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Antologia concorso letterario
Il Giro d'Italia delle Poesie in Cornice 1999
 
 
Prefazione 
 
INDICE
Luca Albanese, Marino Antonelli, Gilberto Antonioli, Paolo Francesco Barbaccia, Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò, Enrico Bellorini, Katia Bernacci, Massimiliano Bianchi, Lara Blocksteiner, Geros Bono, Maria Luisa Borzaga, Franca Bossi, Maria Stella Brancatisano, Carlo Buonerba, Gianna Buzzoni, Barbara Canovi, Rosalba Adriana Cassinari, Camillo Catarozzo, Gesumino Cattari, Paola Ceci, Gianni Eligio Colombo, Giuliano Corsi, Alfredo Crielesi, Giuliano D'Errico, Giuseppe d'Onofrio, Domenico Di Cesare, Francesca Di Nola, Manuela Favalli, Maria Franca Ferraris, Maria Letizia Filomeno, Maria Luisa Franch, Nando Giangregorio, Franco Gilardetti, Cartepen, Maria Lasi, Chiara Longo, Angelo Luisi, Yves L. Makaò, Antonio Maldera, Angela Malvani, Cristina Mantisi, Maurizio Maraldi, Abramo Martini, Anna Matera, Jmmy Alfonso Mauro, Lia Megna, Graziella Moi, Eugenio Mosconi, Assunta Olmelli, Fiorangela Omodei, Luisa Orlandi, Maria Luisa Orsi Sigari, David Ortolani, Tiziana Panunzio, Elisabetta Parisi, Liliana Picchianti, Alessandro Pinna, Giorgio Pisana, Cristina Pitto, Patrizio Pitto Neri, Marisa Rissone, Annunziata Romeo, Idelfonso Rossi Urtoler, Angela Maria Saeli, Angelo Sagnelli, Raffaele Santoro, Rossella Santoro, Monica Sapucci, Monique Sartor, Luciana Scaglia Grenna, Adriano Scandalitta, Paola Scatola, Luca Siccardo, Luca Simbari, Francesca Simonetti, Mario Siri, Luca Solagna, Snjeska Soucek, Cristiano Tardito, Elisa Terribile, Arianna Toma, Piero Trapani, Luca Maria Vicamini, Andrea Violi, Mara Vitale Santoni, Tiziana Zago, Piera Zangara, Antonio Zocchi, Gabriella Zurli Orioli, Rita Canepa De Franchis, Renato Gambuli, Renata Rusca Zagar, Zahood Ahmad Zagar.
 

 
 
 
 
 
 Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò
 
 
Assenza
 
Ancora,
quasi senza accorgercene,
abbiamo perso un giorno.
E una sera.
La luna, la stretta falce di luna,
cresce velocemente
sulla curva del cielo,
ma non può illuminare
la nostra vicinanza.
Dal buio della notte,
dal fresco acuto della notte,
vestita solo
delle ombre dolci e dell'aria
del mio giardino,
osservo l'oscurità
salire e avvolgermi,
come un mantello di tenebra.
Dove sei?
Tento di inseguire le tue parole
che non sento.
Sono troppo lontane le tue parole.
Il crepuscolo ne ha cancellato le tracce.
Cerco i tuoi gesti e i tuoi pensieri
col bianco bastone della memoria
come un cieco cerca un varco
in una strada affollata
e mai percorsa.
Anche i tuoi pensieri mi sfuggono
aquile lontane che non si lasciano catturare.
Aspetto che il vento mi porti
in mezzo agli aromi dei fiori
il tuo profumo inebriante, salato e selvaggio.
Ma questa notte è sterile,
priva di brividi,
cattiva, malata
e indifferente.
 
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Katia Bernacci
Alba di pianto rosa
 
Alba di pianto rosa
Urlante sospiri impazienti
Versa luce nella gola di questo nuovo giorno
Sorride, giovinezza
Specchiandosi in nuvole color esitazione
Fronde allo stormire
Penetra, tempo nella carne
Frammento di raggio infuocato.
Consumata la candela
Divorata da rivoli di anime turbinanti
Incendiata di bianco,
carta sbranata da dita tremanti,
tremanti desiderio
Barriere s'infrangono,
flebili lamenti
dilaniata dall'imminente
viene la notte,
in silente attesa
più non penso, ascolto
la nebbia si mesce con le voci
e scivola lontano,
... la vita
 
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Geros Bono
Camminando assieme al fiume
 
Nasce sul monte, tra la bianca neve
dove il primo sole giunge
Piccolo e tremante zampilli verso valle
poi, in compagnia di tanti amici, diventi grande
 
Spazzi via strade, scavalchi ponti
ti senti importante nel far paura alla gente
Anch'io come te ero tremendo
sognavo grandi cose ad ogni istante
 
Adesso sono qui che sto pensando
come somiglia a te la vita mia
nel fondo valle ormai cammino lento
e aspetto il giorno che alla riva giungo
 
Tu nel tuo dormir servi alla gente
irrori la campagna e dai la vita
a me rimangon solo i ricordi
dei giorni in cui felice amavo tanto
adesso che ho perduto tutto quanto
mi resta solo di vedere il mare
 
Giunto che sarò sulla deserta riva
alzando gli occhi al cielo vedrò tutte le stelle
compresa quella di nostro Signore
dei miei peccati chiederò perdono
Lui, col suo viso santo, mi dirà
non temere, son'io che ti ho fatto
uomo e per amore.
 
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Rosalba Adriana Cassinari
Il nostro amore
 
Come le nuvole che vagano nel cielo
sembrano angeli di piume
illuminati da riflessi lunari.
Si ammirano da lontano
si innamorano
si rincorrono perdendo piume qua e là;
il desiderio d'incontro è sempre più forte
finchè si sfiorano
si baciano
si uniscono
per vivere eternamente in un solo corpo.
 

 
Senza luce
 
La festa è finita
ogni cosa si ripone
tutto tace.
Il silenzio regna nella mia casa
e tu?
Mi hai lasciata sola
mi guardo allo specchio
tolgo colori al viso non mio
i segni del tempo,
e del dolore
senza pietà
spengo le luci
barcollando nel buio
penso a domani.
Non vedrò spuntare il sole
nessuno mi aspetta
la tua mano non mi rialzerà.
 

 
L'attesa
 
Una rosa rossa
con lacrime di rugiada
mi donasti prima di partire
la deposi nel mio diario
ogni giorno l'accarezzo
la bagno con il mio pianto
per non farla morire!
 
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Paola Ceci
Esistenzialismo
Tell me what this life is for...
(Kory C.)
 
Abbandonata, e stanca, sull'antica sedia,
a sé - e sola - come bambola di pezza.
Lunghe e morbide le braccia,
di stracci - a mille a mille - inconsistenti.
Chi ti tira in un verso,
chi nell'opposta direzione.
Chi guarda ai 'giovani cannibali',
chi mira, e centra, e spara, dalla televisione.
E tu in mezzo - e sola - che avverti
lo strappo dell'esistenzialismo.
 
Abbandonata e persa tra la folla,
che freneticamente ti corre attorno.
 
L'Inquie-Ti-tudine
che ti attanaglia stretta,
che rapisce e brutalizza i tuoi pensieri.
Pensieri che fluttuano,
e s'abbandonano - a mille a mille -
stancamente al vento,
inconsistentemente.
Tu,
zavorrata alle tue membra,
pesantemente...
stanca bambolina
ti lasci macerare
dai dubbi e le incertezze.
 
È l'Incer-Ti-tudine.
...
È il dramma esistenziale,
che lacera in pezzi - a mille a mille - il cuore.
Perché si vive?... Perché si muore?...
 
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Maria Lasi
La giostra dei bimbi
 
Il ritmo di una musica allegra
attira le genti,
la giostra dei bimbi è
pronta a girare.
Gira e rigira su se stessa
come il Mondo,
su di essa i tempi dell'uomo,
non vi sono cavalli e carrozze
ma auto potenti,
strumenti da Guerra.
Salgono i bimbi ignari
del gioco crudele,
ognuno va al posto di guida.
La giostra pian piano riparte
s'ingigantisce il frastuono
di voci, di suoni, di spari,
salutano i bimbi felici
del sogno avverato,
pian piano la giostra rallenta
ed altri son pronti a salire.
Domani chissà!
Se il Mondo diverrà
un Mondo di pace,
se i cavalli potranno tornare
sulla giostra dei bimbi a girare.
 
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Yves L. Makaò
Il grande lago dorato
 
Disteso all'ombra della grande quercia,
scruto silenzioso,
il continuo evolvere della natura.
Innanzi a me...
il grande lago, accoglie le acque tremule
impaurite dal soffiare del vento.
All'orizzonte, mille e più
creste d'acqua brillano d'oro,
sotto i fiammanti raggi del sole
che portano gioia e amore,
laddove la luce mancava da tempo.
 

 
Nevicando speme
 
Neve bianca immacolata fiocchi,
glaciale dolce candida discendi;
scendi leggiadra, con flemma...
Danzando senza bailamme cadi,
riposi sulla darsena diacciata,
ed appari come tempera illibata;
t'adagi sul prominente davanzale
nella stasi tua globale, stremata...
Indugi sulle mie calde labbra,
rivolte all'etra per assaporare
la tua tersa illimitata libertà.
 
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Chiara Longo
 
Il Dio,
infinito e unico,
è un abbaglio della Fede.
 
Nel gioco delle verità
e in assenza di ogni credo
elevo ad astrazione pura,
causa ed atto
di un'arckè possibile
una donna ignuda
che per partenogenesi
ha immesso luce
oscurità e ombra.
 
Il fluido
della pancia madre
irrora terre e
dà vita a oceani
di qua dall'orizzonte
per risciacquare nell'ibrido
la tensione umana
a creare l'arte e
rimirare il bello
dell'armonica esistenza
oltre il filtro casuale
del labile caos
che scompone l'intero
in tessere ardite
per coniugare con
l'infinito
l'ordine atteso
da cuore e intelletto.
 
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Anna Matera
La beatitudine di Padre Pio
 
Nel silenzio
del tuo sorriso,
sorrido anch'io, beata.
Il tuo sguardo,
rapito,
rapisce il mio.
Non sei solo
un ricordo
proiettato su tela
dall'artista.
Sei l'angelo
che tutti vorrebbero avere per sé.
La beatitudine a cui
tutti anelano.
Indicaci la via,
se per caso dovessimo smarrirla.
Tu che sei beato
risplendi sul nostro cammino.
Noi ti seguiremo.
 
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David Ortolani
Viaggiando verso
 
Tace il silenzio.
Il bambino
guarda l'orizzonte
ignaro che le pagine scritte
restano indelebili.
Si scurisce il buio
fisso è il vuoto
fuori coscienza
fuori sensibilità
fuori dimensione,
con l'irreale
che gli balla intorno,
incurante il bambino
osserva la luce
comparsa repentina
davanti i suoi occhi.
Una lacrima
inumidisce il dolce viso,
la realtà svanisce,
un passo,
forse due,
sommerso da quella luce
per raggiunger Dio.
 
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Liliana Picchianti
Il senso della vita
 
Cercare la strada
fra molti incroci
di vie senza nome
sterrate strette
erte sassose
normali asfaltate
vicoli ciechi
o grandi arterie
dal traffico enorme,
sbagliare cammino
è non realizzarsi,
si torna a cercare
mentre lo scorrere
veloce del tempo
insegna: La felicità
non ha che fugaci
fragili momenti
solo sfogliando
un codice d'amore.
Nel dolore sempre
una domanda: Perché?
Quando fili bianchi
scolorano le tempie
e l'anima appassisce
nel vento degli anni
e della solitudine
nel cuore sorge
un desiderio di pace
lo spirito si avvia
nell'ultima tappa
del sentiero umano
verso il traguardo.
Rimane insoluto mistero
il senso della vita.
 
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Rossella Santoro
Una madre e una donna
 
Sai, volevo sentire
quello che c'è nel tuo cuore
vorrei sentire tutte quelle parole
che uno si aspetta
che si lanciano forti
verso il mio sguardo
che oggi è più forte
per difendermi sul serio
da cose oramai incomprensibili
cosa fa una madre per difendere
i suoi cuccioli
TANTO
ma resta tanto anche una donna?
È questo che mi chiedo
QUANTO una madre / QUANTO una donna
fanno il cerchio completo
senza inventarmi più nulla
Quando mi sento madre
Quando mi sento donna
quanto posso valere
quanto rispetto ho per me
quando esisto veramente
quando madre
 
o svanendo donna
devo chiedere o fermarmi
devo vivere madre
o morire Donna.
 
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Luciana Scaglia Grenna
...Uomo...
 
Hai occhi tristi e gonfi,
esile uomo,
mascheri la tua esistenza
mitragliata da un'acerrima sfortuna
che ti ha colpito, duramente,
ancora in giovane età.
I tuoi occhi sanno,
senza parlare,
ma non svelano nulla,
per evitare crudo dolore
a chi ti ama.
Sei forte, coraggioso
e quasi pronto a intraprendere,
inconsapevolmente,
fra i cuscini del tuo grande e complice letto,
amico indissolubile di giorni spensierati e felici,
un lungo ed estenuante viaggio
senza ritorno.
 
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Snjeska Soucek
Amore à la càrte
al mio primo marito
 
mi saluti gioiosamente con la mano
sul limite delle tue possibilità
io passo accanto
solo a tratti
ti rispondo
 
questa è la scena di addio
che tu ed io ripetiamo tutti i giorni
tutti i giorni
per ogni
evento
 

 
Amato mio
al mio attuale marito
 
tu sei l'unico paesaggio rupestre
in cui mi oriento e
senza chiarore di luna e senza
sensi di pericolo ed io
sorvolo abissi
ignara che ci potrebbe
essere terra piana e
luminosità
 

 
Amore mio
 
non oso avvicinarmi troppo a te
perché
cosa rimane alla farfalla
con le ali bruciate
salvo
l'ultimo desiderio
 
volare via.
 
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Antonio Zocchi
Ulisse 7.2.99
 
Vorrei,
mani d'ebanista
per l'intarsio della vita,
e dita affusolate
che pizzichino lire ed arpe
per partorire amore
dal cuore dell'infinito
in giochi arabeschi
con toni soavi.
E con lo sguardo d'Ulisse,
vorrei assaporare immensi spazi,
che mi mostrino l'oltre,
attraverso le colonne
verso il mare sconosciuto
e tempeste di draghi.
Fino al fuoco,
o a terre di ghiaccio,
dove nessun mortale ha mai osato.
E gridare «terra in vista»,
con la sete folle,
di nuovi mondi sotto cieli di stelle.
 
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