Antologia del Premio Letterario Ottavio Nipoti Ferrera Erbognone 2016

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Autori Vari


Autori Vari - Antologia del Premio Letterario Ottavio Nipoti Ferrera Erbognone 2016
Collana "Le Schegge d'Oro" - Le Antologie dei Premi Letterari
15,5x21 - pp. 36 - Euro 8,00
ISBN 978-88-6587-8378

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Antologia del Premio Letterario Ottavio Nipoti Ferrera Erbognone 2016


Francesca Danese


Carezze

Piangono i gatti sul ripido
porfido delle strade notturne
ai passanti sempre più radi,
ai rami arricciati dalla brezza
fresca, quasi fredda,
stasera.

Il rombo di una motocicletta
superba li fa presto ruggire
ma la luna trionfa sul mare,
lontano per chi non sa chi sia,
prossimo a chi canta con lui;
miagolii.

Bei tempi erano e te ne accorgi
ora che le maniglie sono basse;
bei tempi erano e te ne accorgi
adesso, come ha da essere per
essere bello davvero, fin dentro;
bambini.

Mugugnando mesto mormori
pensieri mischiati nei profumi
delle primule sul davanzale,
così morbidi, come i pomeriggi
dopo la scuola, a casa dei nonni;
carezze.


Tina Ferreri Tiberio


Opera Segnalata dalla Giuria

Nell’attimo

Indugiarono i tuoi occhi e
fecero eco alle sue parole
diventarono
le tue parole.
Accostasti il tempo allo spazio,
sorprendesti
l’attimo, limpido
come acqua sorgiva, ristoro
afferrato nell’inafferrabile Immenso.

Impressa fu l’eternità
nell’attimo del sospeso tempo.
Suggello magico di infiniti istanti,
raggio di luce del domani,
ricordo frastornato
di un breve, fugace e remoto giorno.

Ineffabile parola, l’attimo.
E Voi… erranti,
peregrini stupiti,
sorpresi foste dal chiarore impalpabile
della nivea luna.

Tu attimo! Non esitasti a far scoprire
l’incanto della terra,
la voce amica di chi cerca dimora
fra le tue eteree braccia!


Giuseppe Melardi


Opera 3^ classificata

Il libro della vita

Come in un soffio,
una sull’altra
fronte e retro stilate,
pagine e pagine
si ammucchiano
col finale abbozzato
in punta di penna,
simili a notti
che si accavallano a giorni
con l’ansia di un’attesa.
Aumenta lo spessore
a vista d’occhio.
L’oscurità alla luce
si alterna come al ritmo
di un faro che lampeggia.
È la durata di tale scrittura
l’abbaglio di una svista,
celere transito di una cometa,
un battito d’ali
nel volo dell’eternità.
E, nel momento in cui
ti accingi a rileggere le righe
per mettere a fuoco
punti e virgole,
ti accorgi che si tratta
di un contratto ormai scaduto
e che devi consegnare il manoscritto
senza più avere il tempo
di scrivere il finale.
Infatti il libro di ciascuna vita
è un’opera che va in stampa
alla sua prima stesura
e in edizione unica.


Lucio Postacchini


Opera 2^ classificata

Vorrei

Vorrei
Che ogni lacrima
Fosse
Goccia di pioggia.
Vorrei
Far nascere
Un mare
Col pianto
Di tutte le genti.
Dei bimbi
Che non furono adulti;
Dei bimbi mai nati;
Dei bimbi segnati
Dal male,
E da sorte
Sbagliata.
Vorrei che i fiumi
Non sfociassero
In quel mare
Del pianto.
Affinché esso
Intatta conservi
L’essenza tangibile,
Dell’immane dolore
Del mondo


Enza Stella


Un fiore che si apre al mattino

Ho creduto,
nella tua vicinanza a Lui,
che per un istante
mi ha condotto fuori
dal mio torpore agitato.
Ma adesso, è attraverso la croce
immersa nello spettro tenebroso,
che descrivo il mio abbagliante sentimento.
Sono una mente corrotta dalla tua stessa corruzione.
e coltivo
come in un giardino d’inverno,
l’illusione
che la maschera dell’ignobiltà
verrà tolta e così,
segnerò indelebilmente la mia vittoria.
All’improvviso,
è bastata una sola parola,
per farmi conoscere l’intimo del mio dolore.
Ed ora,
il venir della pioggia,
gonfierà ancor di vita il mio deserto,
dove ogni fresca illusione è stata distrutta.
Il mio dolore,
sarà reso innocuo e per sempre amico.
Quando penso di separarmene, piango,
ma lui, non andrà mai via,
perché si è donato ed io,
mi sono presa cura di lui.
Solo la tristezza diventerà leggera
e la speranza,
si riaffaccerà
come un fiore che si apre al mattino.


Enrico Trivoli


Opera Segnalata dalla Giuria

Valtellina dal treno

Dolce il giorno di primavera annunzia in Valtellina una speranza
E ridono i monti nei bianchi crespi al Sole di marzo
S’affrettano gli uccelli a onorare gli alberi infreddoliti
Filari di case aggrappate ai monti abbozzano un sorriso.


Al Piemonte

Vengo Mombarone da terre lontane
vicine a quelle del sogno
ti amo Mombarone
perché silente tu assorbi i sospiri del mondo
I miei pensieri volgono al passato
Serba
nel tuo cuore di roccia o Mombarone
la mia tristezza e la mia malinconia
Torno
Mombarone
a terre lontane
vicine a quelle del sogno.


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