Opere di

Autori Vari

Presentazione

Il concorso di poesia «I Poeti dell’Adda», anche in questa nuova edizione ha confermato l’interesse da parte di numerosi autori che, grazie alla passione e alla dedizione per la poesia, hanno offerto la possibilità di rendere vitale la presente antologia che raccoglie le poesie più significative del premio letterario promosso dal Club degli autori.
Un profondo ringraziamento deve quindi essere rivolto a tutti che dimostrano tale volontà di interpretare le varie manifestazioni della vita, cercando di illuminare il soggettivo percorso, sovente, costellato da sofferte analisi interiori, pervaso da smarrimenti, abbandoni ed inquietudini: eppure, sempre proteso ad una rivelazione che possa avvicinare a nuove visioni e magie liriche.
La poesia può aiutare a ritrovarsi dopo le lacerazioni e le contraddizioni, dopo le esperienze positive e negative che siano, dopo il travaglio e, ancora più, dopo l’abisso nel quale si può cadere: ecco allora che la rivisitazione del proprio vissuto, può ammantare le “parole” d’un nuovo significato, d’una più profonda sostanza che nasce dall’universo emozionale della vita stessa, d’uno sguardo poetico che riesce a cogliere ciò che pareva celato.
La presente antologia diventa l’essenza stessa della vita che “si fa poesia”, recupero delle evidenze e delle metamorfosi vissute sulla pelle, riportate con orgoglio in queste liriche, rivisitate con “nuovi occhi” e ripescate dal mare magnum delle emozioni che, a volte, si disperdono e si dissolvono come le vane speranze se non incontrano la forza luminosa, la capacità di percepire le segrete pulsioni e l’energia vitale del poeta che conduce al “grido liberatori”.

Massimo Barile
Presidente della Giuria del Premio


Albo d’Oro dell’edizione 2009 del Premio di Poesia I poeti dell’Adda 2009

La Giuria della quattordicesima edizione del Premio di Poesia I Poeti dell’Adda 2009, presieduta da Massimo Barile, dopo attenta valutazione delle opere pervenute ha decretato la seguente classifica:

  • Opera 1^ classificata: «Scogli di fuoco», di Cristiano Comelli, Legnano (MI). Questa la motivazione della Giuria: «Nel mare magnum di questa difficile e complessa esistenza è assai arduo trovare un approdo sicuro. Nel periglioso navigare tornano alla mente le immagini d’un tempo, nell’anima si sente ancora il “profumato ricordo” del proprio vissuto, le parole graffiano la “ruggine” del tempo, offrono nuovi doni, sempre con la consapevolezza che le “conquiste sono come il fumo d’una sigaretta divisa con mille labbra”. La poesia di Cristiano Comelli si immerge nel flusso dell’esistere, la sua visione è evocativa e suggestiva, l’analisi è perfetta nel suo sigillo: “la maledizione di dover galleggiare”». Massimo Barile
  • Opera 2^ classificata: «Tralci», di Mauro Domenella, Castelfidardo (AN). Questa la motivazione della Giuria: «La vita procura ferite difficili da sanare e nelle fenditure del silenzio si annida il mistero che deve fare i conti con il respiro dell’assoluto. Nella giostra che può annichilire, la propria essenza si dimena senza sosta e il tempo, inesorabile, incombe sul corpo. Nella materia lignea (corteccia, tralci, graspo, brace), così come nel corpo dell’Uomo (ventre, viscere, squarci interni), v’è la volontà di estrarre parole che siano efficaci nel rendere l’intenzione lirica: l’Uomo, nella sua limitante condizione, non è che “carne schiodata dal legno”, simbolico essere al “cappio del tempo”». Massimo Barile
  • Opera 3^ classificata: «Di leggende sazio», di Roberto Silleresi, Baganzola (PR). Questa la motivazione della Giuria: «La visione lirica di Roberto Silleresi è folgorante e la Parola, sempre raffinata, è efficace nel rendere la posizione precaria, come a stare in equilibrio quando il “vento” spira violento e quando si affonda nel “fango” della vita: la salvezza morale viene vissuta profeticamente come simbolica moderna Cassandra. Si avverte la tremenda sensazione di “pencolare sulla mezzeria della vita”, in una pantomima dove si regge “a malapena lo sguardo d’una marionetta”: ecco allora la necessità di una trasfigurazione che conduca su un piano differente dove le antinomie possano essere purificate. L’illuminazione, prima esistenziale e poi poetica, è nella chiusa del poeta: “aver sette abissi/d’acqua dolce dove mondare i peccati”». Massimo Barile
  • Opera 4^ classificata: «Questa vergogna», di Antonio Di Carlo, Pescara. Questa la motivazione della Giuria: «La vita tradisce i sogni, delude le attese, “eclissa” i sentimenti in zone d’ombra. Nella poesia di Antonio Di Carlo si cerca una consolazione e si chiede al tempo di rallentare la sua folle corsa: vana richiesta destinata ad essere negata. La guarigione è lenta, forse può passare da un sorriso, dalla memoria o dal perdono. L’animo di un uomo che lotta con l’esperienza della realtà che muta velocemente ma sempre filtrata da visioni che arricchiscono la profonda riflessione». Massimo Barile
  • Opera 5^ classificata: «Notte», di Antonio De Rosa, Mercogliano (AV.) Questa la motivazione della Giuria: «Il senso di abbandono può essere consolatorio ma davanti alla vertigine immane non c’è possibilità di esser fiduciosi. Antonio De Rosa dispiega la nota essenziale d’una visione parossistica quando l’angoscia imprigiona ogni incanto, eppure, nella sua visione-percezione rimangono “sogni fiduciosi”: tentativo di emancipare l’esistenza dall’artiglio della pesantezza». Massimo Barile
  • Opera 6^ classificata: «S’avvicina«, di Vanessa Cimiero, Genova. Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Vanessa Cimiero v’è il recupero di molteplici immagini che si susseguono senza sosta. Nell’intensità della visione si ritrova il simbolico “inquieto viaggio”, il passaggio in questa vita e l’inabissarsi nei giorni, mentre la poetessa tenta disperatamente di trovare le parole per esprimere la sua anima: la necessità di una rivelazione per non rimanere impietriti davanti alla realtà». Massimo Barile
  • Opera 7^ classificata: «Con l’incanto del tuo sorriso», di Floredana De Felicibus, Atri (TE). Questa la motivazione della Giuria: «La sensazione d’incantamento davanti ad un meraviglioso tramonto diventa immagine divina, forza naturale che può affievolire il tormento di un animo inquieto. I colori vengono rovesciati sul cuore, in un continuo dissidio tra “lacrime vermiglie e arcobaleno di illusioni”. Nella poesia di Floredana De Felicibus si avverte un senso di avvolgimento e, al contempo, una sorta di resa, quasi a subire una persuasione occulta da quegli ultimi bagliori. La risonanza illimitata sfocia nel lirismo della sua visione, ammantata da una profonda sensibilità». Massimo Barile
  • Opera 8^ classificata: «Spero nell’amore», di Carla Noro, Vicenza. Questa la motivazione della Giuria: «Ciò che non si può cambiare “stringe il cuore”. La mente cerca di superare la situazione sofferta, inventando parole che rivitalizzano la condizione che sente una stretta dolorosa e la speranza nell’amore può essere salvazione. La poesia di Carla Noro riconduce alla necessità segreta della vita: guardare alla bellezza, alla ragione d’essere, in una visione che si sciolga in armonia dell’esistenza». Massimo Barile
  • Opera 9^ classificata: «Luce d’avorio», di Chris Mao, Ormea (CN). Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Chris Mao emerge una prospettiva affascinante e le fulminazioni liriche sono cesellate con un complesso gioco lirico in un crescendo sempre più incalzante. Le parole sono costantemente impolverate d’un sottile velo enigmatico e le atmosfere avvolte in una soffuso sentore alchemico». Massimo Barile
  • Opera 10^ classificata: «La poesia nell’Inferno», di Carlo Caruso, Roma. Questa la motivazione della Giuria: «Carlo Caruso offre prova di saper utilizzare la parola in modo da pervenire alla dimensione desiderata. La capacità di creare un’atmosfera carica di suggestioni riconduce alle risorse poetiche e all’abilità nel rendere efficaci immagini nel mistero profondo». Massimo Barile

  • Segnalazioni della Giuria con attestato di merito:
  • Opera segnalata: «La mano di Dio è nuda», di Sergio Baldeschi, Montecerboli (PI).
  • Opera segnalata: «Non ho ali per volare», di Gino Zanette, Godega (TV)
  • Opera segnalata: «Pescatori», di Demo Martelli, San Lorenzo al Mare (IM).
  • Opera segnalata: «Salvami con un nuovo Battesimo», di Fiorella Giovannelli, Aprilia (LT).


La cerimonia di premiazione si è tenuta Sabato 30 gennaio 2010 presso la Sala
della Comunità del Teatro San Gaetano in via Olmi, 2 a Melegnano (zona Giardino).



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