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Antologia concorso letterario
Il Giro d'Italia delle Poesie in Cornice 1998
 
 
Prefazione 
 

INDICE

Isabella Affinito, Luca Albanese, Luigi Alberano, Maria Amorese, Delia Timan, Claudio Antinori, Marino Antonelli, Vittorio Arrigoni, Alessandro Bacci, Massimiliano Badiali, Ornella Barbieri, Domenico Barra, Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò, Franco Bernardini, Maria Rosa Bertellini, Geros Bono, Maria Borello, Paola Bruzzone, Carmelo Cannavò, Sara Capizzi, Angelo Carrieri, Camillo Catarozzo, Marina Caverzan, Laura Ceruti, Maria Gabriella Clemente, Rosalia Colella, Gianni Colombo, Davide Comini, Paolo Costa, Marzia Cottarelli, Concetta D'Alessandra, Mercurio D'Aloia, Don Rocco D'Ambrosio, Giuseppe D'Urso, Papik Dal Degan, Irene De Laude Curto, Francesco De Propris, Idolo De Rosa, Silvestro De Simone, Ivano De Vito, Riccardo Del Sole, Elio Distefano, Annamaria Emanuele, Edda Ernandes, Marcello Esposito, Bruno Frazza, Emanuela Galetti, Renato Gambuli, Elena Giacomin, Nando Giangregorio, Franco Gilardetti, Mario Giliberti, Valeria Gnan, Rita Golino, Marina Grignon, Giusy Guarino, Marco Incerti, Maria Lasi, Pietro Paolo Lauriola, Gianmario Lucini, Mirna Luraghi, Antonio Luzio, Antonio Mandera, Paolo Malinverno, Angelo Malvani, Lori Marchesin Boer, Marco Marengo, Abramo Martini, Massimiliano Mazzini, Pietrina Mereu, Stefano Monte, Eugenio Mosconi, Givanna Mulas, Fabio Nichetti, Assunta Olmelli, Fiorangela Omodei, Luisa Orlandi, Maria Luisa Orsi Sigari, Tiziano Ottobrini, Antonio Pace, Massimiliano Paci, Tonino Paliotta, Ada Paonessa, Stefi Pastori, Maria Rosa Pedinotti, Liliana Picchianti, Filippo Giuseppe Pietrella, Maria Luisa Polidori, Clara Previtali, Francesca Russo, Gianna Sallustio, Benedetto Salvucci, Primo Sanchini, Giovanni Santoni, Monique Sartor, Adriano Scandalitta, Paola Scatola, Alice Schiavo, Romolo Scodavolpe, Luca Simbari, Clara Simioni, Luca Solagna, Snjeska Soucek, Silvio Spanò, Irene Sparagna, Elisa Terribile, Maria Tosti, Piero Trapani, Gianni Vavassori, Andrea Violi, Manlio Visintini, Aldo Vitale, Paolo Vitale, Luigi Angelucci, Lino Giarusso, Ahmad Zahoor Zargar, Renata Rusca Zargar, Daniela Manzini Kuschnig, Mauro Ravaglia, Rita Canepa De Franchis
 
 

Luigi Alberano
 
Voglia d'amare
 
Incontro sotto l'albero
una bella ragazza
che mi guarda intensamente.
Il suo sguardo
travolge i miei sentimenti
in modo tale da restare impietrito.
In quel momento
subisco qualcosa di profondo
che scuote il cuore.
L'incontro con quella ragazza
ha aperto in me
la voglia d'amare un essere
gentile e delicato, bello e casto.
 
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Delia Timan
 
Grido
 
Ho visto una formica
la strada attraversare,
l'UOMO di corsa
la voleva calpestare.
Lei ha gridato di terrore.
Il piede l'ha schiacciata.
La sua vocina nessuno ha udito!
Ho viaggiato per il mondo.
All'angolo di una strada,
una mano tesa chiedeva «Aiuto».
L'UOMO frettoloso,
quel gesto non ha notato!
Ho sentito INNOCENTI piangere.
Ho visto BIMBI morire di FAME.
L'UOMO di corsa,
ha tutto ignorato.
Ho visto, in Paesi Civili,
Grandi,
abusare del loro Potere,
Truffare, Maltrattare,
Ignorare il grido dei Deboli!
IO GRIDO PER TUTTI.
IO, SARÒ LA LORO VOCE.
Il Piccolo e il Debole,
non saranno più calpestati.
La PREPOTENZA non avrà più forza
contro l'INNOCENZA.
IO GRIDERÒ.
Potente e Debole
avranno la stessa forza,
gli stessi diritti.
TU, non dovrai
più gridare inutilmente.
Il TUO Diritto
sarà rispettato!
 
Anche per TE,
IO HO GRIDATO!
 
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Claudio Antinori
 
 
22.4.'94
 
Mortai
una parola sola, così arida,
grondante le viscere
di tanti innocenti
la tua famiglia
gli amici così vicini
 
troppo lontani
per non sentire a volte
un piccolo terrore sconvolgerti
 
come quando trovi in un vecchio
scantinato libri di vecchia
storia, squartati da topi,
e capisci che loro ci sono
 
potrebbero venire da te
una notte
per accendere una giornata eterna
senza più amore
con sola misericordia
 
e vedi un piccolo bambino
vivere l'assurdità della guerra
finché non muori
tu con lui
 
lui per te
che è lo stesso
 
Non sono io,
non sei tu
né lui
 
siamo solo bambini
 
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 Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò
 
Ancora e ancora
 
Quando
negli slarghi
del tuo sovraffollato tempo
incontrerai il mio ricordo,
l'immagine che io ho reso sbiadita
del mio ricordo,
allora,
sali sul cavallo infuocato
dei desideri impossibili,
attraversa in volo
le rare pianure
di angoscia e di sogno,
scocca una freccia morente
con le dita che tremano
puntando ai miei pensieri.
Quando la tua falsa freddezza
ti abbandonerà per due attimi
e sarai di nuovo
grano e uva e sole sulla pelle,
guarda la luna
nel cielo deserto sopra di te,
riconosci i mille fiumi
che mai trascorreremo insieme,
circonda tutte le terre
che sempre abbiamo abbandonato,
véstiti dei nostri ricordi
frantumati, perduti,
come una colomba agonizzante.
Salva i nostri ricordi,
caricali sulle tue braccia riluttanti
portali sempre con te
che l'incanto del silenzio
possa farli splendere.
Ancora e ancora e ancora,
per il tempo sottile
delle nostre piccole vite.
 
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Franco Bernardini
 
Terrazza sul golfo Paradiso
 
Il generoso abbraccio
dei declivi rupestri
scivola verso il mare,
plasmando repentino
immemore
anfratti sculture
per madrepore e polipaie:
pozze diverse
con gole profonde
declinano in superficie
sinfonie di azzurri intensi,
vellutati, rimanti.
 
I serici vaghi chiarori
di un'alba avoriolina
trapassano Punta Chiappa,
vincendo l'eterna battaglia
sulle tenebre della Torretta,
che laggiù sbadiglia segnali.
 
Immerso tra aloe,
carnegìe ed agave,
inerte testimone sgomento
dell'impari duello resto:
troverà rivincita il faro
solo più tardi
al calar delle ombre.
 
Rituale prodigo
di sensazioni vibranti
che veleggiano libere
al di là dei candidi cirri
in compagnia
di solitudini plache
e d'un gabbiano,
dal roco verso,
che infrange ignaro
improbabili sogni.
 
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Geros Bono
 
I miei occhi… i miei occhi…
 
Nel buio d'un'alba
piena di nuvole
ti han visti andar via
il mio viso bagnato
forse pioveva
 
Il mio cuore… il mio cuore…
 
Una spada di fuoco è entrata nel petto
un urlo di dolore ha raggiunto le stelle
la casa di Dio, un suo gesto,
sarei andato con Lui
 
Anni di sogni, di speranza
momenti felici come non mai
stupido io che in questo mondo infame
credo ancora nell'amore
 
eppure: ti amo
t'amo come acqua di fonte nel deserto
come carbone acceso sulla neve
come fiore che aspetta l'alba
per rubare la luce al sole
Così ti amo e così ti amerò
 
Il tuo viso tra le mani
un brivido di gioia dentro il cuore
felicità immensa, orgasmo dell'anima
T'amo, non per il piacere d'un attimo,
ma per la gioia infinita di stare con te.
 
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Carmelo Cannavò
 
Mamma
 
Dolce ideale di tutti i viventi,
Astro che brilla perenne nel cuore,
Fuoco che arde nel tempio d'amore,
Mamma sei tu.
Mamma che soffri i dolori più atroci,
Quando alla luce il tuo amore tu porti,
Degna tu sei di tutti i conforti,
Niun più di te.
Se qualche volta al dover mio mancai,
Perdono l'alma mia cercò pentita.
Sono tuo figlio e ti debbo la vita,
Mamma mio ben.
Mamma che senti il mio palpito ognora,
Che mi segui dovunque io possa andare,
Che spesso soffri pene occulte e amare
Per il tuo figliol,
Affligger non vorrei più il tuo cuore,
Consolare vorrei gli altri tuoi anni,
Vorrei alleviare i tuoi già duri affanni,
Il tuo dolor.
Dolce ideal di chi sogna amore…
Porto che accoglie chi nel vizio annega…
Cuore che il perdono mai non nega…
Mamma sei tu.
 
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Marina Caverzan
 
Gabbiano nel vento
 
Ti sei mai fermato a guardare un gabbiano
che vola nel cielo in un giorno di vento?
Ti sei mai sentito un gabbiano
che ad ali stese estasiato
si lascia condurre dal vento?
O hai sempre sbattuto le ali cocciuto
per voler andare ad ogni costo
laddove ti eri prefisso?
Conosci davvero il perché di questo?
Non hai ancora capito, tu sciocco
che è lui, il vento, padrone del senso e del tempo!
Lui solo sa dove ti porta il tuo essere al mondo!
Al tuo battere d'ali sconnesso sorride
e a malincuore ti lascia andare
anche se il tuo errore fatale
ti porta inesorabilmente a morire.
Sa che la tua scelta ti appartiene.
Forse aspetterà il tuo stanco ritorno
da questo tuo andare per niente,
per ricondurti paziente a te stesso
da dove caparbio sei voluto fuggire.
 
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Rosalia Colella
 
Verso il terzo millennio
 
Comincia il conto alla rovescia
perché decolli il terzo millennio.
Non si parli di vecchiaia dell'umanità:
questo nostro mondo non ha età!
benvenuto, terzo millennio!
Hai portato con te il prezzo
del riscatto della gioia prigioniera
del destino?
Vedi: c'è da asciugare un tessuto
di speranza, ancora bagnato
di lacrime, che sventolava sotto
il sole smorto del duemila!
Riaccendi quel sole!
Noi già nati, ti vedremo nascere!
Crescerai con altre generazioni!
Noi ce ne andremo! Intanto
continueranno a cadenzarsi
nella realtà i lunghi passi del tempo
che non indulgerà al richiamo
di stazioni di anni o di secoli,
né a quello di un luccichio
di stelle, sirene del cielo!
Come per noi, anche per gli altri,
la durata del tempo di ciascuno
sarà commisurata alla resistenza
in apnea dell'immersione nella realtà!
Nel rispetto del nostro non essere,
sulla scia del ricordo dei nostri passi
camminerà l'umanità verso luci
di civiltà!
 
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Concetta D'Alessandra
 
Salirò
 
Salirò sulla cima rocciosa
e piena di spine dolorose,
ma prima di tutto mi farò la croce.
La traverserò cantando
perché ci sarà l'aiuto di Dio
che mi starà accanto.
La traverserò sorridente
perché amo tanto la gente.
La traverserò senza paura,
perché troverò luce sicura.
La traverserò con gridi di gioia,
perché non avrò mai più noia.
Per le spine che avrò superato,
il mio cuore da Dio sarà consolato.
 

 
Una notte
 
Una notte ti sognai
che eri più bella,
dentro i tuoi occhi
vidi una stella,
accarezzai il tuo visino
perché sentivo odore di gelsomino.
Toccai le tue mani delicate
che sembravano petali di rose vellutate.
Tutto ad un tratto mi svegliai
e abbracciato al mio cuscino
mi trovai.
 
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Mercurio D'Aloia
 
Diventar uomo a mia madre
 
Quando dimenticherò
il tuo sguardo di frasi velate,
il tuo sorriso di carezze profonde,
 
quando dimenticherò
le tue lacrime di gioia comune,
le tue labbra di "foto" antiche ma ancor vive,
 
quando dimenticherò
i tuoi impeti d'ira come guida sicura,
il tuo prendermi per mano come caldo rifugio,
 
quando dimenticherò
i tuoi enigmi di un continuo rinnovarsi,
il tuo cuore di un completo stimolare,
 
quando dimenticherò
la tua vita, il tuo essere,
di eterna linfa per me vitale,
 
avrò dimenticato
di essere diventato con te
un uomo!
 

 
Radici
 
Tra case che conoscono
la sofferenza dell'alba
e il riposo della sera.
Per vie che conoscono
storie di genitori
e si aprono a speranze di figli.
Tra mura sofferte, vissute, amate,
per strade battute da passi antichi e pesanti,
sotto un cielo che palpita, intriso di sentimenti lontani,
respiro vite di altri e cammino felice di esserci.
Mi fermo, sentendomi ora parte di questo paese
e mi accorgo di potermi ascoltare
senza dover parlare.
 
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Don Rocco D'Ambrosio
 
Moti autunnali
 
Dopo la galleria ritorna il sole
&endash; sono alla guida.
Verso il passato transuma il tepore
&endash; riparte la sfida.
 
Andranno i miei nervi in letargo?
Verrà la musa con il suo cargo?
 
Sembra che la vita sia migrare.
Come il mio sguardo
ospite tra i colori autunnali.
 
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Francesco De Propris
 
Intenso presente
 
Rinascere
dall'altra parte del tempo
o dall'altra parte del mondo,
sull'altra riva
oltre il fiume
che disperde nell'inesauribile
mare della vita
le impronte del mio passaggio.
Ecco cosa vorrei,
rinascere ogni giorno,
per raccontare
la vita,
la prima e l'ultima,
le altre ancora.
E raccogliere gli attimi perduti
e non ritrovati, sognati
o inventati,
per farne di perle lucenti
una collana, che adorni
il tuo collo di cerva.
E poi, ad una ad una
lambirle con le labbra
del mio desiderio,
premere la bocca
sulla morbida carne,
inebriarmi
del sapore del passato
che più non torna
e godere
questo intenso presente.
 
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Idolo De Rosa
 
La lontananza
 
C'è gente che ha una vita grigia,
allora non resta che far la valigia
alla ricerca di vita migliore:
parte, ma va con la morte nel cuore.
 
E parte senza sapere dove andare;
e l'obiettivo suo è migliorare
risolvere presto quella situazione
e tornar con una buona posizione.
 
Per chi lascia un paese specialmente
si distacca da moltissima gente:
son mille e mille le persone care,
in paese tutto è familiare.
 
C'è chi è partito e non è tornato
sperando cancellar il suo passato
costellato d'amarezze e di stenti,
anni passati non proprio contenti.
 
La fidanzata in paese ha lasciato
eppure amore eterno avea giurato;
dalle luci della città abbagliato
puntualmente poi ha abbandonato.
 
La lontananza non può far scordare:
lei, laggiù, lo sta ancora ad aspettare;
in paese il giuramento ha suo valore
si chiude come riccio nel dolore.
 
Chi è partito non può dimenticare,
pur negli stenti ci son cose care:
dove ha lasciato tutto il suo grigiore
deve tornare a riprendersi il cuore.
 
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Marcello Esposito
 
Sudano i pensieri
 
Sudano i pensieri
della tua vita
mortale.
Accalcati desideri
nelle notti
stratificate dai sogni.
Cavalcanti desideri
di vita
ripercorrono su di te
suadenti canti
dalle ondeggianti parole
espresse nelle sere ventose.
Sudano i pensieri
della tua vita
accoccolata nell'anima
di idillici sogni
dai glauchi colori
ricolmi
di emozioni d'amore.
 
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Bruno Frazza
 
Eri solo in una coppa di champagne
 
Ti sto amando,
in una coppa di champagne.
Nuda… solo
conturbanti veli,
nascondono, in questa fioca luce,
nella tua alcova di piacere, seduzione,
i tuoi deliziosi seni.
Adombrati, gli occhi invitanti al peccato,
da un leggero tocco di cielo.
Ti sto amando,
in una coppa di champagne.
Le mani mie ti cercano,
ti vogliono, toccare, accarezzare,
ma tu come le bollicine,
svanisci.
In una coppa di champagne.
Gli occhi tuoi tristi, mi parlano,
in un arcano silenzio,
quelle affusolate mani,
mi stanno accarezzando,
non sto sognando.
Ma sei svanita,
in una coppa di champagne.
Ti amo,
sto baciando i profumati seni,
mi sto inebriando di te.
Ti amo, ti amo ti amo ti amo.
Si frantuma la coppa di cristallo,
eri… solo in una coppa,
di champagne.
 
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Renato Gambuli
 
Amandoti
 
Dondolando il cuore nella nostalgia
mi piace immaginarti ancora mia
nei silenzi attoniti di quei momenti
in cui sembriamo veri e siamo assenti.
 
Faccio a pezzi ogni parola ogni dolore
cerco il nucleo dell'atomo dell'amore
e l'anima si perde o si nasconde
poi ti cerca dove il tempo si confonde.
 
Se Dio è solo un artista innamorato
l'Universo non può averlo terminato
perché amare non è amai ma solo amando
e come vedi io vivo sognando.
 
Tu sei l'ombra e la luce del mio cammino
formidabile incoerenza del destino
sento ancora le tue mani nelle mani
siamo uniti, indissolubili e lontani.
 
Ora io posso amarti senza paura
al di là d'ogni remota o censura
ma tutto questo amore non è solo per te
perché amandoti io m'innamoro di me.
 
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Rita Golino
 
Il tempio
 
Il tempio che sorge sul fango, sbiadito dal freddo e dal sole,
ha milioni di occhi nascosti tra mura annerite dai salmi.
Un luogo di sguardi pagani, con mani gelate sul marmo,
con dentro l'ebbrezza di un vento che scorre in un tempo infinito.
Non acqua, non erba, non vita, ma solo del fango schiumoso
Che stagna lasciando nell'aria acuto l'odore di terra.
Il limo che misto al mio sangue, macina una vita affrettata
Or lascia in ultima sponda quei grani che san di sudore.
Il tempio ha socchiuso il portone, la gente si spinge e s'affretta,
nessuno si ferma a osservare che cosa è rimasto sull'urna.
È un canto, una nenia penosa, filtrata da un grande calore
Che mormora al giorno che nasce in fondo è la terra che muore.
 
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Marco Incerti
 
Il colore della malinconia
 
Ho disegnato il cielo
con l'azzurro dei tuoi occhi
per regalare al mondo, un velo
di serenità.
 
Ho raccolto una cascata di rossi boccioli
per profumare l'aria
perché ogni rondine s'involi
fin dove porta il vento.
 
Ho colorato il silenzio, i rimpianti,
l'eco delle vette, gli istanti;
 
con il colore del tuo ricordo
i miei pensieri, la malinconia.
 
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Maria Lasi
 
Progetti infranti
 
Vagano silenti nella
vastità dei tempi perduti
fra rimpianti e indelebili
nostalgie,
poi riappaiono e danzano
su ferite mai rimarginate.
Noi sempre più vecchi
e stanchi,
delusi e perdenti
increduli per la perseveranza
vorremmo allontanarli.
Ma non desistono
nascosti nell'intimo
del nostro io
rimangono ad accarezzare
le nostre menti.
 
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Massimiliano Mazzini
 
Appeso al mio corpo
 
Com'è crudele un volto
sazio di vita
stretto in ginocchia avvizzite
 
com'è scontento un mento
annoiato in una barba grigia
ossuto per la magrezza
 
come sono buoni i gerani
fioriti in novembre
sotto un cielo di attese
 
com'è vero il mio amore
teso nel bacio
appeso al mio corpo
 

 
Giardino di pioggia
 
Poche gocce tintinnano
sulle conche
di foglie smeralde
il verde evapora
in sorsi di gemme liquide
un muschio soffice
e un vischio brillante
si stringono in effusioni d'amore
anche le formiche si destano
frettolose chiudono i portali
ma si intravede un sorriso
la pioggia è serena
l'aria protegge
dallo stupore.
 
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Assunta Olmelli
 
Ricordi d'agosto
 
Mese di gran calore,
sotto le ombre degli alberi mi vorrei rifugiare
lungo le strade bianche e sassose
con papà vorrei ancora passeggiare.
 
Quanti ricordi.
Rivedo papà, quanta gioia metteva nel camminare,
quanta nostalgia nel ricordare,
le speranze, i sogni e le fatiche
che sono ormai finite.
 
Malinconia di una vita
vissuta e andata via.
Ricordo i momenti di profondi silenzi
quando le montagne ci guardavano.
 
Erano verdeggianti,
sembrava ci volessero abbracciare,
dolci ricordi di una vita
vissuta con fatica.
 
In quei giorni abbiamo rivissuto un po' di gioventù
e quelle strade insieme non ci vedranno più.
Cori di angeli, spero che allieterete il suo cuore.
Addio papà!!
 
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Liliana Picchianti
 
Una foglia appassita
 
Svanita la bellezza
foglia appassita
dai colori autunnali
venata di bruno,
un soffio di vento
ti sposta leggera
in mucchio con altre
ritorni alla terra.
Maratona veloce
del tempo fuggente
l'istinto si affina
affiorano ricordi
essenze lievi
di cose lontane,
presente fiacco
incerto domani.
Svanita la bellezza
foglia appassita
dai colori autunnali,
penduli dal ramo
tenace resistente
un soffio di vento
ti volteggerà nell'aria
scivolerai alla terra
nel suolo fecondo
continuerà la vita.
 

La vita
 
Cosa è la vita?
Un'estasi un tormento
luce ombra / forte fragile
piccola immensa
un alito nel tempo
scadenza senza data
buona cattiva / felicità dolore
un dono d'amore.
 
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Maria Luisa Polidori
 
 
Mi sento come
Giovanni
Francesco Santo
ma riesco solo
a vestirmi di
ciò che Lui
si è spogliato.
 
Sono entrata nei salotti
mondani ne le soiree
di Vip generation
ori rumorosi
giacche cashmere
sete di stoffa
sete di whisky
anelli di fumo speziato
polvere odorosa
su cristallo
annoiati di noia
sesso cesso
cesso sesso
vita vissuta
vissuta vita
assurda
sono fuggita
senza uscire
dalla porta.
 
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Benedetto Salvucci
 
Giubileo del Duemila:
Il compleanno di ogni cristiano
 
Ho visto camminare la mia fede
in compagnia d'una tartaruga:
l'ho vista poi esultare nel poco,
come chi l'alba vede in un tramonto.
Ogni tanto la vedo addormentarsi
sul ciglio della vita, questa tesa
a soddisfar le voglie ed ogni vizio.
Ed io a lasciar fare, noncurante,
in bilico più oltre il parapetto.
Spero che il Giubileo del Duemila,
il nostro Compleanno di Cristiani,
si faccia vento forte sulle vele
dei cuori inerti e delle nostre menti
per riportare nel gran mare umano
Amore, Fratellanza, Pace e gioia,
con Cristo sul timone della rotta:
sarà come innaffiare un bel fiore
o bere un bicchier d'acqua nell'arsura!
Non ci rendiamo conto, ma è questo
che sotto sotto noi vogliamo avere:
camminare con gli altri sulla scia
tracciata dall'Amore e dalla Fede;
Amore che ci viene giù da Dio!
Orientiamo la rotta del Duemila
soffiando tutt'insieme sulla nebbia
perché la barca della Fede possa
scoprir la Santità del Giubileo.
 
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Primo Sanchini
 
Gazza oro colato
 
 
L'abusato vittimismo rende tutti così fragili
mentre la perfidia trae profitto dalla dolcezza… altrui.
Il suono della notte è l'angoscia della luna,
quando l'aria è così calda e leggera,
quando voli nel tuo cielo.
Però, quanto ti manca l'universo?
Non puoi raggiungerlo,
nemmeno tu.
Hai pianificato ogni cosa, la tua aurora, il tuo tramonto
e ti dondoli nel vuoto leggero dell'aria fresca del mattino
e ti rendi disarmante nella tua danza del tramonto.
Ti interrompi quando il sole non ha più dominio
e sei serena quando la luna non ricopre il tuo territorio.
Gazza oro colato,
donerei volentieri il mio corpo a nostra madre
barattandolo con il tuo, per un solo giorno,
ma, credo che mai il mio tramonto o la mia aurora
potranno somigliare ai tuoi.
Mi manca tanto l'universo
ma non potrò raggiungerlo,
neppure io.
 
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Snjeska Soucek
 
Alla Generosa
 
Il più a lungo ti ricorderanno
coloro
che un tempo
alimentasti
 
le palpitazioni dei loro
palati
sillaberanno il tuo
nome
 
o almeno
i nomi dei tuoi pasti
 

 
Lo straccio per la polvere
 
L'equilibrio dell'universo
viene disturbato dalla casalinga
che sventola dalla finestra
la bandiera della sua vittoria
e della sua consegna
 

 
Mistero dell'ombrello aperto
 
Umido
mistero dell'ombrello
aperto
 
lasciato a scaricare da solo
la tristezza superflua
 
ma perché mai l'ombrello
asciutto sarebbe
più felice
 
per la possibilità di
essere chiuso
abbandonato e
 
alla prossima pioggia.
 
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Elisa Terribile
 
A mia madre
 
Brividi percorrono
tutte le fibre del mio corpo,
passo dopo passo,
arrivo lì, dove
per sempre giace mia madre.
Nel silenzio
grave che
circonda, sento come un brusio di
ricchezze scomparse!
 
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Andrea Violi
 
Tragedia
 
Imitando il suono del mitragliatore
l'uomo uccide un gabbiano tra gli scogli.
Nel nido i piccoli ancora attendono un volo,
protendono invano sé stessi alla vita.
Il peschereccio ha reti di fil di ferro
e rami di ginepro,
raccoglie senza aspettare
che i frutti siano maturi,
e si allontana con un peso sulla coscienza.
 
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Manlio Visintini
 
Giappone
 
 
Sinfonia nell'aria,
falciata
dalla grandine
fredda,
colori trasparenti
sul cristallo,
sorrisi sconosciuti
nascono dal nulla,
davanti fiori di thè.
Guardo la pioggia,
tra verdi rami,
nebbia morde il paese
in fondo al sentiero.
Tuoni profondi
fanno cadere,
petali rossi.
 
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