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Autori Vari


Antologia delle più belle poesie del Premio I Poeti dell’Adda 2010


Sommario

Ida AngeliciSvilen Angelov – Patrizia Azzani – Sergio Baldeschi – Francesca Batistoni – Maria Teresa Bonifazio – Elisabetta Buiat – Vincenzo Calò – Antonio Capriotti – Davide CautieroRoberto CavallaroOrnella Chirico – Erminio Cioffi – Fabio Colombo – Giuseppe D’Uva Cifelli – Antonio Damiano – Floredana De Felicibus – Giorgio De Luca – Mauro Domenella – Riccardo Fedeli – Marcella Ferraro – Luisa Foddai – Antonino Frattagli – Girolamo Galluccio – Stefania Galluccio – Simonetta Gini – Ripalta Giordano – Rossana Guerra – Roberta Iacobucci – Antonella Iannotta – Filippo Inferrera – Biagia La Foresta – Patrizia La Rocca – Beatrice Libonati – Mariano Luccero – Alessandro Lugli – Mario Mancini – Chris Mao – Claudio Marini – Isolina Merighi – Amedeo MillefioriniClaudia NicchioFrancesca Maria Nolfo – Carla Noro – Franca Palmieri – Manuela Pantazis – Tina Parotti – Donatella Pinardi – Andrea Polini – Augusta Potestà – Giovanna SalucciBarbara Santoni – Michele Sconza Testa – Klaudia Shkurti – Sara Staffolani – Ester Travaini – Valentina Turcutto – Angela Verardo – Raffaella Verga – Paolo Villa – Gino Zanette


Prefazione

La presente antologia raccoglie alcune poesie degli Autori che hanno partecipato al concorso letterario «Poeti dell’Adda 2010».
Le poesie attingono all’oceano di emozioni che rappresentano il continuo dispiegarsi della vita e rivelano il continuo svelamento del mondo interiore degli Autori: emergono la necessità vitale di mettersi in ascolto del cuore, l’intenzione di captare le più labili percezioni, il desiderio di inebriarsi delle meraviglie della natura, la volontà di rinnovare entusiasmi che sembravano sopiti.
E poi vi sono la sofferta condizione esistenziale da affrontare con coraggio, la fatica di vivere, l’abbandono delle presunte certezze e l’inevitabile difficoltà del nuovo percorso da intraprendere che conducono al ritrovamento di gemme emozionali nascoste chissà dove.
La trama del tempo che scorre inesorabile riporta in superficie le contraddizioni del vivere, le antinomie e le fragilità accompagnate dall’ardore delle passioni che offrono insperate pospettive.
Le parole diventano sostanza dell’esistenza per esprimere se stessi: ciò che è stato vissuto, sofferto, agognato e, finalmente, conquistato.
Dal salto nell’abisso all’estasi dei sensi, dalla malinconia alla gioia estrema, dalle negazioni del proprio essere all’espansione spirituale in una dimensione più alta, l’unica capace di superare le miserie umane.
Tutto si esplica in testimonianze appassionate e profondamente autentiche. L’energia della poesia conduce a confidare nella forza della visione lirica, quasi ad accertare che la poesia stessa può sfiorare la carne e, a volte, può anche incendiare l’animo.

Massimo Barile
Presidente della Giuria del premio


Albo d’oro della quindicesima edizione del Premio di Poesia I Poeti dell’Adda 2010

La giuria della quindicesima edizione del Premio di Poesia I Poeti dell’Adda 2010 presieduta da Massimo Barile, dopo aver esaminato e valutato i testi pervenuti, ha decretato come segue:

  • Opera 1^ classificata: «Al ponte levatoio» di Mauro Domenella, Castelfidardo (AN). Questa la motivazione della Giuria: «La lirica Al ponte levatoio esprime un sentimento doloroso che si arrende alla “polvere” del tempo. L’Autore assiste alla vita con le “spalle al muro” in una condizione in cui i “ricordi” sono “dissepolti dalla melma” e gli “alibi” dissolti davanti al destino spietato che travolge. Mauro Domenella è tremendamente efficace nel rendere liricamente pulsante la sua visione con una versificazione che toglie il respiro e innalza la Parola ad una dimensione spirituale» Massimo Barile
  • Opera 2^ classificata: «Nel buio quieto delle sere» di Filippo Inferrera, Ravenna. Questa la motivazione della Giuria: «La lirica si dipana in un gioco metamorfico tra desiderio d’amore e follia, solitudine ed abbandono al silenzio, frammenti di ricordi e realtà presente. Nel “buio quieto delle sere” emergono apparizioni e manifestazioni, tra accensioni memoriali e recuperi sognanti, estrapolati dall’errante condizione umana. Filippo Inferrera utilizza al meglio le evidenze significative del suo sguardo lirico» Massimo Barile
  • Opera 3^ classificata: «Sfollato per un giorno» di Gino Zanette, Godega (TV). Questa la motivazione della Giuria: «Nell’aggrovigliato filo conduttore dei giorni, che riconducono ad una vita sofferta e faticosa, vivono le parole trasportate dal vento delle stagioni dell’esistenza. Il poetico ritorno alla propria essenza diventa segnale e sigillo della propria consapevolezza. Gino Zanette recupera dal profondo della memoria una stilla di coscienza» Massimo Barile
  • Opera 4^ classificata: «Nuovi orizzonti» di Sergio Baldeschi, Montecerboli (PI). Questa la motivazione della Giuria: «Il sottile confine che separa la realtà dalla dimensione immaginifica, prende corpo “nell’officina dimessa” del fantastico dove regna il “naufragio” nella “consapevolezza dell’agire”. Nel “sudario dei sentimenti” v’è la sostanza della vita, la materia del vivere, solida come cemento, sempre accompagnata dall’invisibilità del mistero. Nella creazione lirica di Sergio Baldeschi, tutto si espande e si alimenta di nuova energia, fino alla presa d’atto dell’oscillazione dell’anima che aspira a “nuovi orizzonti”» Massimo Barile
  • Opera 5^ classificata: «Anatema» di Davide Cautiero, San Sebastiano al Vesuvio (NA). Questa la motivazione della Giuria: «Nelle deviazioni dell’esistenza tutto deve essere vissuto sulla propria pelle. L’amore e il ricordo, la fuga come “ombra solitaria” con il “cuore d’un pellegrino” che ricerca le verità. Davide Cautiero graffia la ruggine sul cuore, fagocita il gelido respiro che muore in gola, si insinua nella fibra dell’esistere» Massimo Barile
  • Opera 6^ classificata: «Ballata triste dell’amor rubato!» di Luisa Foddai, Guspini (CA). Questa la motivazione della Giuria: «La poesia proprio come una “ballata triste dell’amor rubato” si insinua nel cuore. La lenta infiltrazione mette in ebollizione il sangue. Tutto è disperso tra “abissi di piacere”, inchiodato all’espiazione finale, trafitto da un “tormento”. Un volo lirico “beffardo”, saziato eppure ancora affamato. Luisa Foddai ne fissa i limiti e poi ne stravolge i confini» Massimo Barile
  • Opera 7^ classificata: «Tra il destino e il respiro» di Andrea Polini, Livorno. Questa la motivazione della Giuria: «Nello “sfumare della vita”, tra illusioni e mutamenti, tra “destino e respiro”, Andrea Pollini riaccende il sogno imperfetto su fogli di “tempo immobile” con una lirica che oltrepassa l’ordine oscuro del cielo e l’illusorietà del vivere» Massimo Barile
  • Opera 8^ classificata: «Approdo all’infinito» di Floredana De Felicibus, Atri (TE). Questa la motivazione della Giuria: «Nel continuo scandaglio alla ricerca d’una possibile risposta ai numerosi interrogativi, assumono posizione dominante le parole estratte dal tempo, sagomate dalle ombre esistenziali, rapite dal silenzio delle attese. Floredana De Felicibus penetra nella clessidra del tempo alla ricerca d’un approdo che lenisca il fuoco dell’anima» Massimo Barile
  • Opera 9^ classificata: «Linea d’orizzonte» di Chris Mao, Ormea (CN). Questa la motivazione della Giuria: «In un mondo dove la verità si dissolve, tra dimenticanza e confusione, tutto è finzione che si insinua nella realtà equivoca e conduce alla follia: non rimane che la “ribellione” per liberarsi da questa condizione che incatena alla falsità. Chris Mao opera nella sostanza del reale e plasma l’ipotetica risoluzione» Massimo Barile
  • Opera 10^ classificata: «Certe volte mi sento un angelo» di Patrizia Azzani, Saronno (VA). Questa la motivazione della Giuria: «La poesia vive in una sospensione tra “terrestri esultanze” ed “elemosine d’amore”. È un canto d’amore che non trova risposte e non giunge al culmine d’una comunione perfetta ma “sfiora” appena le ali di una donna che diventa “angelos” simbolico, intermediario tra evanescenze e celestiale silenzio» Massimo Barile


La cerimonia di premiazione si è tenuta nella città di Melegnano (Milano) con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale Assessorato alla Cultura e Identità il giorno 29 gennaio 2011 presso l’Auditorium «Recagni» della Scuola Sociale Accademia delle Arti in via Marconi 21 a Melegnano.


Antologia del Premio letterario Poeti dell'Adda 2010


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