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Antologia concorso letterario

Il Giunco

INDICE

Prefazione di Olivia Trioschi
 
Bruno Arciprete - Maria L uisa Beck Peccòz Spanò - Paolo Bonari - Mario Borghi - Anna Boschetto - Marco Botti - Raffaele Carlettini - Camillo Catarozzo - Gianluca Cazzaniga - Giuseppe Sandro - Ciapessoni - Valentino Cusimano - Amelia De Lazzari - Giovanni Di Maria - Ugo Entità - Jole Gazzaniga - Franco Gilardetti - Luigi Giuliano - Annalisa Govi - Maria La Volpe - Angelo Lamberti - Pierpaolo Lauriola - Maria Luca - Ludovica Mazzuccato - Piera Memmola - Elisa Montani - Teresa Montobbio - Adriana Montoncello Nagliati - Eugenio Mosconi - Massimo Pasotti - Cristina Ponti - Fedel Franco Quasimodo - Mauro Ravaglia - Serena Ristori - Rosa Antonia Rocca - Anna Maria Samaden - Olga Sormani Ratti - David Torrini - Marco Valerio - Raimondo Venturiello - Corrado Aaron Visaggio.
 

Prefazione

 
È ovviamente difficile dare un profilo critico di un numero elevato di Autori che appaiono in una antologia. È però possibile mettere in risalto le caratteristiche che emergono. Va inoltre ricordato che la giuria si è limitata ad una scelta, non facile come spesso accade, delle opere segnalate. Il giudizio determinante è stato quello di venticinque lettori, non noti alla giuria ma scelti dalla nostra Biblioteca Civica. La votazione da loro espressa su ciascun Autore ha formulato la classifica finale. Tra il giudizio della giuria - non noto ai lettori - e la somma dei giudizi dei lettori, c'è stata una notevole affinità e questo è un dato rassicurante. Ma non sono mancate valutazioni di spiccata originalità.
Nelle opere prevale la poesia dei sentimenti, della nostalgia e del rimpianto ma anche della gioia dell'amore. È da citare la notevole incisione dei versi descrittivi, spesso lirici nel ricordo dolce di luoghi e di frequentazioni. Risalta infine la capacità di qualche Autore nella definizione psicologica di ritratti di persone che devono aver lasciato indubbiamente un ricordo permanente e una traccia significativa nelle esperienze soprattutto giovanili. Sorprendente in molti la ricerca attenta dei termini usati, dei versi e dei tempi. Il tutto ha consentito un diffuso rispetto dei ritmi che rende adatte molte delle opere presentate ad una lettura declamata di risonanza emozionale chiaramente individuabile.
Nelle opere dialettali è apparso, in tutta la sua vivacità, quel tratto che individua particolarmente personaggi e situazioni, profili di evidente richiamo alle radici culturale degli Autori e spesso quella ironia sottile che nel ricordo attenua le durezze, addolcisce il giudizio.
Sorprendente la poesia di Anna Boschetto, vincitrice del Premio Ginevra. Citiamo solo questa poetessa, poiché il suo recupero del rapporto espressivo con la madre col metodo di Comunicazione Facilitata, dopo decenni di silenzio e di isolamento artistico, ha consentito la straordinaria rivelazione dei suoi sentimenti e delle sue capacità: la poesia ha lacerato la terribile solitudine ed ha saputo raggiungerci coi suoi versi. Noi l'abbiamo letta, e quindi ascoltata, prima con stupore e poi con commozione crescente.
È infine doveroso ricordare che il Premio ha raggiunto le finalità per cui è stato indetto: contribuire al bilancio dell'Associazione Il Giunco che aiuta, anche economicamente, i giovani che sta assistendo nel programma di affiancamento al percorso degli studi e dell'inserimento nel mondo del lavoro e dotare la nostra città di un premio letterario che fin dall'inizio si distingua per la serietà del giudizio ed il rigore della sua formulazione.
Auguriamo un successo ancora maggiore alla prossima edizione del concorso.
 
La Giuria