La magia dei coralli (versi randagi)

di

Sabina Pollet


Sabina Pollet - La magia dei coralli (versi randagi)
Collana "I Gigli" - I libri di Poesia
14x20,5 - pp. 72 - Euro 6,50
ISBN 88-6037-213-5

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In copertina: «La diva Nuvola» fotografia dell’autrice


Prefazione

La silloge di Sabina Pollet è espressione della profonda passione di una donna per la poesia, intesa come nutrimento esistenziale, strumento per ricercare le emozioni, sparse qua e là, all’interno dei giorni della vita, e i continui sussulti ed incanti vengono esplorati con una tensione che scatena tempeste emozionali, rendendo ogni più labile sentire, un lampo lirico, e tutto diventa specchio fedele della sua immagine: l’amore, unico ed eterno, si fa respiro cosmico e l’imprevedibile desiderio d’infinito ne è una logica conseguenza.
L’incessante tensione lirica desidera far sentire la “voce dell’anima”, quella che Sabina Pollet definisce “l’impronta dell’anima”: tutto viene profondamente vissuto tra la materialità e la spiritualità d’una condizione umana che merita d’essere vissuta pienamente.
La ricerca nel voler interpretare e captare il lato misterioso o nascosto non è altro che la tensione a disvelare l’assoluto, a cercare la realizzazione d’un percorso umano che vede nella poesia la verità ultima. Ecco allora l’inizio del sogno, il principio del viaggio verso l’amore infinito.
La spontaneità e la dolcezza diventano le fonti “d’inesauribile poesia” che nasce dallo sguardo di una donna che ricerca il sogno nascosto della vita, in ascolto del “mare azzurro”, nel sussurro d’una voce, a fantasticare e ad innamorarsi delle meraviglie di questo mondo e, se diventa necessario il disincanto e sentirsi “anima libera”, non mutano le prospettive: la voglia d’un luminoso/simbolico giorno come a perdersi in un sogno che conduca a nuove inaspettate gioie.
Gli incanti e le emozioni portano alla perdizione, al senso d’abbandono come quello che assale nei pomeriggi d’estate quando ci si lascia cullare, si dimenticano le preoccupazioni e le delusioni della vita e tutto appare sotto un nuovo entusiasmo da riconquistare con ardore e coraggio.
E, in quei momenti, la parola e la poesia diventano il nutrimento dello spirito e niente ha più importanza: le vibrazioni sono “oro dell’anima”, luminose scie, brividi esaltanti, illuminazioni del vivere, miscelate in un “romanticismo esasperato”, in una “visionarietà geniale”.
Quel sottile filo, nient’altro che il senso della vita, trapassa la carne di “un’anima vagante” alla ricerca del suo personale assoluto e non serve a niente nascondere i sentimenti o consumarsi in inutili attese, perchè ciò che conta veramente è percorrere la “strada giusta” per realizzare finalmente il sogno.
Offrire tutta se stessa, far sentire la propria voce attraverso la poesia che come fluido “sgorga ininterrottamente incessantemente inarrestabilmente” quasi a correre umanamente verso il mondo da vivere: e tra i “labirinti della creatività” cogliere la luminosità e il desiderio di amare come anima in ascolto di un’armonia celeste.
Ecco allora la constatazione finale di Sabina Pollet, senza finzioni o inutili divagazioni, cercando di fissare la vera essenza della sua poesia: “Le lacrime dei poeti / non sbiadiscono mai / sono quarzi che vanno a nascondersi /oltre le stelle… sul mistero senza tempo”: la continua rinascita nella poesia, e non ha importanza che sia nell’azzurro del cielo, nelle onde del mare, “nel ponte stellato / che unisce d’emozioni terra e cielo”.

Massimo Barile


La magia dei coralli (versi randagi)

Alle lettrici e ai lettori

Le poesie di questa seconda raccolta, con le quali entro nei vostri silenzi, sono nate sparpagliate sui miei giorni di sempre, ricamando pensieri ed emozioni agli angoli della quotidianità, come folgorazioni improvvise d’immenso: “versi randagi”. Ho raccolto queste poesie come fossero lucenti coralli dispersi, per farne magia d’istanti di vita da donare a chi vuole accostarsi a me nell’interiorità. I sentieri battuti con più disinvoltura, e lungo i quali ho riscoperto “la magia dei coralli” sono: l’amore, con le sue sfumature di sentimenti vissuti intensamente; l’anima, che rivela il legame invisibile tra la dimensione terrena e quella celeste, coinvolgendo l’essenza di noi stessi; l’arte, soprattutto la scrittura, di cui la poesia è sovrana in sensibilità e profondità; gli arcani, intesi sia come tarocchi, che accompagnano con la loro iconografia il nostro cammino, sia come misteri dell’universo, tendenti ad interpretarne il senso nascosto e assoluto. Ognuno, nella propria vita, ha il compito di realizzarsi pienamente, e il dono offertomi dal destino per questo “percorso umano” è la poesia, che qui esprimo in abbondanza di verità e in vastità d’intenti.

Sabina Pollet


Io dico che bisogna essere veggente, farsi veggente. Il poeta si fa veggente attraverso un lungo, immenso e ragionato sregolamento di tutti i sensi.

Arthur Rimbaud.


Come un mistero

Leggera
come un mistero
la poesia
si posa
sulle anime
sparpagliate
per il mondo.
E quando
il suo frastuono
insorge
lei bisbiglia
aliti di stelle.
E quando
il suo silenzio
imbavaglia
lei cicaleggia
echi di luna.
Sospesa
come una fune
la poesia
scivola
sui giorni
del mondo
erigendo
in noi
il suo universo.


L’indovino col mantello
(Arcano n. 1)

Ho proprio tutto,
non mi manca niente.
Ho i miei coralli:
m’illuminano
l’aura d’infinito,
accendono d’eternità
i miei versi.
Ho la mia penna:
bacchetta magica
insostituibile,
l’abilità espressiva,
la destrezza mercuriale
della parola.
Che altro vedi indovino?
Purezza – Saggezza
Discernimento – Azione.
Bene!
È giunto il momento
d’intraprendere
l’importante viaggio.
L’inizio di un sogno.


Ali

Quanti orizzonti
attraversano
i miei pensieri
inseguendo
i tuoi occhi.
Quante distese
sconfinate
dipingerei
d’emozioni
per sentire
le tue parole
corrermi incontro.
Quanto spazio
colorerei
di tenerezza
per abbracciare
i tuoi sorrisi
nei miei silenzi.
Quante porte
attraverserò
per trasformare
le spine
nel tuo cuore
in petali
ali dell’anima.


Avrei voluto

Avrei voluto
un amore infinito
come l’oceano
per perdermi
in carezze leggere
come l’acqua
e in baci lenti
come un respiro cosmico.
Avrei voluto
fosse per sempre
solo per poter dire
di credere nell’amore
unico ed eterno.


Parole e miele

La tua calligrafia
scorre nuovamente
sotto i miei occhi.
Splendida emozione.
Piccolo miracolo
inconsueto e atteso.
Tutto intorno
al mio cuore
prende colore.
Perfino i pensieri
in un sussulto
di vivacità
corrono verso
nuovi giorni con te.
Tutto scompare
al tuo cospetto.
Passato e presente
fuggono riamalgamati
verso il futuro
che già avremmo dovuto
vivere insieme.
Spero tu l’abbia capito
adesso
cosa sei per me
e perché mi rimarrai
sempre nel cuore.


Venere in pesci (10a casa)

Tingo di verde
l’angolo sud-est
per propiziare
nella mia vita
le tue grazie d’amore.
Tu stai ad aspettarmi
sdraiata sul mare
della mia 10^ dimora
e quando ti vedo
apparire sull’acqua
nella tua morbida
e sensuale nudità
m’incanto
al suono della poesia
che porti dalle tue
alle mie labbra
come un bacio incantato
dove le mie emozioni
si rigenerano d’azzurro
amore sconfinato
e i tuoi capelli fluttuanti
accarezzano le onde
giocano con i pesci
della mia costellazione
d’arte gentile e dolce
raffinata sensibilità
che mi dona per sempre
il tuo squisito assedio
nel mio artistico sentire.
Tingo di rosa
l’angolo del cuore
per raccogliere
come conchiglie
nei giorni a venire
successo e splendore
nei miei versi in divenire.
Farfalla

Soffio doppio soffio
il vento caldo
dell’anima
m’avvicina
come farfalla
colorata
all’arcobaleno
di un nuovo cielo
brillante
di turchesi sospiri.


Smeriglio

Fummo scorza

polpa
succo

ma non
la maturità
del frutto.


Gemme e brina

L’aria fredda di gennaio
strina i miei pensieri
in questa mattina di brina.
L’alito caldo del respiro
cammina prima del cuore
lasciandosi alle spalle
il gelo dell’inverno
ghiacciato di silenzi.
Gli occhi scorgono attenti
sotto il manto brinato
d’un giardino infreddolito
una rosa arancione
sbocciata fuori stagione.
Tutto intorno assomiglia
ad una glaciale impronta
di ciò che ormai è stato
in attesa d’un divenire
più vicino ad essere svelato.
Anche il sole tiepido
che la solitudine non scalda
profuma già d’acerba primavera
di colori che riaccenderanno
imprevedibili amori.
Le gemme sonnolente
sono pronte a risvegliarsi
dal loro cristallino torpore
come l’immagine assente
d’un volto che riapparirà
come la visione attesa
d’un evento che accadrà.


Equazione

Non ci si libererà
mai
di una storia d’amore
specialmente
se in essa si è condiviso
oltre alla gioia
anche il dolore.
Gli ostacoli
aumentano la complicità
in proporzione a quanto
gli sguardi
aumentano la sensualità.


La luna dal mare

Scostandomi
dalla notte di stelle
cercai
ricercai
la mia luna dal mare.
La trovai
accontentandomi
di restarla a guardare.
Avvicinandomi
all’estatica luminosità
smagliante
di bellezza indimenticabile
l’afferrai
d’anima e poesia
per farla mia.


Sorrisi

Sorrisi
nel vortice incosciente
della quotidianità
tra indifferenza e banalità.
Sorrisi ritrovati
sospesi dal tempo
Sorrisi di vita
sulla stessa strada
Sorrisi che riempiono
di gioia.
Sorrisi lontani
di chi ha vuoto nella mente
di chi parla solo con sguardi
e aspetta quell’immensa

rigenerante
tacita parola

che è un sorriso.
I tuoi così pieni

così carichi
così densi

li ho ricambiati tutti
come ad un timido lancio
si risponde
con un tenero slancio
sperando tu possa ritrovarti
e colmare il vuoto in te
con l’emozione.

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