Antologia del Premio Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2017

di

Autori Vari


Autori Vari - Antologia del Premio Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2017
Collana "Le Schegge d'Oro" - Le Antologie dei Premi Letterari
15,5x21 - pp. 54 - Euro 10.00
ISBN 978-88-6587-8361

Clicca qui per acquistare questo libro

Vai alla pagina degli eventi relativi a questo Autore


Antologia delle più belle poesie del Premio Il Giro d’Italia delle Poesie in Cornice 2017


In copertina: Background collection Dmtry Remesov – fotolia.com


Antologia del Premio Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2017



Francesca Danese


Monti, tra battaglie e pace

Il profilo nero dei monti
il blu del cielo
e una stella.

Il più bel paesaggio di sempre e
di mai, di popoli che lo vivono,
di genti che lo sperano;
che la luce non sia
di cannoni ma
di luna.

Sui pendii più dolci e più cupi
di tempi in cui gli Alpini
non cantavano in coro
ma correvano tristi
senza un istante
per piangere
o salutare,
sguardi,
cenni.

Sui ghiaioni rumorosi di pietre,
bianchi come tempeste, neve
inesorabile, rimane lei,
gelida all’alba e
verso sera;
ovunque.

Il profilo nero dei monti
il blu del cielo
e una stella.



Anna Di Lollo


Dagli astri cullata

A sera, la notte si ricama magicamente
di tante lucine che stuzzicano la mente.
A uno a uno, galassie e astri si accendono,
come lampioni a testa in giù che dall’alto pendono.
Pare quasi che Madama Luna,
la gran Signora che del blu è una,
abbia intessuto d’aureo filamento
ogni più remoto angolo del firmamento.
Si vede l’Orsa che guida da sempre i marinai,
per evitar loro ogni genere di guai.
Con immenso splendore brillano Sirio e Venere,
che tutte le altre, in confronto, riducono in cenere.
Attraverso il triangolo della luminosità
tra Vega, Deneb e Altair v’è regalità,
chè di leggende, fiabe e miti,
sin dall’alba dei tempi son stati investiti.
E poi i legami, quanti, a centinaia
si snodan fra le stelle, persino a migliaia;
per questo, per ogni caro perduto quaggiù,
finiamo per accendere in alto una luce in più.
Ma ci vuole cuor di drago
per restar impressa “immago”,
rivestendo di grande purezza
una dolce volta di siffatta bellezza.
Dinanzi a una maestosità tale,
un immane stupore mi assale;
non satellite, ma centro nevralgico mi rende
dell’intero universo, che dalla Via Lattea si estende.
Così m’abbandono dagli astri cullata,
da polvere di stelle addormentata;
fino a che il Sole verrà da Elio fuori trascinato,
potrò sentirmi protetta da ogni pericolo in agguato.



Susy Gillo


Scogliere Taormina

Scogliere si scontrano Si espandono Si muovono come fantasmi riflettono i nostri vissuti nelle turbolenze di passate vite
Vite che vivono emozioni nuove
Nell’imbrunire di tacite fobie si muovono lente nel piacere del momento
E si incamminano vogliose nell’attimo delle passioni.
Il frugale sgomento emana toni sarcastici E si muove per lidi incontaminati
per sentire sensazioni che vivranno e si ciberanno di nuovi vissuti
L’Amore vivrà tra deliri Si ciberà di nuove emozioni
Corpi vivranno aldilà delle tue paure Si sazieranno dei tuoi piaceri
Si inoltreranno in nuovi stimoli E vivranno oltre l’Eterno
TAORMINA
Scogliere affilate emergono prepotenti
dallo specchio azzurrognolo fosforescente
Gli alberi fanno a gara per apparire
al meglio nella loro maestosa cromaticità
La sabbia costiera si affaccia timida
nell’abbraccio per non disturbare
il Sorriso dell’espressione più magica
della Natura
Che Qui
Si atteggia a paradiso
Taormina vive nel sorriso di una Dea
che ha voluto esistere per non morire.

Taormina 24 Agosto 2016 11,46



Rosario La Greca


Vieni, sii la mia luce

(Lirica dedicata a S. Teresa di Calcutta)

Il Signore Gesù nella Sua infinita bontà
le prese la mano, sussurrando dolcemente:
«Vieni, sii la mia luce»,
una luce radiosa che irradia
limpidi bagliori di speranza e carità.

Con ardente fervore e generosità
e con l’anima colma d’immensa umanità,
donò con un «sì»
il suo umile cuore
all’amore del Signore.

Per Lui, unico suo bene,
si vestì di misericordia e tenerezza
e con occhi amorevoli di madre,
accarezzò il dolore dei fratelli sofferenti
che incontrò nel suo cammino.

Con un sari bianco bordato d’azzurro
e la luce del suo sorriso,
attraversò sentieri ripidi e faticosi
e accese i cuori afflitti
col calore della sua carità.

«Vieni, sii la mia luce»,
le sussurrò dolcemente il Signore Gesù…
una luminosa messaggera d’amore
e di fraternità,
che ora rifulge di vera santità.



Elide Mancini Fiorenza


Lontananza e perdono

La felicità regna
sul trionfale trono della sincerità.

Lampante verità
e caducità di parole.
Il mio alloggio demolito e
riedificato mille volte
denigrato da un’imperscrutata
strage d’intenzione.
Ferita
da miserie
deturpanti.
Ingannata in un giorno lontano.
Evoluzione, solo agognata,
d’emozioni in
luminosi sentimenti incorrotti.
Dolorante il petto
nel chiarore del fallimento.
Delusione. Assenze d’ampiezza
di più alti benefici.

Un giorno, rimessa in piedi
dopo che tutti mi
pensavano sconfitta,
io,
alla testa dell’armata
ringrazierò dell’onore concessomi.
Lontananza e perdono!
Io e te.



Liliana Paisa


Le distanze

Non sappiamo misurare le distanze
tra ciò che non ha un nome, un tempo.
Mettiamo un recinto tra noi e questo vicinato,
inchiodano la Via Lattea nelle bacche di ginepro,
strappiamo noi stessi e guardiamo senza pietà
il guardiano della mente.
Lui non ha un faro, nemmeno una torcia
è fatto dai brandelli di una vita.


Surreale

Guardo la bellezza dritto negli occhi e mi immagino
parte della sua delicata pelle.
Bellezza di ciò che tocca noi quando l’animo non è a casa.
Va lontano, evaso nelle terre da scoprire
dove il sale delle onde copre i sensi rimasti nella gabbia di vetro.
Brucia il tramonto nei granelli di sabbia, nei colori degli occhi
e nelle costellazioni ancora non nate.
Guardo la bellezza, lei libera l’anima,
questa traccia sabbiosa sulla luna,
sulle stelle e corpi che non hanno conosciuto ancora il tempo.


I tuoi pettirossi

Ho contato i tuoi pettirossi,
uno per uno.
L’ultimo è rimasto nell’asse del silenzio,
nella mappa dei pensieri che migrano.
Ha lasciato la sua vecchia piuma: bussola
per la tua immaginaria stagione.
Ho contato i tuoi pettirossi.
Stavano tutti bene nel tuo orgoglio,
badavano all’azzurro rimasto sulle palpebre.



Lucio Postacchini


Ricordo d’un sorriso

Un sorriso di fanciulla
Si può dimenticare
Inver per tanto tempo,
E può destare infine
Intensa nostalgia.
Infanzia e giovinezza
Son nostre primavere:
Le uniche che abbiamo,
Ma quando son presenti
Fuggono veloci,
Giammai noi le vediamo.
Natura nostra infonde
Aneliti, speranze,
Sospiri d’amore e brame;
Così passiamo il tempo
Coi nostri assilli vani.
Quando giungono i ricordi,
Allora noi capiamo,
Che il doman non ci darà
Quel che avemmo nel passato.
Ecco, riappare
Un sorriso di fanciulla
Ascoso a nostra mente
Da tempo assai lontano,
Quasi a voler serbare
Bellezza e innocenza.
Allora il cor non vide;
Ma or vede, nostalgico,
E di piacevoli sentimenti
Pure s’avvolge.



Luciana Scaglia Grenna


Voglia di riscossa…

Il riposo eterno
ora, ti spetta di diritto.
Dopo aver lottato strenuamente
a denti stretti e
…in silenzio
ti sei dovuta arrendere.
Una grande riconoscenza
ti è stata attribuita
dai tanti che ti hanno
voluto salutare
per l’ultima volta.
Di te, ricorderemo sempre
la voglia di lottare,
di cercare di dare una mano
a chi era in affanno
e… aveva paura di mostrarsi.
Tu, invece, sei sempre stata
in prima linea
e hai invogliato tutti
ad uscire dal guscio
in cui era piacevole
…crogiolarsi…
ora dormi e…
continua a dormire
serenamente!



Enrico Trivoli

a zia Anita Sellaro.


Scherzettino

I tuoi capelli ora li vedo rossi
ma i tuoi occhi sono sempre neri
e di fuoco ardente
la tua pelle è sempre di magnolia
e la tua voce bianca rompe la monotonia del mondo
dolce suadente impertinente scostumata
bizzarra
con la melodia piacentina
proveniente da profondi abissi di tenerezza
del tuo essere bambina (quale sei)
e vecchia
e smaliziata
e morbida come il cuore di una castagna bene cotta
(stracotta)
gentile come una farfalla
forte come una negriera (che poi sei)
delicata come un uccellino
forte come una cavallina
vibrante come un moscone
deliziosa come una soubrette
sinuosa come una libellula
seccante come una mosca
autoritaria come una mosca cocchiera
fresca come uno zèfiro
maliziosa come una strega e sincera come una farfalla
amorevole come una bimba
vezzosa e civetta e cinica e appassionata
aggressiva come un vento d’inverno e invadente e calda come questo luglio
e di ghiaccio e liquida
sobria
ridente come una sciocca
saggia come una vecchia
dolce come una bimba di latte
bruna bionda rossa verde.

Nota: Da “Lauriane”. Anni 1970 (E.T.).


Se sei interessato a leggere l'intera Opera e desideri acquistarla clicca qui

Torna alla homepage dell'Autore

Il Club degli Autori - Concorsi Letterari - Montedit - Consigli Editoriali - Il Club dei Poeti
Chi siamo
La Rivista
La voce degli Autori
Tutti i nostri Autori
Per iscriversi
ClubNews
Il notiziario gratuito
Ultimi inserimenti
Homepage
Per pubblicare
il tuo 
Libro
nel cassetto
Per Acquistare
questo libro
Il Catalogo
Montedit
Pubblicizzare
il tuo Libro
su queste pagine