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Antologia delle più belle poesie del Premio I Poeti dell’Adda 2011


Sommario

Prefazione a cura di Massimo Barile – Albo d’Oro dell’Edizione 2011 del Premio Poeti dell’Adda – Svilen Angelov – Paolo Azzurrini – Sergio Baldeschi – Anna Dusca Bassignani – Liliana Bellia – Maria Teresa Bonifazio – Ena Brkic – Rosalba Katiuscia Buongiorno – !Antonio Cannistrà”:/antologia.poetiadda.2011/libro#cannistra – Angela Catolfi – Filippo Celati – Erminio Cioffi – Pasquale Ciravolo – Ottavio Cocco – Paola Confalonieri – Mario Corbetta – Floredana De Felicibus – Miriam De Michele – Vincenzo Di Martino – Mauro Domenella – Giuseppe Fausto – Emilia Fevola – Filippo Finardi – Luisa Foddai – Fiorenza Fornasari – Franco Frainetti – Antonino Frattagli – Ilaria Spes – Rita Iacomino – Maria Frida Luccarini – Alessandro Lugli – Maria Grazia Lupetti – Alessandra Manfredini – Chris Mao – Gianluigi MelucciAmedeo Millefiorini – Patrizia Montin – Bianca Morelli – Claudia Nicchio – Francesco Onofri – Maria Luisa Orsi Sigari – Antonio Paoletti – Rosa Parlato – Chiara Patricelli – Andrea Polini – Rossella Priolo – Maria Chiara Quartu – Rita Redaelli – Liliana Rocco – Salvatore Scollo – Silvia Secco – Gino Zanette


Prefazione

Questa antologia rappresenta la testimonianza offerta dagli Autori che hanno partecipato al concorso letterario «I Poeti dell’Adda 2011» promosso da “Il Club degli autori”.
Nell’edizione di quest’anno si riconferma, ancora una volta, il profondo interesse da parte di numerosi Autori che, grazie alla loro passione per la poesia, hanno reso possibile questa raccolta di alcune composizioni che diventano linfa vitale sempre capace di superare le difficoltà e le contraddizioni della vita.
La poesia e l’Arte nascono dal travaglio durante il nostro faticoso cammino che è una continua lotta contro il tempo sempre ricercando uno spiraglio di felicità.
Nelle poesie che compongono la presente antologia si può ritrovare il profluvio continuo di emozioni, il composito archivio in divenire degli stati d’animo ed il continuo sprigionarsi di nuove visioni: e tutto si miscela in un’avventura letteraria capace di illuminare e rendere meraviglioso l’incanto davanti alla vita.
La vita si incarna nella poesia, diventa l’essenza del vivere: la visione lirica catapulta nella vertigine, si impossessa del piacere e della dannazione, delle fiamme divoranti e dell’estasi come in un risveglio della coscienza.
Un sincero ringraziamento a tutti gli Autori che hanno alimentato l’energia di questo mondo poetico.

Massimo Barile
Presidente della Giuria del Premio «I Poeti dell’Adda»


Albo d’oro della sedicesima edizione del Premio I Poeti dell’Adda 2011

La Giuria della XVI Edizione del Premio di Poesia Poeti dell’Adda 2011, presieduta da Massimo Barile, ha così decretato:

  • Autrice 1^ classificata con l’opera «Tristezza», Liliana Rocco, Bresso (MI). Questa la motivazione della Giuria: «La poesia “Tristezza” di Liliana Rocco rappresenta la lenta immersione nella continua ricerca d’una agognata “oasi di pace” che possa sanare le ferite dell’anima inferte dalla vita. Il percorso pare inseguire miraggi sommersi da menzogne. Liliana Rocco propone un viaggio lirico nell’essenza d’una visione multiforme che pare fluttuare e, infine, adagiarsi su parole che vogliono essere sostanza stessa della vita: frutto dolce-amaro da gustare, giorno dopo giorno». Massimo Barile
  • Autrice 2^ classificata con l’opera «Le illusioni», Angela Catolfi, Treia (MC). Questa la motivazione della Giuria: «Angela Catolfi offre un simbolico percorso dell’Uomo, pulviscolo cosmico che vaga in un “indecifrabile andare”. L’Uomo, con le sue illusioni, viene messo a nudo davanti all’universo dell’esistere: e si incarna in illusa creatura, in umile vagabondo tra “tranelli e abbagli”, in attesa di chissà cosa, costantemente indifeso nel groviglio del naturale divenire». Massimo Barile
  • Autore 3° classificato con l’opera «Dissolvenze», Mauro Domenella, Castelfidardo (AN). Questa la motivazione della Giuria: «Mauro Domenella catapulta la sostanza umana in una dimensione atemporale, tra sospensione e dissolvenza. L’anima è presa nella morsa della precipitazione d’ogni cosa, tra frenesia e consuetudine, tra l’ombra del disincanto e rari sussulti d’amore. Si assiste al lento cupio dissolvi delle passioni, che si perdono nella polvere del tempo, nello svanire della materia, negli abissi del Nulla. Nel minimo solco lasciato dall’essere umano non rimane che “cercare di far crescere un seme” che instilli valore alla vita». Massimo Barile
  • Autrice 4^ classificata con l’opera «L’ombra del predatore», Claudia Nicchio, Vigonza (PD). Questa la motivazione della Giuria: «La simbolica porta che permette il superamento della linea di confine d’una realtà ormai perduta permette di passeggiare all’ombra della propria personalità. La poesia di Claudia Nicchio deflagra, al di là del coraggio delle emozioni, oltre lo stesso presunto confine, per giungere al sigillo finale: “Nel labirinto delle sensazioni/come un faro d’inverno/vendo sogni di un predatore/nel cortile di un foglio”». Massimo Barile
  • Autrice 5^ classificata con l’opera «Poesia», Luisa Foddai, Guspini (VS). Questa la motivazione della Giuria: «La poesia è nuda offerta, “avida amante” che avvolge fremente come apoteosi d’una dolce condanna alla quale è lieve soccombere. La parola di Luisa Foddai si insinua nella mente, penetra nella carne viva, trafigge sull’invisibile altare d’una lirica crocifissione». Massimo Barile
  • Autore 6° classificato con l’opera «L’ombra della vita», Filippo Finardi, Bologna. Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Filippo Finardi, con originalità, offre un recupero memoriale d’un breve amore “eppure lungo quanto una vita”: le sue parole innalzano la sostanza invisibile che, un tempo, aiutava a sostenere il peso della faticosa e sofferta esistenza, che illuminava nel silenzio d’una stanza, che conduceva oltre le false apparenze e le illusioni. Erranti pensieri che cercano di frantumare la solitudine quando “declina veloce l’ombra della vita”». Massimo Barile
  • Autore 7° classificato con l’opera «Cadranno le stelle», Chris Mao, Ormea (CN). Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Chris Mao si sviluppa sulla linea di confine tra esperienze spirituali e l’amor terreno. Il giardino luminoso della chiesa, il profumo d’incenso, la “caduta delle stelle in un frastuono d’inferno”. Nella sua poesia è racchiuso l’intero percorso: gli occhi che brillano come benedizione, la promessa, l’atto di fede e la caduta. La carne ha il sopravvento». Massimo Barile
  • Autrice 8^ classificata con l’opera «E m’hanno visto bambina», Maria Frida Luccarini, Trezzo sull’Adda (MI). Questa la motivazione della Giuria: «Nel recupero memoriale di immagini ed emozioni, tra sofferti silenzi e faticose conquiste, v’è la condizione di donna che osserva il lungo e travagliato cammino, fino a “tappezzare gli occhi con sottili trame di sogni”. Le sue parole rendono fedelmente le profonde emozioni che diventano carne lirica». Massimo Barile
  • Autore 9° classificato con l’opera «Progetto improprio», Salvatore Scollo, Verona. Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Salvatore Scollo trae la sua forza dalle pieghe della vita: la visione della realtà circostante rimane sospesa nel tempo come se l’inerzia si impadronisse della mente. I frammenti esistenziali e le realtà osservate con indifferenza, sono simboliche constatazioni della propria condizione sospesa: “il basilico a cui non bado”, “le foto sparse negli album” e “lo sbrego nel muro non richiuso”. La mente desidera soltanto volare verso “impegni immaginari” perché, come scrive nella chiusa della poesia: “sino a quando tutto è da finire/sarò destinato a non morire”». Massimo Barile
  • Autrice 10^ classificata con l’opera «Paradiso», Rita Redaelli, Bergamo. Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Rita Redaelli è il sogno di una vita incantata, è la vibrante attesa di un “sorriso del giorno che si allarga dentro il cuore”. Nella lirica deflagra la voglia di vivere, di essere semplice creatura nella natura, di sentirsi presenza nella meraviglia del vivere: il cuore d’una simbolica dea pulsa della stessa bellezza “d’ogni cosa che vive” e splende come l’acqua, sostanza vitale “d’una gemma che sarà fiore”, respiro universale che diventa canto paradisiaco». Massimo Barile
  • Autore Segnalato con l’opera «L’essenza perduta», Filippo Celati, Ferrara. Questa la motivazione della Giuria: «Nel continuo conflitto dell’esistenza, tra ombre e passioni, Filippo Celati “sorvola la vera essenza”, si mette in ascolto di “voci” che provengono dagli abissi dell’anima: la follia della ragione e le emozioni tempestose si annullano in una caduta senza limite, nel profumo d’una salvezza lisergica e nel tormento davanti alle “porte della salvezza”». Massimo Barile
  • Autrice Segnalata con l’opera «Pensa», Floredana De Felicibus, Atri (TE). Questa la motivazione della Giuria: «La vita dopo la vita in un lento navigare nel tempo, abbandonando dietro di sé gli “sguardi stanchi” e le fatiche, salvando i sogni, regalandosi nuove possibilità. Approdare in nuovi mondi e inseguire rinnovati entusiasmi. La molteplicità delle mete, come in un universo da scoprire: il pensiero di Floredana De Felicibus sospinge in una visione sognante che diventa affascinante irrompere nell’ignoto». Massimo Barile
  • Autore Segnalato con l’opera «Mani di fanciullo», Franco Frainetti, Sezze (LT). Questa la motivazione della Giuria: «I “ricordi racchiusi nel cuore” diventano sostanza lirica che offre la temporanea rinascita delle emozioni d’un tempo andato. Franco Frainetti riconduce la sua poesia al lento fluire del tempo: debole luce che si spegne su quelle stesse pietre accarezzate quando era fanciullo». Massimo Barile
  • Autore Segnalato con l’opera «Sulla pagina bianca», Marco Galvagni, Milano. Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Marco Galvagni rappresenta il lento eclissarsi nel rifugio dove “giace inerme” la visione lirica che attende lo spiraglio di luce. La percezione della poesia, nella visione di Marco Galvagni, è palpito intimo, bagliore vitale che guida verso “nuove chimere”». Massimo Barile
  • Autore Segnalato con l’opera «Solamente umano», Andrea Polini, Livorno. Questa la motivazione della Giuria: «Nel sommesso recupero dei ricordi e della “traccia scura” dei rimpianti, nella poesia di Andrea Polini, tutto si perde in una “tenerezza muta”, in echi d’un amore non riconosciuto: riverberi d’un candore che ricerca un senso, il significato dell’umano “giogo del vivere”». Massimo Barile
  • Autrice Segnalata con l’opera «Via Fondazza 71», Silvia Secco, Bologna. Questa la motivazione della Giuria: «Poesia tra odore di salsedine e recupero memoriale d’una condizione esistenziale. La parola poetica di Silvia Secco si deposita, come velo salmastro, sulle immagini dell’intenso ricordo. Il profumo del tempo in cui “annegare” l’anima». Massimo Barile
  • Autore Segnalato con l’opera «Dolore muto», Stefano Tonelli, Milano. Questa la motivazione della Giuria: «Il dolore muto come annientamento, eliminazione della parola, soppressione d’ogni pensiero fino al “sonno di pietra”, nel buio cosmico d’una visione che non conosce la speranza. Stefano Tonelli crocifigge l’Uomo dopo straziante canto di dolore: un “gemito di sangue” che dilania la carne e annienta l’anima». Massimo Barile


Antologia del Premio letterario Poeti dell'Adda 2011


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