Antologia del Premio Letterario Ottavio Nipoti Ferrera Erbognone 2018

di

Autori Vari


Autori Vari - Antologia del Premio Letterario Ottavio Nipoti Ferrera Erbognone 2018
Collana "Le Schegge d'Oro" - Le Antologie dei Premi Letterari
15,5x21 - pp. 40 - Euro 8,00
ISBN 978-88-3133-6000

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Antologia del Premio Letterario Ottavio Nipoti Ferrera Erbognone 2018



Francesca De Blasi


Oscura noi d’esistenza…

Riecheggiano le parole del padre:
di dita bagnate col sangue
di occhi gelidi,
della morte che gode a portare.
Cuore marcio, che odora di tenebra.
Donne crudeli… incubi splendidi
… Questo sono io?
Scudiero per scelta di eroi maledetti?
No.
Ormai so dirti: sbagliasti!
Vedo l’inchiostro che sporca le pagine
e rivaluto la mia anima.
Quel meraviglioso tempio di versi
non potrà più incantarla:
la proteggo
d’inchiostro denso
di emozioni,
di parole che creano.
Ora io vivo!
Non ci sarà rima né mistico parlare
che rivolgerò più alla Signora Oscura.
E’ una cattiva compagna.
La tua!
Io ho abbandonato la Madre,
con gli occhi lucidi
di un’infelice che fa la sua scelta
convinta, ma
già malinconica per ciò che ha lasciato.
I vostri neri tendaggi mi hanno cullata
e il dolce ricordo mi commuove,
ma il mio nuovo compagno profuma di Luce
e io l’amo!
Addio padre e alle tue dolci storie.
Abbandono i veleni:
io vivo!



Pietro De Martino


Promessa di Libertà

Senza fondo.
Coperto su ogni lembo da polvere bianca,
giacevo nella consuetudine.
Il mio sorriso delineava il percorso.
Fila e fila di occhi garbati.
Parole di serena ordinarietà.
Il mare non increspava in ostacoli naturali.
La luce attraversava ogni momento.
Fasci luminosi senza resistenza apparente.
Realtà ibrida.
Interrotto…

Di colpo, un lampo!
Etere islandese chiarificatore.
Speme di nuovo germoglio.
Le nuvole scompaiono.
La nebbia dissolve in gaiezza.
La mia strada è tracciata.
Scoppio e sbraito.
Alla fine, trovo ciò che non cercavo.
Vengo scovato.
Dalla sua purezza. Dall’affezione
senza condizione.
Occhi fulgenti di vita con me.
La nostra rimanenza è pareggiata.
Amore è coincidenza.

Sì, proprio così.

Non aspettate. Setacciate.
Qualsiasi istante.
Ogni eternità.



Paola Donadel


L’albero

Un tempo per la via
camminasti al mio fianco.
Anche oggi ci sei
il tuo spirito si unisce al mio
come anche il battito del tuo cuore.

Al ciglio di un albero
mi sono seduta
ascoltavo una voce
era la tua… nonno.

Mi dicesti: «Chi può dire chi sei?
dentro un pianto silenzioso
io sarei morto
se la tua gioia fosse scomparsa
il fiume avrebbe perduto il
colore dell’oro.

Sotto il soffio del vento
e questo frusciare di foglie
sento il tuo dolce mormorio.

Non so, né alcuno sa come il tuo canto
risuona dentro di me
la tua voce di poeta
tu sei poeta

Ti ho perduta di notte
ti ho ritrovata una mattina
seduta lì al ciglio di un albero
il mio».



Anna Maria Gargiulo


Equinozio d’autunno

I.
Equinozio d’autunno che fa pari il giorno
alla notte, nella sospesa contesa una tregua
alla lotta dell’ombra alla luce. Forse
perché è stanca la terra, mamma discinta
da troppe fatiche, perché l’universo
ha bisogno di pace,che sia pari al dolore la gioia
o almeno in dono un frammento a chi è dato cadere
nella zona d’ombra e qui scontare in pena tutta la vita.

II.
Già domani il lutto di Demetra che piange
sua figlia la bella Persefone amante dei fiori,
dal suo stesso stupore ingannata,
fatta sposa e prigioniera dell’Ade.
Lo scacco del buio alla luce, fu ceduta
all’ombra la figlia del giorno.
È vendetta l’inverno, frutto d’inganno
di dei malvagi ed urla dolore di madre tradita.

III.
È liturgia del dolore l’inverno, silenzio di strade
imbrattate di sangue di giovani donne, sgozzate
da mano iraconda, rondinelle tradite nel volo,
nell’Ade per sempre senza ritorno. È lutto
di madri l’inverno. Piange Demetra una spina
che duole nel cuore, che fa pari al dolore l’inverno
ma aspetta che torni con velo fiorito Persefone bella
col suo canto sommesso di primavera.



Matteo Migliorin


Opera Segnalata dalla Giuria


Dedicato…

Dedicato a chi sproloquia,
a chi insinua con spocchia,
a chi denigra e falsifica
e pur di comparire mistifica.

Si definiscono “haters”, odiatori,
si spacciano per “writers”, scrittori,
hanno la verità in tasca
che diffondono come burrasca.

Hanno coraggio da tastiera
camuffandosi da paladini della storia vera,
in realtà prevale la menzogna
nei loro racconti senza vergogna.

Tuttavia qualcuno ci crede,
chi per ossequio e chi perché non vede
che l’unico scopo di taluni
è solo comandare in certi Comuni.

Anche dal pulpito c’è chi si affanna
a celebrar lodi e pronunciar condanna
disquisendo di argomenti
buoni per dividere anziché unire le genti.

La manipolazione dell’informazione
è spesso esercitata da chi mal conosce la nozione
e trova terreno fertile
in chi non si informa ed è sempre ostile.

La verità non è assoluta e bisogna cercarla,
studiare e capire, non aspettarla,
e a chi si annuncia “profeta del nulla”
auguro un esame di coscienza, se non è fasulla.



Elenia Stefani


Opera 1^ Classificata


Fotografia

Amo i ricordi.
Amo vedere i cambiamenti.
Amo riviverli lasciando cadere qualche lacrima.
Amo guardare l’oggi vedendo come era l’ieri.
Ancor di più
amo dare dei ricordi al domani,
mio e di chi amo.
E tu,
fotografia,
sei il baule pieno di ricordi;
sei quel cassetto che a volte fa male riaprire
ma spesso fa solo gioire.
Sei un’immagine che racchiude infinite emozioni.
Sei un sorriso innamorato,
un paesaggio dimenticato,
uno sguardo inaspettato,
un fiore ormai passato.
Ogni te, è una parte di vita.
Ogni te, è una memoria sparita.
Grazie fotografia
perché con te la memoria sarà sempre mia.



Christian Testa


Opera 5^ Classificata


Nebbia

Bianca e profonda
come un velo
tutto avvolgi e nascondi
creatrice di silenzio e di freschezza
misteriosa e mutevole
placatrice del mondo
perpetua dannazione dell’uomo
solo il vento e il sole
ti faranno dimenticare.



**Enrico Trivoli

Roseo

Roseo
pingue
il bimbo
nella culla
a dolci richiami vagisce
poi sorride e il cielo è negli occhi.


Val Seriana

Oh quieti muggiti di mucche
su lande coperte di neve
oh bucolici pascoli
e vecchi casolari
un bimbo
felice
mangia una mela
(una nubetta bianca
l’osserva).


Canti notturni di uccellini sul Viale Bianca Maria

a Verner von Heidenstam.
Dialogano
sono forse in amore
a est o a ovest (non so) della mia casa a Milano
uccellini dal sicuro cuore d’oro o Heidenstam
parlano forse di cielo e di terra
ah ( meno male) sono liberi
sugli alberi del viale Bianca Maria
ah (grazie a Dio) sono felici
se la notte è come giorno per loro
e il giorno dormono come ghiri
(sono liberi
felici
e il loro canto lo imitano i musici
anche loro vicini al cielo.).


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