz’altro. Anche l’essere famosi non ti da emozione, la popolarità è divenuta comune e tutti possono essere ma sempre essere comuni e non più divi o grandi eroi e geni benefattori. Oggi i rapporti d’amore e d’amicizia sono legati alla quotidianità, e non sento salti di gioia viva, come pure gli amori quasi sempre finiscono perché non ci sono più sentimenti profondi, solo egoismi e gelosie possessive per chi si prende prima la fetta di cielo. E pensare che fatica che ho dovuto fare io, quanto ho sacrificato la mia vita per dare una fetta di cielo e vederla arraffata dagli altri, mi paralizza e mi muore l’anima e l’amore per me. Sono tutti ingoiati da questo consumismo sempre più indecente che ci isola da chi ci sta vicino. La noia del non far quasi niente dell’essere medio, del vecchio e del nuovo, che non deve essere solo un manichino, ma deve avere un corpo ed un’anima, imparare le cose migliori della vita per obiettivi che sanano le menti, tenendo saldi i rapporti sociali ed affettivi e non essere spazzatura da gettare al potere distruttivo di un sistema computerizzato e marcio.


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