Opere di

Antonio De Rosa


Poesia tratta dal libro Illusioni (Montedit 2006)

Nella terra

Affondo i miei piedi nudi
nella terra bagnata,
milioni di anni attraversano
il mio corpo incompleto
e arrivano fino a ieri,
fin dove eri tu.


Poesie tratte dal libro Parole e silenzi (Montedit 2008)


**Parole imprigionate

Lascia che la prima parola
sfugga dalla tua bocca indolente,
e, timide,
le altre la seguiranno
come cuccioli la madre.
Lascia che incespichino,
che dicano anche ciò che non vuoi,
lascia che si allontanino
per diventare reali.
Perché le parole
sono ponti e pietre,
sono ritratti e destini,
sono il corpo e la voce
dell’anima
che, sola, sussurra
in una folla
sbadata e rumorosa.


Separazione

Ogni onda
è il desiderio del mare
di essere terra,
ogni riflusso
è il rifiuto della terra
di essere mare.


Bugie

Quando s’infrange
uno specchio
volano via leggere
le bugie,
e la verità
resta lì,
frantumata in terra.


Il mare di notte

Il mare di notte
dimentica
i bambini chiassosi
e gli ombrelloni colorati.
Silenzioso
si muove lento
ed inghiotte ogni cosa.


Muta

Muta,
nel sole puoi restare
muta,
è quando la luna
risplende,
che da te
fuggono le parole,
come uccelli impauriti
dall’albero del silenzio.


Parole comuni

Senza colpa
si ammassano
come frutta
in un mercato,
e tante mani distratte
le prendono,
senza sapere
perché questa
e non quella.


Confusione

Il re delle parole
ha perso
il suo regno,
i sudditi impazziti
hanno abbandonato
le loro case.


Indifeso

Questo silenzio
non mi dà pace,
mi prende come
l’afa d’agosto,
mi scuote come
l’inverno gli alberi,
mi abbandona come
la farfalla il bozzolo.


Poesie tratte dal libro Illusioni (Montedit 2006)


Occasioni

Se una strada
non viene percorsa,
se un mare
non è attraversato,
qualcosa si perde.
Un fiore
sboccia e appassisce
anche non visto e
niente è davvero perduto.
Ma un seme
lasciato bruciare
è una vita mancata.


Nel tempo di un bacio

Nel tempo di un bacio
questi giorni
lucidi come fotografie
diventano ricordi.
Nel tempo di un bacio
mi nascondo
dalle illusioni e
dalla solitudine,
e perdo anche il mio nome.


Ma sono uomo

Ti muovi come un fiore
accarezzato
da un soffio di vento gentile.
Se fossi ape
sarei felice,
se fossi vento
sarei fiero,
ma sono uomo
e, triste,
posso solo ammirarti.


La candela

La luce tremula
di una candela
circonda il mio tavolo;
il mio respiro
piega la fiamma
come la tua assenza
piega i miei desideri.
La luce affievolisce,
i pensieri si fanno sogni
le speranze sono uccelli.
La luce muore,
una sottile linea di fumo
sale e svanisce
come la tua sagoma,
la luce muore
ed io con lei.


La mia anima

Senza corazza
la mia anima
cammina per il mondo.
Lo stupore è la sua spada,
l’amore è il suo scudo.


Una cascata

I giorni e le notti
si inseguono
come acqua
in un cascata;
stendo un braccio
e niente resta
nella mia mano.


I giorni

I giorni,
li guardo e mi chiedo
come possano essere
così diversi tra loro.
Fiori seppure differenti
si somigliano,
ma i giorni…
ieri era un sasso
ed oggi è una rondine.


Gocce come frecce

Gocce come frecce
riempiono l’aria,
colpiscono gli uomini
come ricordi.
Il mio viso è bagnato,
pioggia o pianto?


Invisibile

Invisibile,
come l’ombra del vento
come il volto della luna
come il colore di un bacio.
Invisibile,
la mia mano
che cerca la tua,
il dolore silenzioso
che gela il tempo,
lo sguardo nascosto
dagli occhi chiusi.
Invisibile,
la tua anima
nascosta dal pudore,
il tuo cuore
lontano dal rumore,
il mio amore
legato alla sua catena.


Poesie inedite


Fragilità

Ho visto
il cielo piegarsi
come un soldato ferito,
ho visto
un uomo accasciarsi
come fosse
un cielo infinito.


Senza titolo

Come il soldato,
ormai incauto,
colpito,
forse per caso,
ad un passo
dalla sua trincea.


A ritroso

Questa notte
è troppo assordante
per chiudere
semplicemente gli occhi.
Cammino a ritroso
nella penombra,
e ritrovo
un bambino impaurito.


Senza titolo

Sono stanco
di questa guerra
che pur senza caduti
non lascia niente
dietro di se.


Antico

Antico,
come il pungente
crepitio
del fuoco,
come il lamento
di bronzo
della campana,
come l’addio
che accompagna
il tuo foulard,
in un vento
compiacente.


Senza titolo

Non si dovrebbero
toccare le lacrime,
pochi hanno la forza
per tenerle sulla punta
delle dita,
e guardarle davvero.


Senza titolo

Ogni dolore che mi assale
si stringe fino a riempire
una piccola goccia
che, sola, prende il peso
del mio petto
e lentamente lo allontana,
dal viso fin giù
in quest’erba umida,
per unirsi al dolore del mondo
nascosto nelle viscere della terra.


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