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Antologia del concorso letterario

Auxilium 1997

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INDICE

Prefazione di Luciana Francesca Rebonato
 
Luca Albanese - Luigi Alberano - Cati Albini - Elisabetta Antichi -
Roberto Bertolotti - Sandro Ciapessoni - Cintia Colavita - Andrea Cramarossa - Luigi Da Ros - Guenda Teresa Rita de Quarto - Giovanna Di Piro - Eugenio Luigi Facci - Giordano Galli - Jole Gazzaniga - Franco Gilardetti - Davide Gorga - Piero Lo Iacono - Lucia Lupini - Alessandro Maderna - Beniamino Malvaso - Maria Teresa Mazzola - Ludovica Mazzucato - Lycia Mele - Piera Memmola - Gabriele Mignosi - Maria Luisa Orsi Sigari - Ettòrre Piccolo - Nicola Piunti - Cristina Ponti - Daniele Ricci - Pasquale Rodolico - Walterina Rosati - Girolamo Savoia - Marco Valerio - Margherita Valery - Gianni Vavassori - Raimondo Venturiello -
Omar Volpi - Maria Teresa Zanafredi.
 
 
Prefazione
 
«La poesia è per gli uomini ciò che era il coro nelle tragedie greche - modo di agire dell'anima bella, ritmica - voce che accompagna il nostro io che crea - un viaggio nel paese della bellezza - ovunque traccia leggera delle dita dell'umanità - regola libera - vittoria sulla grezza natura in ogni parola - la sua arguzia è espressione di attività libera e indipendente - volo - umanizzazione - illuminazione - ritmo - arte». (Novalis).
La poesia è la rappresentazione dell'animo, l'incessante ricerca "dell'assoluto", la rivelazione esteriore di ogni regno di energia interna: l'amarezza e il gaudio, la passione e il patema, la lacerazione e l'unione, lo struggimento e l'estasi. La realtà e il sogno prendono forma e vita nelle pagine di questa antologia del primo Premio di Poesia Auxilium 1997, indetta dall'omonima associazione di volontariato sociale per la famiglia, a due anni dalla sua istituzione.
La poesia è un universo incantato e incantatore, e l'attitudine alla poesia ha molto in comune con la propensione al misticismo. E' la percezione del particolare, del personale, dello sconosciuto, del misterioso, di ciò che deve essere svelato e del casuale-necessario. Il poeta rappresenta quello che è, quello che potrebbe e che dovrebbe essere. Quello che era, sarà o forse non diverrà mai.
Quanti tempi e modi dei verbi. Quante parole accordate fra loro e quanta forza creatrice nelle poesie degli autori qui presenti premiati, infatti, anche per la loro spiccata sensibilità introspettiva: i loro componimenti lo dimostrano ampiamente.
Giordano Galli, di Lodi, è il vincitore di questa edizione con la poesia Il termine, in cui il presente spirituale allaccia il passato e tende al futuro, simbolico, cristallizzandosi: «...L'immagine di un'illusione/di un momento durato una vita/di un attimo durato... il tempo...».
Seconda classificata è Margherita Valery di Alghero, in provincia di Sassari con Bosnia 1995, componimento drammatico: «...Pioggia/sui corpi freddi/formando/pozzanghere d'odio».
Infine Maria Teresa Zanafredi di Casalbellotto, in provincia di Cremona, classificatasi al terzo posto con la poesia Ricordando lei, rammenta che noi tutti siamo l'essenza dell'assenza: «...La sua voce suadente /lei è là/la traccia di un sogno».
La poesia è voce dell'universo, è canto, discorso. Nei poemi non esiste altra unità che quella dell'animo. Un'anima sola con sé, finita infinità.
 
Luciana Francesca Rebonato
(membro della Giuria)