Poesia
Che cos’è la poesia
apparentemente così fragile
eppure sostanzialmente così forte?
Forse sono parole con un’anima
capaci di trasformarsi in una piccozza
che abbatte i muri della prigione
dove ci ha intrappolati
il nostro egoismo.
Parole capaci di trasformarsi in una chiave
che apre la porta
oltre la quale ci ha rinchiusi
la nostra solitudine.
Parole capaci di sanare dolorose ferite,
addirittura, qualche volta, di far rinascere.
Parole capaci di dar voce
al nostro più intimo,
risollevarlo dalla polvere
e guardare fiero alle stelle.
Ecco
ciò che la poesia è per me.
La preghiera
Recita una canzone francese:
“Amiamoci da vivi
prima che la morte
ci riconosca dai talenti”.
Dio mio,
quanto tempo sprecato ad odiare e ad odiarci.
Alla fine,
di fronte ad una fossa,
contadini oppure re,
umili o potenti,
siamo tutti uguali:
siamo niente.
Dio mio ti prego,
dimmi che ci sei
altrimenti
la nostra vita
si riduce
ad una crudele e assurda buffonata.
Dimmi che in tutto questo tempo
non ho implorato e amato
soltanto un’illusione.
Quando mi trovo a cozzare
contro la durezza della realtà della morte
ogni cosa mi crolla addosso,
mi sento come svuotata.
Quando guardo il cielo
nella sua bellezza senza uguali,
nella sua immensità,
sento
che forse posso ancora sperare.
Dio mio ti prego…
dimmi che ci sei!
La voce nel silenzio
Nelle infinite tempeste
che si agitano
nella mia anima ferita,
in balia delle onde
tumultuose della vita,
nel silenzio
del mio cuore
inaridito e spinoso
per le sconfitte subite,
un giorno Dio parlò
e mi disse:
“Non ti prometto
che non cadrai
mai più,
ma ti prometto
che, anche se cadrai ancora,
ti rialzerai sempre.”
Allora,
tra i rovi impenetrabili
del mio io sanguinante,
sbocciò una rosa.
Preghiera del piccolo angelo guerriero
Oh Dio,
voglio essere forte,
coraggioso,
combattivo,
per Te
e per la Tua Santa Causa.
Voglio vincere,
anzi voglio stravincere
contro il male.
Ho fatto la mia scelta.
Ho scelto Te, Signore.
La scelta migliore
della mia vita:
la scelta dell’Amore.
Ali
Ti prego,
oh Dio,
donami ali grandi,
forti e leggere
per spiccare di nuovo il volo
verso lidi infiniti e cieli lontani,
alla ricerca di sogni rincorsi e poi perduti
quando il tempo fanciullo era amico
e giocava con me.
Ascolta
All’improvviso,
sì, all’improvviso,
è stato come se Dio
avesse lanciato
una manciata di gabbiani
nel cielo
a piene mani.
Ed ora, per un attimo,
tutt’intorno il silenzio.
Ascolta…
Pare di sentire
il fruscio seducente della seta
cullata nell’aria da un soffio di vento
e dagli echi lontani
di ali sinuose.
Ed ora, di nuovo,
per un attimo,
tutt’intorno il silenzio.
Ascolta…
Non fermarti!
Continua ad ascoltare
la melodia ineguagliabile
del Creato.
La parola di Dio
Spiragli di luce iridescente
trafiggono le tenebre
così come la Parola di Dio
lacera la cappa
che oscura l’anima
dell’uomo di oggi,
inquieto,
smarrito,
disincantato,
liberandolo con la potenza del Suo AMORE
dalle viscide spire
dell’antico Avversario.
Per sempre
Sospesa tra il paradiso e l’inferno,
la mia anima si dibatte
al pari di un grande uccello
inchiodato alla terra
eppure perennemente
proteso verso il cielo.
Voglio riuscire a sfuggire
ai lacci dell’infernale nemico,
librarmi nell’aria
libera più che mai
ed atterrare nel palmo
della mano di Dio.
Al sicuro, per sempre.
Emozione
Un giorno,
in una chiesa, m’avvidi che il mondo,
grande quanto un pugno,
stretto nella mano di Gesù Bambino,
appariva
come null’altro che un grazioso balocco
donato da una madre premurosa al suo bimbo.
E pensare che noi,
piccoli, sciocchi uomini,
ci crediamo così grandi.
Ma ci siamo mai domandati:
“Senza l’amore di Dio,
che cosa saremmo?”
Chiudiamo gli occhi
e apriamo il cuore alla preghiera.
Lì è la risposta.
Perdonami Signore
Perdonami Signore se ho sbagliato,
volevo soltanto essere felice,
non chiedevo altro.
Guardavo estasiata le prodezze delle aquile
e desideravo, anche se solo per un attimo, saper fare altrettanto.
Perdonami Signore se ho sbagliato.
Adesso so che nel mio cuore
non c’era malvagità, bensì
grande tristezza.
Perdonami Signore se ho sbagliato.
Sono soltanto un povero scricciolo,
un povero, piccolo scricciolo
nelle Tue grandi, rassicuranti mani.