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Antologia delle più belle Poesie del Premio Città di Montegrotto Terme 2020




In copertina: Poetry-album foto di Lolame da Pixabay




Indice


Prefazione a cura di Francesco Salata – Albo d’Oro del Concorso – Fotografie della premiazione – Linda Baggio – Gigliola Barison – Giuseppe Berton – Marco Bottoni – Graziano Burattin – Donatella Chiorboli – J. Van Der Berg – Gianluca Conighi – Antonio Costantin – Lucianamaria Curti – Vittorio Di Ruocco – Giulia Felicioni – Morena Festi – Antonio Fiorito – Marilena Forestan – Maria Grazia Franceschetti – Federico Furlan – Cristina Gaiani – Massimo Gatto – Raffaele Gianni – Lucia Ingegneri – Betti Laura Iona – Giuseppe La Rosa – Rachele Lago – Elisabetta Liberatore – Dario Marelli – Pietro Agostino Masotti – Adelino Mattarello – Attilio Muscolino – Andrea Camillo Giorgio Nata – Liliana Paisa – Maria Teresa Pannunzio – Ettore Pezzetti – Maria Teresa Piccardo – Veronica Polegato – Annalisa Potenza – Anna Maria Ronchin – Domenica Sammaritano – Tiziana Sartorati – Giovanni Sato – Gian Paolo Simonato – Nicoletta Squarcina – Veronica E. Torres – Arianna Zanette




Il Premio di Poesia Città di Montegrotto Terme


Da molti anni faccio parte della Giuria del premio di poesia “Olympia”, ora diventato “Città di Montegrotto” ed ogni volta mi si ripresenta la domanda: che cosa spinge tante persone in tutta Italia ad aderire a questa iniziativa e a mandare le loro composizioni poetiche?
Insomma, che cosa le spinge a scrivere poesie? Che cosa urge nell’intimo del loro animo?
Certo ognuno avrà la sua risposta, le sue personali motivazioni, ma mi piacerebbe cercare insieme con voi un filone sotterraneo comune, trasversale, addirittura universale per quanto possibile.


La prendo un po’ alla larga.


Dalla fisica tra-dizionale abbiamo imparato che quello che sembrava l’in-divisibile (a-tomo) mattone della realtà, in realtà è divisibile, eccome! Protoni, elettroni, neutroni in perenne movimento, in attrazione e repulsione reciproca. Altro che indivisibile e fisso!
Per non avventurarci poi nella fisica quantistica fino al Bosone di Higgs.
Ora, se dall’infini-tesimamente piccolo passiamo al quasi infinito universo, scopriamo che tutto obbedisce a questa legge di attrazione e repulsione, a questa relazione reciproca: astri, pianeti, satelliti… Potremmo dire che nulla è immobile, staccato, assoluto (ab-solutus significa sciolto). Dunque esiste in natura una corrispondenza intima fra il tutto e il singolo, e il testo rivelatore di Baudelaire l’aveva già intuito nel suo mirabile componimento “Corrispondenze” quale trasposizione poetica di questa realtà, dove la natura è vista come un tempio vivente, una foresta di simboli che solo il poeta, grazie alla sua sensibilità e veggenza, può decifrare.

Ma noi, noi esseri umani, come ci poniamo in questo filone di corrispondenze?
È chiaro che anche noi obbediamo alla stessa legge della relazione:
– ognuno di noi è figlio/a e può essere padre o madre, fratello o sorella, nonno/a, zio/a ecc.
– ognuno di noi è inserito in una comunità civile, sociale, politica…
Dunque ci sentiamo vivere pienamente solo se entriamo in relazione, in comunicazione con gli altri.
E questo è tanto più vero oggi, in questi tempi di pandemia, dove ci accorgiamo, quasi increduli, della mancanza dei contatti fisici con le altre persone, della insostituibile quotidianità dei gesti più banali come una stretta di mano, quando invece, per via di un virus invisibile quanto pericoloso, ci sono impediti gli approcci, gli appuntamenti, gli assembramenti.


Diversi, abbiamo detto, sono i modi con cui posso relazionarmi: uno sguardo, un abbraccio, un sorriso, una lacrima, un emoticon sul telefonino, una parola… ma la forma più alta di comunicazione – a mio modo di vedere – rimane l’Arte, in tutte le sue forme: la Musica, la Pittura, la Danza, la Cinematografia, la Letteratura e… la Poesia.
Ecco dove volevo arrivare: scrivere poesie – cioè entrare nel filone dell’Arte – è una forma di comunicazione ALTA, perché tende ad essere universale, coinvolgendo non solo la mente degli autori e dei fruitori, ma anche il cuore, le emozioni, la fantasia:
– la parola viene scelta per la sua pregnanza, musicalità, risonanza, connotazione
– il verso è ritmo
– e le metafore, le similitudini, le figure di suono e di significato non sono altro che la chiave per aprire orizzonti nuovi, a volte inesplorati. E tutto ciò concorre a soddisfare questa esigenza profonda di comunicazione, questo inserirsi nel flusso universale di relazioni che governa il mondo.
– Perciò, care amiche e cari amici della poesia, continuate a scrivere e a partecipare…


Prof. Francesco Salata
Membro della Giuria del Premio




Albo d’oro della terza edizione del Premio Internazionale di Poesia Città di Montegrotto Terme 2020


La Giuria della III Edizione del Premio Internazionale di Poesia Città di Montegrotto Terme 2020, composta da:
Paolo Carniello (Assessore alla Cultura e Solidarietà del Comune di Montegrotto Terme, scrittore e poeta, presidente del premio, fondatore e Presidente del Cenacolo dei Poeti Euganei),
Prof. Francesco Salata (docente materie letterarie Licei ed Istituti tecnici commerciali),
Prof. Adriano Smonker (storico, ricercatore e scrittore.
Fondatore del «Wigwam Circolo Vecchioponte»),
Professor Alessandro Cabianca (saggista, romanziere,
poeta, fondatore di varie Associazioni culturali),
Gianluca Versace (Giornalista, conduttore del talk show
“Notizie Oggi” in onda su Canale Italia),
Rosanna Perozzo (Poetessa, Conduttrice radiofonica),
Claudia Palombi (Attrice, Scrittrice, Teather Coach), e Lucia Rosso, dopo attenta analisi delle opere pervenute, rende nota la seguente graduatoria conclusiva:

Opera 1^ classificata: «La sposa bambina» di Maria Grazia Franceschetti, Rovigo.
Questa la motivazione della Giuria: «Tema toccante questa poesia dal titolo “La sposa bambina”, purtroppo di estrema attualità, nei secoli andati diffuso anche in Europa ed ora vera piaga sociale presso alcune popolazioni africane ed orientali. L’autrice descrive con accorata tristezza l’infanzia negata ad una bimba di soli nove anni destinata al matrimonio e stigmatizza con accenti efficaci l’incubo e il dolore cui ingiustamente è destinata a soggiacere» Adriano Smonker

Opera 2^ classificata: «Non è giorno…» di Marco Bottoni, Castelmassa (RO).
Questa la motivazione della Giuria: «Un sentimento delicato e pudico pervade questo breve componimento, concepito alla maniera del “dolce stil novo”, dove la donna amata è vissuta come un’immagine eterea, agognata ma al tempo stesso lontana e quasi irraggiungibile» Adriano Smonker

Opera 3^ classificata: «Il cielo in testa» di Liliana Paisa, Fabriano (AN).
Questa la motivazione della Giuria: «Con malcelata ironia, a cominciare dal titolo, ma anche con acutezza di immagini, questa breve poesia accenna a quanto di strano e incomprensibile stia oggi succedendo nel mondo, senza che nessuno di noi, comuni mortali, sappia ancora darsene una spiegazione» Adriano Smonker

Opera 4^ classificata: «Elogio delle piccole cose» di Dario Marelli, Seregno (MB).
Questa la motivazione della Giuria: «In questo breve componimento tutto in versi endecasillabi l’autore, alla maniera di un Guido Gozzano crepuscolare d’altri tempi, vuole esprimere la sua filosofia di vita fatta di cose semplici, genuine, assaporate giorno per giorno fino in fondo, in controtendenza con la voglia smodata, imperante al giorno d’oggi, di mostrarsi a tutti i costi sempre “à la page”» Adriano Smonker

Opera 5^ classificata: «Camminare nel vento» di Betti Laura Iona, Torino.
Questa la motivazione della Giuria: «Dedicato alla leggerezza e alla spensieratezza questo breve componimento poetico ci induce a soffermarci, una volta tanto, sulle note liete della vita, invitandoci a lasciarsi andare, per un secondo almeno, dolcemente cullati nel vento» Adriano Smonker

Opera 6^ classificata: «Un piumino…» di Cristina Gaiani, Villanova di Camposampiero (PD).
Questa la motivazione della Giuria: «Vi è come una nota sbarazzina in questa poesia, di una lei che appare furtiva avvolta in un alone di luce, vaporoso quanto enigmatico, che si fa beffe del buio, anzi se ne serve come fondale di scena per mettere ancora di più in risalto la sua immagine “d’incanto e delizia”» Adriano Smonker

Opera 7^ classificata: «Tornerò a cercarti tra le foglie» di Vittorio Di Ruocco, Pontecagnano (SA).
Questa la motivazione della Giuria: «Lungo poema in endecasillabi per cercare di ricucire, attraverso il perdono e l’oblio, un rapporto d’amore con la persona amata, rapporto che nel tempo è andato perduto ma mai dimenticato» Adriano Smonker

Opera 8^ classificata: «Silenzi» di Adelino Mattarello, Chieri (TO).
Questa la motivazione della Giuria: «In questo breve componimento poetico l’autore rivive sommessamente i suoi trascorsi non sempre facili con la persona amata scegliendo, come espiazione, il silenzio ed il perdono» Adriano Smonker

Opera 9^ classificata: «Io spero che il mondo» di Andrea Camillo Giorgio Nata, Cuneo.
Questa la motivazione della Giuria: «Questo lungo poema suona come l’implorazione di una presa di coscienza di un mondo malato che l’autore vuole tentare di guarire attraverso i versi di un sognatore ancora aperto alla speranza» Adriano Smonker

Opera 10^ classificata: «Incontrarsi» di Giuseppe La Rosa, Montecchio Maggiore (VI).
Questa la motivazione della Giuria: «Un desiderio ardente di assoluzione del passato per potersi incontrare di nuovo dopo essersi a lungo lasciati. Ecco il messaggio di questa poesia, lanciato come in una bottiglia, senza sapere se davvero arriverà a destinazione» Adriano Smonker

Opera Vincitrice del Premio Speciale “Natura – I Colli Euganei – Città di Montegrotto Terme”: «Profili» di Antonio Costantin, Cantalupa (TO).
Questa la motivazione della Giuria: «Questa poesia disegna in pochi versi, con grazia di immagini, la nascita dei colli spuntati su dalla pianura, un po’ come la nascita di Venere dal mare, un inno alla natura sorprendente e gioioso che ci lascia stupiti, come uno spartito musicale sempre nuovo suonato “dal variare delle stagioni”» Adriano Smonker

Opera Vincitrice del Trofeo Donna: «Malinconie del cuore» di Morena Festi, S. Matteo Decima (BO). Questa la motivazione della Giuria: «Un’emozione intensamente vissuta e descritta in due semplici versi, con una perfetta trasposizione simbolica di immagini che noi chiamiamo metafora, plasticamente incorniciata nelle pagine di un libro in un uggioso giorno autunnale. Una specie di “M’illumino d’immenso” all’incontrario, di ungarettiana memoria» Adriano Smonker




La premiazione della III Edizione Concorso Internazionale di poesia Città di Montegrotto Terme 2020 si è svolta presso la Sala IAT in via Stazione, 60 a Montegrotto Terme sabato 24 ottobre 2020 alle ore 17,30. Online le fotografie sul sito www.club.it.




Erano presenti i membri della Giuria, il presidente del Club degli autori Adriana Montefameglio e Antonella Montefameglio titolare della casa editrice Montedit. Il musicista Gianluca Rebellato ha intrattenuto i convenuti suonando la sua particolarissima “cigar box guitar”.




Si ringrazia l’Amministrazione Comunale di Montegrotto Terme che ha notevolmente contribuito alla crescita di questo evento per il terzo anno consecutivo, portando avanti nella città di Montegrotto questa importante manifestazione che vede partecipare Poeti da tutta Italia e anche dall’estero.


Antologia delle più belle Poesie del Premio Città di Montegrotto Terme 2020


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