Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori
Antologia del premio letterario
Poeti dell'Adda
INDICE
 
Maria Alloisio pag. 5 - Maurizio Balbiano pag. 6 - Enea Baldi pag. 7
Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò pag. 8 - Giulia Beltrami pag. 9 - Eliseo Bertani pag. 10 - Margherita Biondo pag. 11 - Felicia Dorotea Bonanno pag. 12 - Silvana Brigandì pag. 13 - Sara Cardinali pag. 14 - Carlo Carrea pag. 15 - Adalgisa Caruso pag. 16 - Pier Paolo Caserta pag. 17 - Simona Conte pag. 18 - Manuela Conti pag. 19 - Alessandra Crabbia pag. 20 - Liliana Croci pag. 21 - Maria Angela D'Onofrio pag. 22 - Mariella De Franco pag. 23 - Filippo Giuseppe Di Bennardo pag. 24 - Giuseppe Di Filippo pag. 25 - Paola di Tota pag. 26 - Giancarlo Dimaggio pag. 27 - Davide Ferrari pag. 28 - Sergio Ferraro pag. 29 - Filippo Finardi pag. 30
Mario Fois pag. 31 - Teresa Formenti pag. 32 - Chiara Fratar pag. 33 - Marco Galli pag. 34 - Neva Galli pag. 35 - Lucia Galuppini pag. 36 - Marco Gambuti pag. 37 - Patrizia Gorga pag. 38 - Simonetta Gravina pag. 39 - Vittorio Greggio pag. 40 - Camilla Iannacci pag. 41 - Anna La Cecilia pag. 42 - Massimo Lo Celso pag. 43 - Matteo Lolli pag. 44 - Mariano Luccero pag. 45 - Elisabetta Mannini Diaz pag. 46 - Eleonora Miconi pag. 47 - Paolo Monti pag. 48 - Dino Valentino Moro pag. 49 - Rosina Moro pag. 50 - Roxana Morsella pag. 51 - Maria Mosca pag. 52 - Fernanda Nicolis pag. 53 - Marco Palma pag. 54 - Francesca Piazzolla pag. 55 - Rosanna Pisoni pag. 56 - Andrea Potestio pag. 57 - Daniela Raimondi pag. 58 - Ermano Raso pag. 59 - Miranda Rigato pag. 60 - Francesca Chiara Robboni pag. 61 - Dalila Danila Roccetti pag. 62 - Annamaria Salvoni pag. 63 - Mirco Sanchini pag. 64 - Elisabetta Sbalzarini pag. 65 - Luciana Scaglia Grenna pag. 66 - Adriano Scandalitta pag. 67 - Pierluigi Scaroni pag. 68 - Adriana Scarpa pag. 69 - Raffaele Sciacoviello pag. 70 - Domenico Semeraro pag. 71 - Roberto Silleresi pag. 72 - Franco Simoncini pag. 73 - Tiziana Soressi pag. 74 - Luca Stefanazzi pag. 75 - Paola Surano pag. 76 - Adriana Sustersich pag. 77 - Carlo Tavani pag. 78 - Giovanni Tavcar pag. 79 - Arianna Toma pag. 80 - Antonio Turnu pag. 81 - Carmine Verazzo pag. 82 - Andrea Zandonati pag. 83 - Liliana Zinetti pag. 84
 
 
 
 
Come avere l'antologia
Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò
 
Notte di S. Silvestro
 
Guarda fuori,
fuori...
nella notte accesa,
nel caldo diverso,
nella piccola nostalgia
di un secondo comune.
Guardando fuori
vola via da quel mondo
fatuo e feroce,
liberati
dalle tue catene
di passione e di pena,
sguscia al di là
delle tue briglie di acciaio.
Guarda fuori...
Più lontano di quel che vedono i tuoi occhi,
oltre quel che intuiscono i tuoi pensieri,
mio adulto folletto
che ha disimparato a volare.
Fissa un punto buio
nella notte accesa
e in quel punto mi incontrerai,
libera
da passioni e catene
senza briglie ne pene
oltre
i miei pensieri e i miei occhi,
pronta,
con ali tutte nuove,
a darti una mano
e a volare
con te.
Eliseo Bertani
 
Le stagioni della vita
 
E di fronte ad una forza superiore
e quanto mai ingestibile
tutte le certezze se ne andarono;
spazzate via da una mandria di bisonti.
Fu solo, e solo allora che tutto si fece chiaro.
Solo allora arrivò l'angelo portatore di nuove vere domande.
E in quel momento le paure si sciolsero come neve al sole.
Finalmente di nuovo il sereno e poi...
ancora il sereno e poi di nuovo...

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Margherita Biondo
 
Effrazione
 
Sfioro le immote braccia del cielo
che sconfinate cingono il silenzio
mentre cerco barlume di leggenda
frugando antesignane meraviglie
che lo sguardo s'affanna ad adunare.
Col brusio del languore nella mente,
radiosa d'antica saggezza
depongo sul letto di terra
brandelli di pene mortali.
Dietro la grata di un confessionale
cucito sul manto che l'orizzonte indossa
nascondo le mie scatole di boria
e anelo nella notte quel buon senso
che non si può impartire per comando.
Con gli occhi sempre fissi verso il buio
per arrivare ai gradi più elevati
spingo la mente dove l'uomo non può entrare
e confronto tacita il mio Dio clemente
con quello che è concesso agli osservanti.
Dubbio si tinge di un bagliore di letizia
nella visione di vecchi intellettuali
col tempo immunizzati e diffidenti
che proni si convertono ai miei Santi.
 
Incoscienza blasfema,
ridestata da un lampo di luce
che effrangendo cotanta tracotanza
fa brillare una torcia sui passi degli umani
sotto le insegne accese
nelle vie abitate da indolenza muta
ove confondo quel respiro inquieto
che neppure forzando la memoria ormai rinvengo.
Felicia Dorotea Bonanno
 
La pioggia
 
Scendi nella notte
insistente batti sui vetri
illumini le case
quando è ancora giorno
e si fa sera, colori
la notte di mille luci.
 
(Raccolta di poesie - Memorie 1998)
 

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Silvana Brigandì
 
A mia sorella Cettina
 
S'io dovessi immaginar di una sorella,
la penserei con la stessa tua figura
morbida e solare,
le stesse armoniose tue movenze,
lo stesso fare docile e pacato,
le stesse linee tue a contornare
un viso delicato,
lo stesso tuo sorriso gioioso,
aperto e bianco,
la stessa voce tua sottile e melodiosa,
la stessa essenza tua leggera e odorosa.
Ma più di tutto la sognerei con gli stessi
grandi occhi tuoi, culla di sereni sguardi
così amorevoli e soavi,
che tanto bene sanno carezzare il mondo.
 
Simona Conte
 
Vita
 
Cosa resta delle sensazioni vissute,
delle emozioni provate?
Solo piccoli segni,
a volte confusi,
come graffietti abbozzati
su di una scura lavagna.
 
Ad uno sguardo d'assieme,
mi colpisce il disordine
degli ultimi segni lasciati.
Non tento di capire,
di collegare,
ma ferma,
con decisi colpi
di spugna bagnata
sopprimo ogni cosa.
 
Mentre la guardo
nel suo riacquistato candore,
la mia vita mi appare
ricca di un'austera bellezza,
come la stessa lavagna,
nuova a vedersi
e linda e splendente.
Ma adesso la temo:
la guardo tremante
chiedendomi
se in me esiste
il coraggio
di lasciarla
nuovamente riempire
di quei segni confusi,
di quelle speranze sboccianti,
che non son altro che vita.
 

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Liliana Croci
 
Lettera a un violino stonato
 
Scrivo a un violino
il violino di un genio
Un genio, un artista
che anche stasera
si china e ringrazia.
 
Note su note tesse una tela:
capricci, sonate, adagi, allegretti,
sinfonie di una vita,
perfetto non sbaglia.
 
E corre nel vento
tra pause ed accordi
magia di un momento
la vita che sfugge tra applausi e successo
non vede, non sente.
 
Silenzio e preghiera
per un violino ormai solo.
 
 
Madre
 
Il volto immobile
fermo su quel corpo
a te tanto caro, Madre.
 
Membra straziate dal dolore del mondo,
ferite aperte che l'uomo non comprende
fra le tue braccia stanche, abbandonato.
 
Guardi tuo Figlio.
Lo strazio della Croce
diventa ora pietà amorosa.
 
Tutto è compiuto Maria
e tu, madre delle madri.
Sei con Lui
il Destino dell'uomo.
 
Giuseppe Di Filippo
 
Il treno
 
Il treno va e avanza
passa le stazioni
che si accavallano con noncuranza
 
In lontananza le luci tremolanti
corrono veloci
e lui passa sempre avanti
 
Sono luccicori bianchi, verdi, gialli, rossi
le piante spariscono assieme a prati e villaggi
inghiottiti dal treno come voraci molossi
 
E veloce si allontana
nella notte buia e silenziosa
con sprazzi di luce balzana
 
Le sbarre dei portabagagli
si riflettono a specchio
fuori dal finestrino come sonagli
 
E da quelle sbarre riflesse
vedo la luna piena
che mi sorride senza interesse
 
Ma non sei più luna argentea
hai ucciso il platonismo
sei stata contaminata da cefalea
 
Sempre brilla ma non è più nostalgica
ispiratrice degli innamorati
è ritrosa e pigra, non vuol fare più fatica
 
E nonostante delle ruote lo stridore,
sento un cane che ringhia contro
e lancia i suoi latrati da assalitore
 
E sbuffando arriva sul suo binario
guarda entusiasta i viaggiatori
e trepidando aspetta dal capo il fischiettio.
 

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Paola di Tota
 
Carità umana
 
Rosso come un sugo
ben condito di budella
a cui manca vita,
steso immobile per terra,
un uomo a bocca aperta
guardava (l'occhio fisso)
il cielo della notte.
Gente intorno a curiosare
insieme con il vento
dei telefoni squillare...
Sensazionale
circo da osservare.
Disgustata
da quell'immagine
d'indifferenza
ad una morte anonima
d'un albanese
ucciso con violenza.
***
Recita la sera
 
Un palco d'ombre regala luce
al buio, silenzio
leggero di sopravvivenza.
Gli attori siamo noi,
semplici comparse,
che s'innamorano
di un copione magico.
La regia del vivere
c'imprigionò
in ruoli sterili di fantasia.
Eppure nasce
questa notte stella
una prima dama
che appartiene al tempo
una sera carismatica
di sentimento.
 
 
Filippo Finardi
 
Solo silenzio
 
Le cinque d'un pomeriggio di mezz'agosto
la lunga luce del sole è dorata
sull'erba verde e fonda.
Una pozza nel ruscello
e fiori rossi rilucono nel prato.
L'acqua è d'un marrone verdastro
trasparente. Sulla riva
due piccoli ranocchi.
È l'ora e il luogo dei poeti:
pienezze di vita di natura
le ore e giorni e settimane
scorrono senza mutamenti,
le persone e forme si dissolvono
nella diafana immensità dell'ora.
Infine nulla è rimasto
tranne l'interminato cristallo d'aria
di roccia e d'acqua e silenzio.
Solo silenzio.
***
Gli occhi dell'infanzia
 
Pieno di gioia osservavo il mondo
quando guardavo con gli occhi dell'infanzia;
sospeso fra tempo e luce
al limite estremo della vita
dove le nubi impalpabili l'aria non può toccare,
dove tutto rimane come su una scena,
finché la morte scancellerà ogni cosa
fuor che i ricordi,
custoditi nel palmo della mano
e dentro le rughe del volto devastato
da lagrime prosciugate fra riso e pianto.
Mi resta dentro, intero,
il senso vivo delle mie speranze
a poco a poco anch'esse frantumate,
come rimbombi o echi
in groviglio riunite a ricordare.
 
 

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Simonetta Gravina
 
A te
 
Al di là della notte.
Al di fuori del tempo.
Il mio cruccio sei tu.
Il mio grande tormento.
Nell'inferno del cuore,
tra le vie della mente,
tu sei costante.
Ogni ora presente.
Vorrei sostenerti.
Poterti aiutare.
Sottrarti, amor mio
all'antico male.
Gettare su me,
tutto ciò che ti affligge.
Vorrei ritornare
a quel giorno lontano,
quando piccino,
mi stringevi la mano.
Il giorno è splendente.
La notte ti ascolta.
Su, mio campione,
sorridi al destino.
Riprendi il cammino.
La strada è tortuosa,
ma dolce è la meta.
Mio bel cavaliere,
imbranca la spada!
Lo vedi?
Laggiù, per te c'è una stella.
Coraggio bambino.
Il sole è vicino.
Riemergi campione,
dal buio cammino.
Tu sei il più forte.
Ti sono vicino.
Vittorio Greggio
 
A mia madre
 
Candida lassù
Le fragili tue spoglie,
Riposi.
 
Come piuma,
Al suono dei Violini,
Sei convolata nei cieli.
 
In memoria hai lasciato
A chi t'ha voluto bene,
Bei ricordi,
Nostalgia e rimpianti.
 
D'amor di madre
La tua missione,
In me ancor vive,
E nel mio cuor ancora infondi,
Con parole e tenerezze,
I tuoi consigli;
Che mi fan sentir ancor ventenne.
 
Un grazie, or dedico
Per quel che hai fatto,
Un grazie di cuore
Alla mamma più buona del Mondo.

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Elisabetta Mannini Diaz
 
Redentore
 
Vesti sottili, leggere
liberi i piedi nei sandali,
mille imbarcazioni
riverberano luci colorate
tra le nere onde della sera,
gioia di essere
nell'attesa di tutti.
Il cielo schiarisce
allontanandosi,
luce rivola sull'alta
scalinata palladiana,
sbianca i classici ritmi
di San Giorgio
serrato nella sua isola,
irrompe nell'aereo vuoto
che regge il Palazzo rosato,
indora mosaici della Basilica,
si avvolge nei modiglioni
che accompagnano la cupola
alla sua pacata salita,
muove vesti di angeli e santi
in bianca pietra morbida.
È Redentore,
questa notte i fuochi
sono le nostre stelle.
***
Al marito
 
Sconciata, donna solo nel cuore
la lama affonda ancora e poi ancora
nelle carni indifese. Sfila.
Occhi di uomini maschi si allontanano.
Ferita, lo specchio evoca
squarci del Medioevo.
Occhi di donne femmine ipocrite
non trattengono l'indifferenza.
La mente respinge l'universo.
Tu, nido di tanti anni e ricordi
mi prendi per mano. Mi tieni con te.
 
Eleonora Miconi
 
Povero
 
solo,
seduto su
una panchina,
vestito di pochi stracci,
lo sguardo nel vuoto,
velato di tristezza.
Sei solo,
lontano dal mondo
nessuno ti guarda.
La tua mano
sempre tesa,
in cerca d'aiuto.
Sei solo,
vorrei poterti
colmare,
almeno una volta,
di calore,
coprirti di carezze,
aiutarti a sperare
ma
sei solo.
Tendi ancora la tua
mano,
perché io là
stringerò
alla mia.
 

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Rosina Moro
 
Luce
 
Si canta la Luna, si canta il Sole
e si continua a cantare le Stelle.
Io vedo nella Luce della Luna,
vedo, nella Luce della Luna,
la speranza del giorno che viene.
E vedo te Amica mia
nella Luce della Luna e nel giorno che viene.
Vedo te Amica mia.
Il Sole sorride al mio cuore.
Si! il Sole sorride e abbraccia la Luna.
Il Sole sorride e abbraccia la Luna.
Io vedo te Amica mia con il Sole e con la Luna.
Le stelle sorridono
e la notte accoglie lo spirito stanco del giorno.
La notte, si, la notte accoglie lo spirito della vita...
E va... la notte va.
Si chiede la notte come sarà il Sole
al risveglio del giorno.
Si chiede la notte nella Luce della Luna.
E le Stelle illuminano il cielo nella notte con la Luna,
oggi, domani, nel tempo
aspettando il Sole.
***
Libera Libera
 
Sono entrata nella tua casa,
così,
come ogni giorno entro nella mia casa.
Un tutt'uno.
LIBERA, LIBERA NEL MIO CUORE.
L'affetto silenzioso e sincero
apre ogni porta e culla il sonno...
...Aspetto il tuo risveglio.
 
 
 
Francesca Piazzola
 
Erano fiori freschi
 
Erano...
fiori freschi
sbocciati alla vita.
Ora...
non hanno profumo.
Sono incantati.
Fermi agli angoli
del quartiere
punti da un veleno
vogliono...
apparire normali.
 
Scuotono
l'animo
del passante
sensibile.
 
E...
sono sempre lì,
ogni giorno,
nello stesso angolo
con lo stesso
incantato sguardo
in attesa...
dello stesso veleno
che farà vivere
momenti di vita
incantatori...
momentanei...
effimeri...
 
 


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Miranda Rigato
 
Giano
(I due volti dell'anima)
 
Preludio
di sentimenti contrastanti,
anima che langue
in un sogno irreale,
risvegliata da immagini
di questuanti d'amore,
di venditori di illusioni,
un'altalena che oscilla
sulle emozioni che mutano
come il giorno e la notte,
come il sole e la luna.
Malinconie passano sfiorando
raccoglitori di verità
perse lungo la vita,
da restituire a chi
la sua anima smarrisce.
***
Etiopia
(Corno d'Africa)
 
Occhi grandi, smarriti
senza un perché.
Membra stanche, spossate
inerti in un nulla che continua,
continua una vita di dolore,
di fame, d'infamia.
L'infamia di chi non vuole ascoltare
queste grida silenziose
che escono dal profondo
di un'anima rassegnata,
indifesa dall'indifferenza
di un mondo opulento,
adagiato nei suoi egoismi:
mentre negli occhi vuoti,
attoniti di un bimbo
scorrono immagini tragiche
di dolore e di morte.
Luciana Scaglia Grenna
 
...Pensiero...
 
Vaghi per una boscaglia,
intricata,
trovi arbusti, rovi,
liane intrecciate,
sei ostacolato,
ti dimeni,
cerchi di superare gli intrighi,
in lontananza
vedi uno spiraglio di luce,
non ti perdi d'animo,
sbaragli, lotti,
ti fai forza
e portandoti verso quella luce
sei sempre vivo
perché esultante
di esprimere tutto te stesso.
 
 
 
 
"Nella vita, a volte, si crede di non essere capaci di scrivere poesie perchè il tempo a nostra disposizione è troppo poco e noi dobbiamo correre, correre, non possiamo fermarci per queste "sciocchezze". Poi avviene qualcosa di inaspettato e travolgente e ci ritroviamo con tanto tempo per pensare. Allora, da noi che non siamo robot, vengono sciorinate in un baleno frasi che messe assieme hanno un significato recondito.Tutto questo è successo a me".


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Pierluigi Scaroni
 
Opera segnalata dalla Giuria
 
Campi Elisi
 
Vedo linee sottili
di alberi abrasi dal tempo
mischiarsi
al manto dorato
dei monti autunnali.
All'orizzonte
nubi grigiastre
minacciano neve.
Foglie confusamente ammassate
sul fondo pietroso
dell'irto sentiero
si scostano, querule,
al nostro passaggio.
Il freddo pungente
c'induce a celare le mani.
Le bacche rossastre
del folto agrifoglio
s'inchinano meste
al giorno che muore.
Mentre il bieco frastuono
del mondo malato
corrode lo spirito umano,
lasciamo le anime nostre
danzare al chiaro di luna.
Franco Simoncini
 
La luna ha sorriso stasera
 
La Luna ha sorriso stasera
e l'oliva nera, nel piatto bianco
era un segnale vivido ma stanco
come l'ombra di una cena
e l'arancia succosa e piena
diceva della cena di un uomo
che povero era.
Brillò improvviso un bicchiere
di vino e una goccia rossa
cadde sulla tovaglia, bianca,
di raso, ma il pane bianco
asciugò tutto e tutto tornò candido.
La Luna sorrideva stasera
e il pianto del cieco nel piatto
non si vedeva. Cadeva piano
sul nocciolo duro dell'oliva nera
e chetatasi un poco nella preghiera
e l'oste non portava il conto
perché il vino era poca cosa
per un povero con un'arancia
ed un'oliva nera. Brillava
e rideva la Luna stasera.


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Adriana Sustersich
 
Solo, soltanto fantasia
 
Il poeta scrive, scrive sempre,
s'immerge nei suoi pensieri,
pensieri nelle sue elucubrazioni
provando solo emozioni,
emozioni nei suoi versi.
Poesie che parlano, dicono
di un amore, sempre cercato,
ma mai trovato, vivo
solo nella sua poesia, ricca e
piena di tanta fantasia,
fantasia che lo fa volare nel cielo,
camminare nei suoi sogni
sino ai confini, alla fine del mondo.
***
Grazie mio Dio
 
Mio Dio, mi sento privilegiata
nel credere che Tu esisti.
Non posso perdere i miei momenti,
momenti di grazia quando
da Te so, mi sento di essere amata.
Ho trovato la gioia, la luce
nel Tuo amore e Tu per placare
la mia sete, sete del sapere
mi hai donato l'acqua della Tua fonte.
***
Primo amore
 
Solo momenti, pochi attimi,
di dolcezza mi hai donato.
Quando in riva al mare
nell'azzurro silenzio del cielo
mi hai amato. Oggi mi resta, solo,
solo di te il ricordo
e segni sottili, ma indelebili
sul cuore, ma forse in qualche
parte della terra, tu ricordi, come io
ricordo ancora quei momenti d'amore.


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Se non la trovi nella tua libreria puoi ordinarlo direttamente alla casa editrice. Telefonando da lunedi al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al numero 0298233100
 

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