Antologia del Premio Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2012

di

Autori Vari


Autori Vari - Antologia del Premio Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2012
Collana "Le Schegge d'Oro" - Le Antologie dei Premi Letterari
15,5x21 - pp. 72 - Euro 18,00
ISBN 9788865872642

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Antologia delle più belle poesie del Premio Il Giro D’italia Delle Poesie In Cornice 2012


In copertina: Illustrazione di © Dmitry Remesov – Fotolia.com


Antologia del Premio Il Giro d'Italia delle Poesie in cornice 2012



Anna Dusca Bassignani


Se volessimo cambiare il mondo…


Se volessimo cambiare il mondo
dovremmo capovolgerlo, svuotarlo,
denudarlo di tutti gli orpelli
tornando all’essenziale:
il sole, la luna, le stelle,
la terra, l’acqua e l’aria…
dovremmo morire
per rinascere a vita nuova,
dovremmo spogliare noi stessi
delle nostre vanità,
dovremmo imparare di nuovo
lo stupore dei bambini
dinanzi al sole che tramonta
o mentre il vento lieve
porta sui loro visi
minuscole gocce d’acqua
rubate all’impeto di una cascata…
dovremmo chiederci,
guardando un fiore,
da quale mente eccelsa siano nate tali forme,
sì ben composte ed armoniose.
O forse, dovremmo sederci
ed ascoltare il nostro cuore,
semplicemente…
perché è da lì che tutto nasce
ed è lì che tutto torna,
ogni giorno,
in ogni istante…
se volessimo davvero cambiare il mondo.



Enrico Bonfiglio


Pagliacci


Ho parcheggiato la mia vita nel luogo più buio dell’anima,
sotto un salice piangente che nasconde un sole stanco
che si rifiuta di sorgere.
Datemi una scala per appoggiarla alle nuvole,
per risalire dal fango e poter giocare con le stelle come facevo da bambino.
E poi saltare nel vuoto con ali di gabbiano e sentirmi libero
da preconcetti e falsità
e poter volare verso la via più stretta della mia città,
dove ho incatenato la speranza ad una cancellata arrugginita
da ipocrisie e banalità.
Infine,
correre dietro le quinte del teatro e tagliare i fili dei burattini e abbracciare finalmente me stesso,
triste…
come un clown davanti ad un pubblico addormentato.



Mario Corbetta


Uomotrenouomo


Ma dove te ne vai
Con tutto quel rumore
Tu corri corri corri
Ma non puoi
Sceglierti la via
Le strade parallele
E all’orizzonte punto
Lontano l’unione.


Ma dove te ne corri
Con tutto quel rumore
Il punto tu lo vedi
E corri e corri e corri
Ma sempre si allontana
E alla distanza
Fermo resta ad aspettarti
Ma dimmi tu
Che strada è questa
Che ovunque porta
E in nessun luogo resta
Tu mi ricordi
Un’amante posseduta
Il tempo necessario
Ma vedi amico mio
Chi ti cavalca è conscio
Solo di cavalcarti
E quando poi
ti lascia
Non sa più dove andare
Ma tu sei fortunato
A differenza loro
Un punto fermo l’hai
Anche se amico
Mio lo raggiungerai.




Jolanda Fassina Smaniotto


Vento impetuoso di poesia


Sola come foglia
sollevata dal vento
mi conduco
nell’impetuoso vento
di POESIA!


Oppressa la Fede
sopra gli altari
sovrana predomina
la POESIA!
E nel nuovo giorno
il sole splende
ALTO!
Il vento
tra i capelli
filtrando
con raggi messaggeri
di luce
spazza pensieri
di rovo.
Tra l’erba
ancora verde
tremulo s’affaccia
nuovo
il fiore di croco
Mentre io cammino
dentro la tua ombra
riprendo il fiato
che questo vento
impetuoso di POESIA RINNOVA!




Fabio Follini


Il vino delle emozioni


Il vino,
Succo prezioso delle uve,
Rosso rubino, rosso sangue…
Inebria le menti e le coscienze.
Succo di piacere!
Io, figlio di Bacco,
godo di questo piacevole nettare,
compagno di feste.
Succo disinibitore dell’atto d’amore…
La bevanda del sognatore…
Tu che consoli l’uomo dai dispiaceri!
Tu che rallegri i cuori tristi!
Fammi affogare in una bottiglia
gioie e tristezze.
Bevanda sia dei forti che degli emarginati,
io ti consumo fino all’ultima goccia…
E vedo riflesso dentro un bicchiere
un mondo migliore…
dove non esiste dolore.




Antonella Padalino


Madre


Madre,
di luce risplende il tuo sguardo,
il tuo viso segnato,
osservo.
Di anni passati ne ha tanti,
di gioie infinite donate
ne è colmo il sorriso.
Sapienti le tue parole,
in ogni momento di vita,
pacate, precise,
sanno ancora consolare
il mio penare.
Nel tuo sguardo sicuro
Si perde il mio
E sa,
che tu sei ancora lì,
pronta ad accoglierlo e ad ascoltarlo.
Solo adesso che, anche io sono madre,
ho capito la luce
che illumina il tuo viso,
il segno degli anni passati,
la tenerezza dei tuoi abbracci
e la pacatezza delle tue parole.
Mi dici sempre:
«Figlia, non può mai essere sempre sera
o sempre giorno,
ma è solo con l’alternarsi del sole e della luna,
delle stelle e del buio
che ciascuno di noi,
perde la noia e ritrova la vita».




Mirko Pierpaolo Papirii


Solitudine di un addio


E così ci lasciammo
Duro e crudele il pianto
In quel dì afoso d’agosto
Ch’ancor oggi porto nel cuore
Tristi lacrime scendevano
Giù dalle gote
Nascondendo il volto
Ad un dolore sordo
Mentre i minuti passavano silenti
Lasciandomi da solo
Il mondo intorno indifferente


Ancora ricordo la leggera brezza
Le poche parole e il bruciar del sole
Ma soprattutto non m’abbandona mai
Il tormento dell’alma mia
nel rimembrar quegli aghi


Poi quell’addio sì silenzioso e muto
Troncato ogni tanto da un piccolo singulto
Un saluto timido e sommesso
Per un qualcosa che sentivo perso


E non c’era un perché né una ragione
Perché mi dovessi svegliare da quell’illusione
Di un mondo diverso e sincero
Dove amicizia diventasse amore.


Certo non serbai mai né serbo e serberò
Rancore neanche odio
E proprio oggi che splende un nuovo sole
Al tuo ricordo silenzioso e muto
Io lascio sempre un posto qui
Dentro il mio cuore




Antonella Proietti


Mille passi


Ti guardavo andare via
E carta vetrata passava sul cuore
Eri a tre passi da me


Ti guardavo andare via
E cento pugnali ferivano il fianco
Cinque passi lontano da me


Ti guardavo andare via
E un bruciore diffuso invadeva le spalle
Già venti passi distante


Ti guardavo andare via
E un lieve rossore scaldava il mio viso
I passi oramai cinquantuno


Ti guardavo andare via
E il peso sul cuore sembrava leggero
Cento passi lontano da me


Ti guardavo andare via
E a mille passi da te
Ho sentito volare via la cornacchia


E allora mi sono voltata
E sono andata via




Domenico Ruggiero


Poesia lipogramma
in A-U: Forse il silenzio


Forse il silenzio
interrompe l’onere delle pene


premendo verso posti infiniti
e sciogliendo enigmi indefiniti.


Risolve verbi
con lemmi in tre dimensioni


e condivide spicchi di senno
con i vertici dell’intelletto.




Luciana Scaglia Grenna


….Lumicino….


Una stanza in penombra
un flebile lumicino
faticosamente continuava
ad emanare tutto intorno
una luce ballerina.
Una folla di persone
davanti a quel vetro
che non dava speranza.
Quel lumicino aveva però
una forza incredibile
e continuava a emettere
una luce fioca.
Dopo minuti,ore,giorni,
settimane, mesi, anni
quel lumicino ha continuato
ad essere
ed è diventato finalmente
una luce radiosa
che vuole illuminare.




Dory Terraneo


Bambina


Una bambina danza
su un tronco d’albero adagiato sulla riva del lago;
l’etereo abitino rosa d’organza dondola con lei.
Seduto sulla estremità del tronco
un bellissimo bimbo biondo piange.
La bimba si avvicina,
con l’angolo del vestitino asciuga quelle lacrime,
con manine delicate gli carezza il visino.
La bimba non danza più,
ma il bimbo ha smesso di piangere.
Insieme camminano sui viali della memoria,
cogliendo petali di fiori dimenticati dal sole.
Dita intrecciate si raccontano…
storie lontane di giocattoli strani
di bambole, carri armati e teatrini
Dita che si sfiorano, s’accarezzano
trasmettendosi tutta la tenerezza
dell’infanzia e del primo amore
Dita che si stringono dolorosamente
con grande forza e coraggio
in uno struggente momentaneo addio
e tenendo nel cuore…
Il soffio di un amore innocente senza fine.




Volo


Un volo di gabbiani dal mare
un vento audace dagli alti pini
corrono veloci dal mio universo
verso terre lontane dai cieli nuvolosi,
dove albergano freddo e solitudine
portando la gioia e la speranza
di brevi intensi attimi d’amore.




Petali


Due baci leggeri
due petali d’infinito
su labbra indimenticate



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