24 poesie per riflettere a ritmo lento

di

Alessandro Lugli


Alessandro Lugli - 24 poesie per riflettere a ritmo lento
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 32 - Euro 5,00
ISBN 88-8356-812-5

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Presentazione

Ho scritto questo libro perché ho ancora qualcosa da dire ai miei lettori. Di certo le mie poesie non sono trattati e non resteranno nella storia della poesia, però ho voluto dimostrare a me stesso, che sono ancora capace di scrivere… Nonostante le innumerevoli delusioni che la vita mi sta purtroppo dando. Non voglio fare del vittimismo, ma la mia situazione è critica dal punto di vista economico, ma soprattutto di socialità verso il mondo circostante. È pur vero che vivendo in un vicolo di Napoli, con l’immenso rispetto che nutro per il luogo in cui vivo, e quanto meno arduo allacciare rapporti con tale gente, troppo poco disposta a parlare di poesia o di cultura in genere. Anche il mio carattere fa la sua parte, ed è schivo e timido, purtroppo non riesco a fare amicizia. Ma prima non era così... qualche conoscenza l’avevo. Poi, conclusa non senza fatica la scuola, tutti sono, diventati più estranei di prima. Forse non si ricordano nemmeno di me. In questa nuova silloge composta da 24 poesie cerco di trovare un punto d’incontro con i lettori. 24 poesie che parlano di stati d’animo presenti e passati, ma sempre con un’ottica rivolta al presente e al futuro. Mi trovo spesso in solitudine con me stesso e mi trovo a convivere con situazioni che non voglio, che non riesco ad accettare. In questo libro, possiamo notare anche la decadenza di due miti: Diego Maradona e Lucio Battisti, due stelle, una del calcio, l’altra della musica, che sembrano essere agli antipodi fra di loro, eppure sono così vicini da appartenere entrambi a quei personaggi che tutti noi chiamiamo leggende. Mi trovo spesso a girare per il quartiere di Montesanto, anche se non vivo lì. Ma mi piace addentrarmi in quei luoghi e riscoprire il fascino di Napoli. Vedere e osservare le strade colorate di negozi, e tutto il caos giornaliero. Scrivo nelle mie poesie anche la mancanza di amore, fra la gente, l’indifferenza e l’aggressività. Scrivo anche di una unione andata male, avevo 17 anni. Ma tutto va a finire nel dimenticatoio delle cose perse. Il mio obiettivo è ancora quello di migliorare.

Alessandro Lugli


24 poesie per riflettere a ritmo lento

Ho voluto continuare

Ho voluto continuare.
Ho voluto vedere
fin dove
potevo giungere.
La strada è
ancora lunga.
Vedo molta falsità
in giro
e per le strade.
Ho mille perplessità
che possono con un sorriso
svanire.
Quando rido la gente
mi dice di starmene
zitto.
Ho voluto continuare.
Ho voluto vedere.
A volte mi sento stanco.
Stanco si ma non subisco
più come una volta.
La strada è lunga.
Lunga e piena di insidie.
Ho voluto continuare.


Solo tu

Vorrei innamorarmi.
Vorrei conquistarti.
Sono fiero.
C‘è chi dice che
l’orgoglio porta
alla rovina.
Ma senza orgoglio
come si fa ad andare
avanti?
Se mi faccio più piccolo
di quel che sono
la gente mi schiaccia (ne sono a miliardi);
vorrei innamorarmi mah… forse ora non più,
adesso dovrei pensare al futuro…
ma che sto dicendo? Il mio futuro è adesso!!!
Non è più ieri che potrà diventare domani.
Il mio futuro lo sto vivendo ora.
Solo tu
un tempo
dicevo
mi potevi aiutare.
Adesso no, il tempo è cambiato.
Per le strade c‘è ancora chi manifesta,
e mostra bandiere.
Io sono fuori da tutto questo.
Sono fuori dalla ribellione
di un tempo.
Da soli non si può cambiare il mondo.
Solo tu un tempo, mi potevi aiutare.
Ora non più.


Ubriachi di libertà

Steli, erba,
persone che
bevono e che
parlano e ridono.
Ubriachi di felicità.
Aspettano
cercano
sognano
vivono

la loro realtà

s’incontrano e dopo un po’
sono già amici, in casa loro,
qualcuno grasso e prepotente
li ha cacciati via.

Sentono dalle televisioni
delle altre case
i risultati delle partite
di calcio.
Mentre lì a guardare la televisione
c‘è un bambino che sognerà domani.


No!!

Non aver paura dell’altra gente.
Non aver timore del nulla.
Non credere però che tutti
la pensino come te.
Acquista il coraggio
nella paura.
Non credere a tutto
quello che vedi.
Non affezionarti troppo.
No!!!
Non temere di poter cadere
non credere che il sorriso
altrui sia felicità.
Non aver timore del nulla.
Non cedere alle lusinghe
o alle minacce.
Acquista il coraggio
nella paura, non affezionarti troppo.
Non piangere.


Grande verità

Vedo molta ignoranza
in giro.
Le donne stanno però
facendo passi da gigante.
L’uomo è meno uomo
di un tempo.
Vedo molta ignoranza in giro.
Io non uso scorciatoie.
Sono felice di come sono.
Molte persone mi dicono che
uso troppi personalismi.
Questo è vero perché ho sempre
fatto sport singoli, mai di squadra.
Venivo sempre emarginato.
Però poi alla fine
vincevo sempre io.
Vedo molta ignoranza in giro.
Ma lo sai che le donne sono
migliorate un casino.
Alla faccia oh!!!!
Sarò anche ironico,
ma questa è una grande verità.


È sera

È sera nei giardini e nelle piazze
è sera nei vicoli e per le strade.
È sera fra le luci luminose delle
macchine. Ti incontrai in un pullman
nella città ancora piena di sole,
eppure era sera.
La spontaneità illuminò quegli anni
quel che successe dopo fu solo banalità
fu solo un qualcosa in più.
In realtà fu niente.
Fu un ruolo marginale.
Fu una montagna da scalare.
Fu la speranza.

Ma era già sera.


Mi è caduto il foglio

Mi è caduto il foglio
c’era scritta una poesia
per te, datata 1992.
Mi è caduto il foglio
ma ho ancora la penna
in mano.
Trattasi di reminiscenze
di un tempo morto e sepolto.
La poesia cominciava con un:
“Caro Amore…”
non l’ho più portata
a termine, perché
mi è caduto il foglio.


Andare

Ho visto un uomo
che moriva lentamente,
nella sua ottusità.
Ho visto un uomo piangere
ma continuare a vivere,
ogni giorno fra le sue
debolezze.
Ho visto un uomo
...
Ho visto una donna
pretendere tutto
come diritto dovuto
o piovuto dal cielo…
senza che nulla le fosse dovuto
per diritto acquisito…
Ho visto un bambino crescere
ed andare ad abbracciare
sua madre.
Poi ragazzo l’ho visto correre
ad abbracciare una sua amica.
Il bambino corre dalla mamma
come l’uomo corre dalla donna.

L’amore genera amore
l’odio genera odio.
È una rivoluzione!!!!!


Chi ti vuole bene/chi ti vuole male

Non ho fatto niente, ma il mondo
continua nella sua immobilità.
Ditemi un solo esempio buono?
Quando dico che scrivo poesie
la gente ride.
Io sono felice di poter contribuire
con un verso, al meraviglioso
spettacolo del mondo.
Di errori ne ho fatti tanti,
come tanti, però quelli miei,
non so perché, vengono sempre,
maggiormente risaltati.
Non mi curo dei guitti.
Non mi curo degli invidiosi.
Anche se talvolta ho paura
di camminare per strada.
Non si può mai sapere
chi ti vuole bene e
chi ti vuole male.


Il mio credo

Credo nell’uomo
con tutti i suoi
difetti.
Credo nell’esperienza
che ogni giorno mi fa
credere che tutti gli esseri
umani siano uguali e
allo stesso tempo che
ogni essere umano
ha un proprio destino.
Non credo alle somiglianze
caratteriali.
Credo nelle condivisioni
delle scelte.
Io credo

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