Antologia del Premio letterario Città di Melegnano 2011

di

Autori Vari


Autori Vari - Antologia del Premio letterario Città di Melegnano 2011
Collana "Le Schegge d'Oro" - Le Antologie dei Premi Letterari
15,5x21 - pp. 56 - Euro 18,00
ISBN 978-88-6587-2130

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Antologia del Premio Città di Melegnano 2011


In Copertina: Dipinto di Paolo Marchetti da Livorno «Il mercato di Melegnano», particolare, 2004, olio su tavola, 50×30 cm


Antologia del Premio letterario Città di Melegnano 2011


Renzo Bellissimo

Padre

E dopo un lungo sospiro
cadde l’ultimo
granello di sabbia.

Il tic tac dell’orologio,
che volevo fermare
un attimo prima,
non cessava
lasciando dolore immane
in chi resta.

Nel letto d’ospedale
macerie di ossa
in un corpo
che più non riconosco.

In quell’istante
lo vidi mettersi in cammino,
senza far rumore,
umile come sempre
e
voltandosi sorridendo
mi sussurrò:

Avrai dispiacere,
sembrerò morto,
ma non sarà vero.


Silvana Licari

Ombre e luci

Tornano
in un gioco
d’ombre e luci
i più lontani
ricordi.

Tornano
squarci d’azzurro,
prati perlati
di margherite
e brina.
E tornano alberi
con quel sali e scendi
continuo …
senza dolore
di cadute o di ferite …

Per quelle
nulla si poteva sentire
in confronto
a stare fermi
con i malanni
a lenta, probabile,
guarigione.

Ora torna lieta
l’aria dei migliori giorni,
dello stare insieme
in tanti, con il ritorno
a casa attesi e insieme
sorridenti.

Era forse quella la felicità ...
anche con un contrasto d’ombra.


Michele Sacchetti

Noia

Forse non è giusto che io mi sazi
di quest’azzurro che rompe i timpani
fratto dai voli tremuli di neri carillons
di questa pace che entra piena
da una finestra di noia


Estasi

Fermati qui
tra i bianchi dell’asfodelo
a rigare ascisse di stelle


Alba

Sei triste perché
non hai mai carezzato
l’aria di un’alba


Paola Salvatori

Chiocciola di vita

Nel silenzio della notte,
solo, tra le sterpaglie,
scivolasti lentamente
sulle zolle dei miei sentimenti
sotto il manto sottile dell’indifferenza,
chiuso in una bolla egocentrica,
prigioniero di uno spirito inquieto.
Avvolto come l’edera,
circondato dall’ansia,
ti arrampicasti cauto
sul punto d’equilibrio
per ritrovare la stria dell’armonia
e nuove ispirazioni di luce.
Allo spuntar dell’alba
ti nutristi di speranza
per far esaltare il cuore di sorrisi.
Volesti trascinare adagio l’effusione
sulle bianche corde dell’anima
sbavando melodie di violini
per far nascere letizia.
Nella valle dei ricordi
t’incontrai un dì
con le rughe squarciate sull’orlo dell’abisso.
Stremato, con occhi umidi di linfa
diffusa tra lo spazio del dialogo
e il viaggio degli anni.
Smarrito, nel guscio di vita letargica.


Elena Segato

Opera 8^ classificata

Sei tu felice?

Chiedimi se sono felice,
ti risponderò ”Tu lo sei?”
Come si può esserlo?
È un lampo nella notte,
è una cascata urlante nel lago quieto,
è una scheggia trepida lungo la via.
“Sei tu triste allora?”
Ti rispondo “No, non lo so.”
Cos’è in fondo la malinconia?
Sono lacrime docili, occhi spenti, sorrisi muti.
È stridore, amarezza, buio tetro.
È un tunnel,
ma infine c’è sempre un raggio luminoso.
Mi domandi “Cosa sei dunque?”
Non sono nulla,
sono un’altalena di emozioni,
un mare di sensazioni, un guscio ripieno di sentimenti.
Sono fantasia, melodia, leggerezza.
Sono silenziosa, custodisco segreti,
azzardo sfide nella vita.
Non sono felice, non sono triste,
aspiro solo alla serenità completa,
che lieve mi culli e mi doni fiducia in questa esistenza bizzarra.
Aspiro alla pace,
alla luce che spegne l’inquietudine,
alla brezza che si assapora e mi fa addormentare serena nel cuore.
Le libellule sono sfuggenti,
la farfalle saltellano qua e là nei loro battiti d’ali cinguettanti,
i fiori nascono e poi, appassiti, sfioriscono.
L’acqua è limpida e trasparente,
mi lava le ferite, mi sana i malesseri.
E oggi penso a un lieto sogno con te,
dolce uomo che mi accarezzasti con un sorriso.
Così la sera scese
e fui felice per un istante.


Federica Tombari

Arpa

Il caldo assapora le note
elegantemente suonate
su un campo verde
rosseggiante di papaveri
e di grano ancora fresco ed immaturo


Risate

Al sole cocente di una calda estate
nell’ora in cui riposa la natura
e tutto sembra immobile e dormiente
all’improvviso
dall’ombra fresca di una grande pianta
s’innalzarono lievi le risate
di giovani felici


Estate

Rivedrò l’estate
gli occhi saranno come cielo sereno
la bocca prenderà le sfumature del tramonto
i capelli avranno il colore del grano maturo
l’esile corpo sentirà le carezze del sole
la mente stanca sarà illuminata dalle amiche stelle
e rivedrò l’estate


Elisa Zucchini

Farfalle

Voli di farfalle nel cielo terso
voli di farfalle su campi tinti di rosso
voli di farfalle sul tuo corpo steso
a fianco al mio
giaciglio di dolcezza
di tenerezza


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