Le antologie dei concorsi
de Il Club degli autori
ii
Antologia del concorso letterario
Age Bassi 1999

Indice
Prefazione, Lucia Ballerini, Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò, Massimiliano Bianchi, Maria Grazia Bindi, Lara Bloncksteiner, Bruna Boschin, Luca Bosco, Franca Bossi, Andrea Caputo, Fabrizio Ceccarelli, Paola Ceci, Lorenzo Civinelli, Alberto Coppola, Vito Coppola, Damiano Fallone, Arabella Ferrante, Gianni Ferrara, Davide Ferrari, Luca Ferrari, Ugo Gaiato, Enzo Gentile, Michela Giancotta, Silvano Giarola, Mario Grillo, Martina Lago, Fausta Genziana Le Piane, Matteo Lolli, Bruna Luciani, Antonio Maldera, Giuseppe Marianetti, Ferdinando Menconi,Paola Meroni, Silvia Minardi, Dino Valentino Moro, Eugenio Mosconi, Susanna Pelizza Di Palma, Marco Pellacani, Liliana Picchianti, Giuseppe Pierotto, Francesco Porcino, Sonia Quintavalla, Milena Rabacchi, Idelfonso Rossi Urtoler, Alex Rusconi, Silvio Sallei, Adriano Scandalitta, Sonia Scandella, Iolanda Serra, Roberto Silleresi, Adriana Sustersich, Piero Trapani, Ennio Zampa.

Prefazione

Age Bassi è stato, come scrisse in una sua biografia Walter Burinato, "una pagina del Lodigiano che non ha mai fine, una illustrazione che scorre come un torrente di acque gorgoglianti". Giornalista, scrittore, conferenziere Agenore Bassi, ma semplicemente Age per tutta la sua gente, è stato ed è il punto di riferimento per Lodi, la sua cultura e la sua storia. Dalla politica allo sport, dal costume alla storia Bassi ha scritto e raccontato di tutto sulla sua amata terra lodigiana, con il corredo di un naturale talento e ispirandosi al proprio motto: scoprire le idee divertendosi con le parole. Age approda al giornalismo agli inizi della seconda guerra mondiale scrivendo articoli per "Il Cittadino", "Il Broletto" e "Il Brivido Sportivo" di Bologna. A metà degli anni Cinquanta arriva il tempo della radio: quindici anni in RAI, quattro come corrispondente e undici come radiocronista in tutto oltre duemila servizi "firmati" con linguaggio avvincente e voce suadente. Monumentale è l'opera letteraria che Bassi ha lasciato come eredità culturale al suo lodigiano; dal 1975 al 1982 ha scritto otto libri: "Adda fiume dell'uomo", "Storia di Lodi", "Lodi fra storia e cronaca"; "Lodigiani protagonisti", "Pietro Trabattoni, prete"; "L'artigianato italiano nei secoli XIV e XV", "Ospedale Maggiore di Lodi - Cenni storici", "Il grande albero". Nel 1989 inoltre consegna alle stampe la ciclopica opera del trittico "Lodi - La storia" e l'anno successivo pubblica "Cinquant'anni di parole, 1940-1950". La parola era l'arma innocua e vincente di Age Bassi: parole scritte e parole espresse con incomparabile dovizia verbale in decine di conferenze, numerose presentazioni, e una moltitudine di corsivi e recensioni. Una innata proprietà di comunicazione che si merita a pieno titolo l'appellativo a Bassi riservato da uno dei suoi tanti amici ed estimatori, il giornalista Giuseppe De Carli. "Signore delle Parole" lo definisce il noto vaticanista RAI in una biografia a lui dedicata e così vogliamo ricordarlo anche noi con questo premio letterario a lui dedicato. Un tributo alla memoria di una persona eccezionale che, senza mai essere personaggio, ha lasciato, non solo al lodigiano ma alla cultura in generale, una indelebile traccia della sua arte.

 

Gianpiero Brunelli
Circolo Culturale Incontro

Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò
 
Ora sì
 
Ora,
che ti ho rinnegato
dentro di me,
posso ricominciare
a scavarti
una grotta santificata
nel mio cuore,
posso riprendere a vederti
come un dio fanciullo
che corre scapestrato
sulle praterie
del mio passato futuro
strappandone
i fiori più belli,
i frutti più succosi.
Senza odiarti,
senza rimpianti
che uccidano troppo
i sentimenti,
posso ricominciare
a scrutare l'orizzonte
con la lente
dell'immaginazione
e riuscire a scorgerti
in un punto lontano.
Ora sì.
 
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Maria Grazia Bindi
 
La morte del macaone
 
Era luglio affocato e chiarescente
fra i cespugli del giardino aromatico:
tra rosmarini, santolina e salvie
vanesse, cedronelle e cavolaie
volavano in ondulata traiettoria,
agili api e bombi discendevano
nelle cercate cavità dei fiori.
Su piccoli calici lillacini
vaporose lavande attiravano
una bella diversità d'insetti
nel verde-grigio degli steli mossi.
Molli poi cedevano all'aria estiva
che carezzevolmente le avvolgeva,
liberando la racchiusa fragranza.
Dentro una mattinata tutta luce
due macaoni l'un rincorrendo l'altro
entrarono improvvisi nel giardino.
In quella coppia di fiori nomadi
il giallo delle ali si compenetrava
col bordo scuro spolverato d'oro
luminoso nelle sfumature blu,
e la rubente macchia ocelliforme
impreziosiva le tetradi vibranti.
In eleganti voli per più giorni
si corteggiarono attorno alle lavande
fiocchi fugaci nell'attimo del nettare
si legavano alle infiorescenze.
Dei macaoni in breve uno scomparve
e l'altro restò solo, immobile
d'immobilità strana e durativa,
rigidamente aggrappato ad una spiga
che sul grembo odoroso l'accoglieva:
il macaone maschio aveva ultimato
della sua vita alata il movimento
e il fiore turchino a lungo vagheggiato
a sua ultima sede aveva eletto.
 
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Lorenzo Civinelli
 
La scala dei valori
 
Precedente e seguito
la "Prima Comunione"
l'incontro di questo giorno
è quella luce che ti conduce
al conoscere il quanto è grande
la bontà di questo DIO
che con ognuno vuole incontrarsi
per donarsi.
Da questa prima volta in te
scopri una cena tutta nuova,
in questo sacramento fra te e DIO
nasce una amicizia così perfetta
che per tutti i tuoi giorni
sarai attratto
con semplice amore
ma forte ardore
risanando il tuo vigore.
 

 
Nozze d'argento
 
Una gioventù che rifioriva
un incontro che avveniva
un legame che definiva
un matrimonio che riusciva
dei frutti che arrivavano
degli anni che passavano
delle difficoltà che s'accettavano
delle felicità che alleviavano
del presente che ne consente
del futuro che vuol rimanere ardente
di quest'oggi che vuol nutrire i domani
 
un principio pien d'amore
è rimasto con ardore
questo cammino ben curato
darà letizia ai lunghi domani.
 
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Damiano Fallone
 
Oh luna
 
Se avessi la forza d'un grillo
proporzionata alla mia mole
con un solo salto
sarei lì da te;
ma poiché la mia forza
è proporzionata
alla mole d'un grillo
resto qui
solamente a guardarti.
 

 
Lungo la via
 
Un grillo che grida solingo
nell'ora più triste
e più cupa:
un gufo,
un fruscio,
una croce;
un pianto sanguigno che scola
dalla miseria.
 
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Arabella Ferrante
 
È un intrigo
una malìa
un tradimento;
lontano
tra le pieghe quiete
dei Tuoi occhi
tra l'azzurro del cielo d'autunno;
Ti ho vista mormorare
tessuta da labbra ornate
una parola.
 
Mille e più ancora
all'oscuro di tutto
hanno vagato le file
dei Tuoi ricordi.
Piccole briciole sul tavolo
ritagli ingialliti di giornale
eppure, nessuno,
avrebbe immaginato.
 
Era solo un inizio
un improvviso aprirsi del cielo
e in un angolo
mentre contavi gli anni sulle Tue dita,
qualcuno
Ti ha vista piangere.
 
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Luca Ferrari
 
 
Un pezzetto di Paradiso
 
Sono un soggetto
in età evolutiva,
mi sento stimolato
nel mio approccio a fotografare
panni appesi e associazioni domenicali.
Il mio giuramento ci fissa nel vento,
ma non è una mia idea
quella di un Paradiso spazioso:
questa sedia
è un richiamo a scrivere,
questo letto d'argilla
è un richiamo
a fare braccio di ferro con la Natura
per vedere se potrò cavalcare
i miei passi dei ricordi.
…la pioggia è proprio come la felicità,
un colpo di fortuna!…
Sa di ovest
la spazzatura della ragazza simpatica,
sa di ovest,
e il nuovo trucco del cane
mi ricorda il suo latte,
ma è una notte senza stelle
e i due artisti sono a ovest
della sottocultura giovanile sui pattini
…la dea della caccia
è stata uccisa dall'egoismo del rock,
ho avuto rock n'roll
per più di due vite,
ma nella scatola della mia innamorata
metterò i miei passi dei ricordi,
le lascerò l'incanto di una nazione,
lascerò le festività scioperare,
lascerò alla scatola
l'originale diffidenza…
senz'alcun listino prezzi…
 
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Martina Lago
6° classificata
 
Non cancello
 
Non cancello il ricordo lontano
di quel caldo tramonto a settembre.
Mi guardavi. Ondeggiavo, assorta
fra monti e il cielo, sui rilievi
dell'orizzonte. Sussurrasti piano
"Come sei bella col sole sul viso".
 
Cosa resterà degli anni ottanta
cantava la radio. Non lo so, di noi
è rimasto solo un ricordo.
 
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Silvia Minardi
 
 
Oh acqua!
 
Oh acqua, bramata ed agognata,
amata a e rispettata,
bagna i volti scarni della gente che,
stanca ed affamata volge a te le braccia;
bagna la terra secca,
dona a lei la nuova vita,
rendila madre,
unisciti a lei in questa notte d'estate.
Oh acqua che scorri in questo fiume,
che soffochi la mia parola,
che scorri trepidamente con il cuore in gola,
che anneghi la mia anima
in un tumulto di pensieri lontani, dove te ne andrai stasera,
quale luogo ti vedrà passare?
Al fine della tua vita
troverai la quiete,
quella stessa quiete da me
amata eppure rifuggita, con orrore;
lì, nel sacro silenzio,
ti corteggerà la mia anima,
quell'anima che tu, acqua,
hai annegato in un tumulto di pensieri lontani.
 
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Liliana Picchianti
 
Nel silenzio
 
Nel silenzio
cammino
pellegrina
del mio io
profondità dell'anima
ricordi prossimi
e remoti,
passioni rinunce
sentieri misteriosi
segreti pensieri
inquietudine,
una fitta foresta
di emozioni
viottolo stretto
tortuoso
alberi verso il cielo
profumo di muschio
luce ombra
nuvole sole
ricerca smarrimento
paura dell'ignoto.
Erta sassosa
aspro cammino
altissimo il monte
mi spinge la fede
verso la cime
dalla candida vetta
per riposare
e respirare
aria pura
nel silenzio.
 
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Adriana Sustersich
 
I colori del cielo
 
Il cielo si sta oscurando,
nuvole nere camminano veloci,
gli uccelli volano bassi, a migliaia,
sulla riva del mare.
Osservo l'orizzonte, chiuso,
quasi da ali smisurate,
ma un firmamento di luce
dipinge un quadro sull'acqua,
mentre, fluenti, gocce di pioggia mi cadono sul volto, quasi
confondendosi con le lacrime.
Provo sensazione nel veder, questi,
intarsi di colori caduti, da lassù,
lassù dal cielo… verso l'infinito.
 

 
Piccola, piccola bambina mia
 
Le mie mani ti accarezzano,
piccola mia, dentro il mio cuore
colmo di dolcezza e pieno d'amore.
Gli anni, no non hanno scalfito
questo nostro grande ed eterno amore.
Vorrei tenerti, in silenzio, ancora,
ancora tra le mie braccia,
avvolgerti ad occhi chiusi,
ricordare quella vecchia ninna nanna.
Così, in silenzio, senza parlare
dimenticare, che il tempo è fuggito,
in un attimo, tutto nostro,
anche se mi prende, piangendo,
un'ondata di nostalgia.
 
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