Ogni donna è una poesia
Ora penna
fatti piuma,
posati sulla foglia
e cadi lenta con lei
dondolandoti nell’aria,
senza paura
dell’atterraggio,
ad accoglierti
sarà qualche dolce
parola…
Effetti
Sola,
come solo il poeta
è solo,
la poesia.
Sembra nato
in altro tempo,
il mondo lo scopre
nel vento.
Numeri, battute,
effetti personali.
Mai coglie momenti
da esservi presente.
Transita in abissi
di cassetti di scrivania
pieni di carta usata,
dove sola la parola
è caduta.
Calore
Il godere d’antico verso
su labbro sapiente
è creatura rara,
come l’elegante cambiar pelle.
È tutta una frase,
canzone selvaggia,
lungo ventre di vipera
e strada infossata,
viaggiare su una riga
senza punto.
Pugni all’aria,
danza continua,
rito di pazzi,
quando estate incalora.
Apollo
Chiara pietra dissabbiata
in celeste nascosto nel vetro,
pigra pigra leggi libri fini,
mentre sole eccitato
t’abbraccia riflessivo,
sull’opportunità di scendere
e baciarti,
per dirti quanto gli piaci,
e di notte girarti nel cuor.
Nuvola
Sospiri nuvola
bianca d’inverno
sul mio petto
custode del mio
e del tuo respiro.
Il vento ti spazzerà,
io ti legherò al letto,
finché alba sarà quieta,
poi ti sveglierò
con un soffio nell’orecchio
e ti lascerò camminare
con un cuscino in mano
per tirarmelo addosso,
le tue risate un coro di rose,
prima che il treno di nuvole
ti vagoni a sé.
Stella
Un capello
Di stella
Cada a visitarmi
Come tenera rugiada.
Tracce
Non si vedono più
contadine passare,
nessuna superstite,
come l’erbe mare,
che se esistono ancora
non le raccoglie più nessuna,
né si riconoscono,
il segreto se lo sono
portate sottoterra
cremosa e incolta.
Scintilla
Addio alla strada
per cui dovevo andare,
è grave a volte amare.
Tremo all’inizio,
come nuovo mammifero,
appena acceso fiammifero,
ma con sforzo, coraggio,
principio,
una nuvola ringhia
a cui aggrapparsi
per vedere spararizzi
di vita trapassata.
Coraggio ho paura,
ancora tremo dritto,
all’inizio, mi tiene
sicuro una candela.
Cuore di bue
Faccio uso
di cuor di bue
quando è dirigibile
gonfio d’estate.
Sale di tabacco,
cipolla senza strati
del mio giardino,
un gomitolo verde oliva
da condermi tutto
che solo una falena
verrebbe a baciare
il mio muso storto.
La terra nella mente
Scotta a mezzogiorno
la deserta tovaglia
dove oasi
tazzina fredda di caffé.
Saldo il culo alla sedia
alzo la testa all’aria,
non trovo più nessuno,
nessuno trova me.
Vecchia, consumata,
la terra nella mente
tanto verde immaginata.
Non ci posso piantare
la minima sopravvivenza
solo filtri di sigarette
nei solchi scuri
senza età.